Nel 2020 le emissioni di CO2 delle auto nuove in Europa erano superiori alla media in oltre la metà dei Paesi UE
Nel 2020, le emissioni medie di CO2 delle autovetture nuove immatricolate nell’Unione Europea sono state di 108,2 grammi di CO2 per chilometro. Una diminuzione del -11,3% rispetto al 2019, che però vede ancora molti Paesi superare i livelli medi di CO2 attribuiti alle emissioni delle autovetture nuove. Ecco la mappa europea delle emissioni di CO2 e l’andamento per ogni Paese.
DAL 2021 IL LIMITE A 95 G/KM DI EMISSIONI CO2
L’Associazione europea dei Costruttori di autoveicoli (ACEA), ha diffuso una mappa dettagliata delle emissioni medie di CO2 dalle auto nuove vendute nel 2020. Il livello medio di emissioni risulta sulla carta più vicino al limite di 95 g/km che i Costruttori devono rispettare dal 2021. Con ogni probabilità l’accelerazione delle vendite di auto ibride ed elettriche nel corso del 2021, darà i suoi frutti e risparmierà alle Case le temute sanzioni. La Commissione UE ha previsto una multa di 95 euro per ogni grammo eccedente la media ponderata, da moltiplicare per il numero di auto immatricolate. La media ponderata è calcolata però rispetto alle emissioni “tank to wheel”, cioè solo durante l’uso dell’auto. Questo dettaglio potrebbe cambiare molte cose, quando la media di emissioni di CO2 includerà l’intero ciclo di vita dei veicoli.
PAESI CON MAGGIORI EMISSIONI DALLE AUTO NUOVE: MAPPA EUROPA
Anche per questo motivo, le emissioni di CO2 dalle auto nuove immatricolate in Europa vedono molti Paesi avvicinarsi alla media più di altri, in funzione delle politiche incentivanti locali. Tra i Paesi con le immatricolazioni auto più green c’è la Norvegia, con appena 38 g/km di CO2 e una riduzione del 36% rispetto all’anno precedente. All’estremo opposto invece la Bulgaria, con 133 g/km di CO2 e -3,3% rispetto all’anno precedente. Ecco l’elenco completo, dei Paesi dell’Unione europea allargata:
– Austria: 113 g/km di CO2;
– Belgio: 107 g/km di CO2;
– Bulgaria: 133 g/km di CO2;
– Cipro: 125 g/km di CO2;
– Croazia: 112 g/km di CO2;
– Danimarca: 95 g/km di CO2;
– Estonia: 121 g/km di CO2;
– Finlandia: 100 g/km di CO2;
– Francia: 98 g/km di CO2;
– Germania: 113 g/km di CO2;
– Grecia: 107 g/km di CO2;
– Irlanda: 106 g/km di CO2;
– Islanda: 80 g/km di CO2;
– Italia: 108 g/km di CO2;
– Lettonia: 119 g/km di CO2;
– Lituania: 119 g/km di CO2;
– Lussemburgo: 119 g/km di CO2;
– Malta: 101 g/km di CO2;
– Norvegia: 38 g/km di CO2;
– Olanda: 82 g/km di CO2;
– Polonia: 125 g/km di CO2;
– Portogallo: 98 g/km di CO2;
– Regno Unito: 111 g/km di CO2;
– Repubblica Ceca: 120 g/km di CO2;
– Romania: 115 g/km di CO2;
– Slovacchia: 121 g/km di CO2;
– Slovenia: 114 g/km di CO2;
– Spagna 112 g/km di CO2;
– Svezia: 93 g/km di CO2;
– Ungheria: 116 g/km di CO2;
EMISSIONI CO2 E COSTI DELLE NUOVE TECNOLOGIE POCO SUPPORTATI
La mappa delle emissioni di CO2 in Europa, dimostra che le immatricolazioni sono ancora lontane dagli obiettivi dell’industria automotive, sebbene ci siano correnti e dichiarazioni discordanti. Da un lato Stellantis, nella persona del CEO Carlos Tavares ha esposto senza giri di parole i rischi legati al costo eccessivo dei veicoli elettrici. Dall’altro, ad esempio, BMW ha esposto la questione delle infrastrutture. “Gli enormi investimenti del nostro settore in veicoli ad alimentazione alternativa stanno dando i loro frutti”, ha sottolineato Oliver Zipse, CEO di BMW e Presidente ACEA. “Ma questa tendenza può essere sostenuta solo se i governi inizieranno a fare investimenti corrispondenti nelle infrastrutture”.