Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, vede la fine della crisi dei chip che potrebbe terminare entro la fine del 2023 in base alle stime dell'azienda
Una delle prime sfide che il giovane Gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra FCA e PSA ad inizio 2021, ha dovuto affrontare è stata la crisi dei chip. La carenza di semiconduttori, per un gruppo così articolato e ramificato, è stata da subito un grandissimo problema. L’impossibilità di portare avanti la produzione seguendo le richieste del mercato, infatti, ha spinto l’azienda verso nuove strade, come il riciclo dei componenti per agevolare il processo produttivo. Naturalmente, non solo Stellantis ha dovuto fare i conti con la crisi dei chip. Tutto il settore automotive ha registrato non pochi problemi tanto che in Europa si stimano quasi 100 miliardi persi a causa della carenza di semiconduttori. Oggi, però, lo scenario è molto diverso. Almeno per Stellantis, infatti, la crisi dei chip sembra avere una fine. La conferma arriva direttamente dal CEO del gruppo, Carlos Tavares, che ha fornito importanti aggiornamenti sulla situazione.
LA CRISI DEI CHIP HA TRASFORMATO IL MERCATO DELLE QUATTRO RUOTE
Con la pandemia si è registrata una forte crescita della domanda di semiconduttori, in tutti i settori produttivi. L’effetto di questa tendenza del mercato globale è stato denominato “crisi dei chip”. Per il mondo automotive, questa crisi si è tradotta in scorte limitati di semiconduttori per il completamento dell’assemblaggio delle vetture. Di conseguenza, i produttori hanno dovuto ridurre i target produttivi, indirizzando i pochi chip disponibili verso modelli in grado di garantire profitti maggiori. La scarsa disponibilità di chip e il rallentamento degli assemblaggi di nuove vetture ha giocato un ruolo determinante nella crescita dei prezzi delle auto nuove. Già dallo scorso anno, tutti i principali protagonisti del settore auto stanno lavorando per risolvere la crisi dei chip. Il gruppo Stellantis, stando agli ultimi aggiornamenti, sembra aver imboccato la strada giusta.
TAVARES CONFERMA: LA CRISI DEI CHIP STA RIENTRANDO PER STELLANTIS
È stato il CEO del Gruppo Stellantis, Carlos Tavares, a fornire una serie di importanti aggiornamenti sulla crisi dei chip. Le dichiarazioni rilasciate dal manager a margine del Salone dell’auto di Parigi, dove il gruppo ha presentato la Jeep Avengers e la Peugeot 408, fanno ben sperare in merito ad una rapida soluzione della crisi. Secondo Tavares: “la situazione sta migliorando. Abbiamo un numero limitato di fornitori – diciamo 2 o 3 – che stanno avendo ancora problemi ma stiamo cercando di sostenerli per migliorare”. I fornitori che stanno rallentando Stellantis, sottolinea Tavares, sono in Europa ma il CEO non ha fornito ulteriori dettagli sulla questione. Da notare, però, che il manager ha fornito un importante aggiornamento sugli sviluppi della crisi dei chip. Secondo il numero di Stellantis, infatti, la crisi dei chip sta per terminare: “entro la fine del 2023 il problema dovrebbe essere risolto” sottolinea Tavares che aggiunge: “Si tratta di una stima basata sull’attuale tasso di miglioramento. Molto dipenderà dalla domanda del mercato”. Un elemento che conferma la riduzione della crisi dei chip è rappresentato dagli stop produttivi. Stellantis sta registrando, sottolinea Tavares, un numero inferiore di fermi produttivi in questi mesi, segno che i problemi con le forniture si stanno riducendo.
PER STELLANTIS È GIA’ TEMPO DI GUARDARE OLTRE LA CRISI DEI CHIP
Tavares ha fissato un importante traguardo legato al superamento della crisi dei chip. Entro il 2023, infatti, il Gruppo dovrebbe aver risolto definitivamente il problema con i fornitori. Si tratta di un dato molto importante. L’azienda sta già guardando al suo futuro forte di un primo semestre con consegne e ricavi record, nonostante i problemi legati alle forniture. Stellantis, con il superamento dei problemi di fornitura, potrà concentrarsi al 100% sul programma di elettrificazione che, come sottolineato in questi giorni dal numero uno di Stellantis Europa, rappresenta il nuovo focus dell’azienda. Un aggiornamento in merito all’andamento della produzione e delle consegne da parte di Stellantis arriverà a breve. Il gruppo, infatti, annuncerà a fine mese i risultati del terzo trimestre del 2022.
IL SETTORE AUTO DOVRA’ ANCORA FARE I CONTI CON LA CRISI DEI CHIP
L’annuncio fiducioso di Stellantis non cancella, però, la crisi dei chip che resta un problema del settore automotive. Diversi costruttori, molto probabilmente, non hanno ancora raggiunto il livello di Stellantis e continuano a dover fare i conti con forniture incostanti. Un recente report di McKinsey ha esteso la fine della crisi dei chip al 2026. Secondo gli analisti, quindi, sarà necessario attendere ancora circa quattro anni prima di poter ripristinare una situazione con forniture costanti. Al momento, solo Stellantis si è esposta chiaramente in merito alla fine della crisi dei chip. Diversi costruttori non hanno ancora fissato una data in cui puntano a ripristinare le attività produttive in modo stabile. A dimostrazione di ciò, recentemente Volskwagen ha confermato di aspettarsi un prolungamento della crisi dei chip che dovrebbe continuare almeno fino al 2024.