Concessionarie auto: possono restare aperte dal 6 novembre? Tra le 10 auto più vendute in Italia a maggio 2020 i modelli tradizionali arrancano rispetto ai numeri in crescita di auto ibride ed elettriche in tempi di Coronavirus

Concessionarie auto: possono restare aperte dal 6 novembre?

Le concessionarie auto possono restare aperte dal 6 novembre 2020, data in cui entrano in vigore le zone gialle, arancioni e rosse con le relative restrizioni?

5 Novembre 2020 - 05:11

Dal 6 novembre al 3 dicembre 2020 sono state istituite nuove zone rosse, arancioni e gialle nelle diverse regioni d’Italia (per i dettagli cliccare qui) al fine di contenere la seconda ondata del Coronavirus. Per questo molte attività saranno limitate o addirittura chiuse, ma tra queste NON ci sono le concessionarie di automobili e motoveicoli, che rimarranno quindi regolarmente aperte a prescindere dalla zona di appartenenza (come specificato nell’allegato 23 del decreto), rispettando il ‘Protocollo di sicurezza negli ambienti di lavoro’ sottoscritto lo scorso 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali e incluso come allegato 12 anche nell’ultimo DPCM. Rimarranno ugualmente aperte le officine, le carrozzerie e i gommisti, i negozi di pezzi di ricambio e accessori e i distributori di carburante. Ovviamente, dove previsto, per recarsi in questi posti sarà necessario munirsi di autocertificazione.

Per effetto degli ultimi aggiornamenti le date indicate nei prossimi paragrafi, riportate originariamente il 28 aprile 2020, non sono più valide.

Dalle pieghe del DPCM del 26 aprile 2020 emerge una buona notizia per l’automotive, perché tra le attività produttive e commerciali autorizzate a ripartire ci sono anche le concessionarie auto (riapertura dal 4 maggio 2020), identificate dal sottocodice ATECO 45.11.01 che rientra nella più ampia categoria del ‘commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motoveicoli’, contrassegnata dal codice 45. Si potranno quindi ritirare, se già disponibili, le vetture prenotate prima del lockdown di marzo e acquistarne di nuove. Nel tentativo di rianimare un settore, quello del mercato auto, praticamente azzerato negli ultimi due mesi.

CONCESSIONARIE AUTO, RIAPERTURA DAL 4 MAGGIO: CHI PUÒ RECARSI NELLO SHOWROOM

Posto che le concessionarie auto riaprono dal 4 maggio, la domanda che molti si pongono è soprattutto una. È possibile andarci liberamente pur con le restrizioni sugli spostamenti che sono state confermate anche nel nuovo DPCM, limitando di fatto le uscite dalla propria abitazione ad esigenze lavorative, stato di necessità e motivi di salute, con le sole aggiunte delle visite ai congiunti e dell’attività motoria e sportiva all’aperto? La risposta è affermativa. Infatti già col decreto in vigore fino al 3 maggio il Governo aveva disposto che le attività commerciali aperte (p.es. le librerie) andavano considerate essenziali in base alla normativa emergenziale vigente. In quanto l’acquisto dei beni e servizi da esse erogati era considerato come necessità (purché fatto nella propria regione). Pertanto per recarsi in concessionaria è sufficiente dichiararlo sul modulo dell’autocertificazione spuntando la voce ‘Situazione di necessità’ e indicando il tragitto da compiere.

Così come confermato dalla FAQ sulla Fase 2 pubblicate sul sito del Governo.

Concessionarie auto riapertura

CONCESSIONARIE AUTO DAL 4 MAGGIO 2020: SOLO SU APPUNTAMENTO?

