Citroën C3, escalation di furti dei sedili posteriori: ecco perché

Citroën C3, escalation di furti dei sedili posteriori: ecco perché

Allarme furti in Francia: la panca dei sedili posteriori Citroën C3 diventa oggetto di una preoccupante escalation che ha colpito diversi proprietari

23 Aprile 2025 - 14:37

In Francia, un’insolita ondata di furti sta preoccupando automobilisti, autorità e assicuratori: la preda non è l’intero veicolo, ma una sua parte ben precisa — la panca posteriore della Citroën C3. Un fenomeno tanto curioso quanto in espansione, che sta generando interrogativi su più fronti e sollevando il velo su un problema ben più ampio e strutturale del settore automobilistico europeo.

FURTO DEI SEDILI POSTERIORI DELLE AUTO: L’ALLARME IN FRANCIA

A lanciare l’allarme è stata l’associazione dei consumatori Que Choisir con il gruppo SRA (Sécurité et Réparation Automobiles), organismo che raccoglie i dati forniti dalle compagnie assicurative. I numeri parlano chiaro: decine di denunce si accumulano nei commissariati dell’Île-de-France, in particolare nella zona di Parigi e della Seine-Saint-Denis. Le testimonianze sono tutte molto simili: i proprietari che ritrovano al mattino la propria Citroën C3 parcheggiata in strada senza i sedili posteriori.

PERCHÉ RUBANO I SEDILI POSTERIORI DELLE AUTO?

Dagli operatori del settore automotive emergono spiegazioni verosimili. In particolare, alcuni carrozzieri e rivenditori indicano come causa scatenante la conversione delle auto aziendali omologate come autocarro — vendute in origine con soli due posti anteriori per motivi fiscali — che, per poter essere vendute a privati, devono essere riportate alla configurazione a cinque posti. Un processo che, in teoria, dovrebbe avvenire nel rispetto delle normative e tramite l’approvvigionamento ufficiale di ricambi, nuovi o usati ma di provenienza lecita.

Secondo quanto riporta l’associazione francese i tempi di attesa infiniti per ottenere una panca posteriore nuova da Citroën — fino a 8 mesi secondo alcune testimonianze — e i costi elevati della trasformazione (oltre 6.000 € per un kit completo con pezzi originali) spingerebbero molti operatori senza scrupoli a cercare alternative anche sul mercato illecito.

FURTI DI PARTI E ACCESSORI AUTO IN AUMENTO IN FRANCIA

Secondo il SSMSI (Servizio Statistico Ministeriale della Sicurezza Interna), nel 2024 si è registrato un aumento del 4% dei furti di accessori da veicoli in Francia, confermando un trend preoccupante che non riguarda solo le Citroën.

Il caso della C3 rappresenta solo la punta dell’iceberg e conferma l’esistenza di un mercato nero parallelo dei pezzi di veicoli che risponde in maniera rapida e “senza burocrazia” alla domanda crescente di componentistica. A rendere più fertile questo terreno è anche l’attuale crisi delle catene di fornitura e la difficoltà di approvvigionamento che ancora colpisce molti Costruttori europei, che da tempo hanno ridimensionato le loro scorte di magazzino.

Intanto, sui social network nascono gruppi di scambio informazioni tra vittime del furto dei sedili e di molto altro (fari a led, airbag, sistemi multimediali, etc.). Purtroppo a volte, le stesse vittime dei furti rischiano di alimentare a loro volta il giro d’affari, ricercando sul web i pezzi necessari alla riparazione dell’auto, senza farsi troppe domande sulla loro provenienza.

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