Ovviamente, poiché, come avrete certamente intuito, la Fase 2 del 4 maggio non è affatto un ‘liberi tutti’, l’ingresso negli autosaloni dovrà rispettare tutte le misure di contenimento e contrasto al Coronavirus. È probabile quindi che si entrerà uno alla volta, muniti di mascherina e, almeno nei primi tempi, solo su appuntamento. Rispettando sempre il distanziamento di almeno un metro dagli addetti alla vendita. “Le concessionarie auto potranno riaprire per l’attività di vendita, consegna dei veicoli targati e pagati, effettuare tagliandi e cambio pneumatici”, ha confermato il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, “rispettando il protocollo di sicurezza anti-contagio e fissando appuntamenti distanziati tra loro. Ai rivenditori stiamo consigliando di inviare ai clienti una conferma scritta dell’appuntamento, anche per email o whatsapp. In modo che possano mostrarla alle forze dell’ordine, insieme all’autocertificazione, per legittimare ulteriormente lo spostamento nel caso di un controllo”.

COME DEVONO ORGANIZZARSI LE CONCESSIONARIE AUTO

Anche le concessionarie, non solo i clienti, dovranno naturalmente prendere le misure in vista della riapertura del 4 maggio, distanziando le postazioni di lavoro, organizzando le modalità di accoglienza e di gestione dei clienti (posizionando per esempio all’ingresso dispenser con detergenti per le mani) e, più in generale, garantendo la completa igienizzazione e sanificazione degli ambienti, efficaci precauzioni igieniche personali e l’uso di dispositivi di protezione individuale, così come richiesto dal nuovo ‘Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro’ firmato lo scorso 24 aprile. Nel caso specifico delle concessionarie bisognerà vedere come si organizzeranno per far provare le auto ai clienti. Che ovviamente prima di sborsare decine di migliaia di euro pretendono e continueranno a pretendere di esaminare la vettura centimetro dopo centimetro, anche negli interni. Igienizzazione dopo ogni visita?

Concessionarie auto riapertura

CONCESSIONARIE AUTO NELLA FASE 2: LINEE GUIDA

A questo proposito lo studio legale Morpurgo & Associati, dopo aver visionato con attenzione il DPCM del 26/04/2020, ha stilato delle linee guida per le concessionarie auto su come organizzarsi per la Fase 2. Queste linee guida ricalcano in buona parte quanto già abbiamo indicato in questo articolo, con l’aggiunta di alcune precisazioni oltre a consigli e suggerimenti vari. Eccone alcuni:

– È permessa la riapertura delle concessionarie auto che effettuano vendite all’ingrosso e al dettaglio di autovetture nuove e di seconda mano. Anche all’asta e/o su internet. E vendite di altri veicoli con peso inferiore a 3,5 tonnellate;

– Non è previsto un esplicito divieto di consegna delle autovetture presso il domicilio del cliente o di effettuare test drive, sempre a domicilio. È pertanto da ritenersi che si tratti di attività consentite. Purché nel pieno rispetto della normativa sanitaria vigente (distanziamento interpersonale, igienizzazione dei veicoli, uso di DPI, ecc.);

– I dealer possono consegnare la vettura con una bisarca dentro e fuori regione già dall’emanazione del DPCM del 10 aprile 2020. Che ha autorizzato l’attività di consegna di autovetture (codice ATECO 49.41.00: ‘trasporto di merci su strada’ tra cui il trasporto di autovetture). Il trasporto delle merci è considerato infatti un’esigenza lavorativa.

– I passaggi di proprietà sono assolutamente consentiti. Inoltre il decreto Cura Italia, convertito in legge lo scorso 24 aprile, ha stabilito la proroga al 31 ottobre 2020 della validità della ricevuta sostitutiva della carta di circolazione rilasciata dalle agenzie di pratiche auto in occasione di un passaggio di proprietà. A questo proposito, aggiungiamo noi, con la circolare n. 12064 del 30 aprile 2020 il MIT ha disposto che autoscuole e agenzie di pratiche auto sono autorizzate a svolgere operazioni quali rinnovi e duplicati di patenti di guida, trasferimenti di proprietà dei veicoli, riscossione bolli, radiazioni, ecc. in quanto strumentali ad attività espressamente permesse. Inoltre i servizi informatici della Motorizzazione Civile sono costantemente attivi per consentire lo svolgimento di tutte le pratiche.

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