La crisi di Governo avrà importanti conseguenze anche sul mondo dell'auto? Ecco 5 impegni sulla sicurezza stradale, e non solo, che rischiano seriamente di saltare.
La crisi di Governo che ha portato alle dimissioni del premier Conte e a un futuro tutto da decifrare, potrebbe avere notevoli conseguenze anche sul mondo dell’auto e della sicurezza stradale. Nei prossimi mesi, infatti, Governo e Parlamento si sarebbero dovuti pronunciare in via definitiva su alcuni temi caldi come il pacchetto di riforme al Codice della Strada, l’introduzione dei dispositivi anti-abbandono per i bambini in auto e gli sconti obbligatori sulle tariffe RC auto in caso di installazione della scatola nera, per cui mancano ancora i decreti attuativi. Ma anche sull’eventualità di estendere ecotassa ed ecobonus e sulla possibile revoca delle concessioni ad Autostrade SpA dopo i fatti del Ponte Morandi. Adesso però l’impasse politico rischia di far saltare tutto o di rinviare a chissà quanto (con possibili modifiche o stravolgimenti) questi ed altri importantissimi cambiamenti. Facciamo il punto della situazione.
CRISI DI GOVERNO: CHE FINE FARANNO LE MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA?
Ad oggi il corposo pacchetto di modifiche al Codice della Strada è già stato approvato in prima lettura in Commissione Trasporti alla Camera, ma deve ancora transitare in Aula (è richiesta l’approvazione sia della Camera che del Senato). In caso di esito favorevole sarebbe diventato legge entro la fine del 2019, ma adesso che fine farà? Ricordiamo che parliamo di modifiche su cui si è discusso molto come l’inasprimento delle sanzioni per chi guida maneggiando il cellulare (con sospensione della patente fin dalla prima violazione); la circolazione di scooter 125 cc in autostrada, purché guidati da maggiorenni; l’aumento dei fondi destinati alla sicurezza stradale derivanti dalle multe (e obbligo di rendicontarne l’uso); l’introduzione delle strade scolastiche e degli stalli rosa; la proposta del doppio senso ciclabile o senso unico eccetto bici; lo snellimento dell’iter per presentare ricorso al prefetto, e molto altro ancora. Cambiamenti anche epocali che rischiano seriamente di andare in fumo…
CRISI DI GOVERNO: CHE SUCCEDERÀ CON I DISPOSITIVI ANTI ABBANDONO PER I BAMBINI?
L’obbligo di utilizzare sulle auto i dispositivi di allarme volti a prevenire l’abbandono dei bambini sarebbe dovuto scattare già lo scorso 1° luglio 2019. Ma a causa delle solite lungaggini burocratiche la stesura del decreto attuativo, necessario per mettere in pratica quanto previsto dalla nuova legge, sta richiedendo molto più tempo del previsto e al momento non è stata ancora ultimata. Prima della crisi di Governo si sperava di completare il tutto entro novembre (ricordiamo che serve pure il parere positivo del Consiglio di Stato, seguito dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale). Ma adesso il futuro è assai più nebuloso e non sono affatto esclusi ulteriori rinvii. Poveri bambini…
CRISI DI GOVERNO: A QUANDO I DECRETI ATTUATIVI PER GLI SCONTI OBBLIGATORI DELLA SCATOLA NERA?
Questa vicenda va incredibilmente avanti da ben due anni e quindi le dimissioni del Governo Conte c’entrano fino a un certo punto. Ma sicuramente non aiutano a raggiungere celermente l’obiettivo. Facciamo un rapido recap: nell’estate 2017 fu annunciato che l’installazione della scatola nera auto avrebbe generato significativi sconti obbligatori sull’assicurazione RCA. Oggi però gli sconti sono ancora quelli facoltativi che applicano le compagnie assicurative. Di obbligatorio invece non c’è ancora nulla, poiché anche in questo caso mancano i necessari decreti attuativi del Ministero dei Trasporti e del Ministero dello Sviluppo Economico. Lo stallo pare sia dovuto ad alcune criticità relative alla privacy e alla piena attendibilità del dispositivo che di fatto stanno bloccando l’approvazione dei decreti. Stallo che in caso di caduta del Governo e a maggior ragione dell’intera Legislatura rischia di prolungarsi chissà per quanto…
CRISI DI GOVERNO: ECOTASSA ED ECOBONUS SARANNO CONFERMATI?
Le due misure introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 per penalizzare chi acquista veicoli inquinanti e premiare chi sceglie una mobilità più sostenibile, dovrebbero restare in vigore fino al 31 dicembre 2021 (ma per i ciclomotori solo fino al 31/12/2019) e superare quindi indenni la crisi di Governo. Nulla però vieta che una nuova maggioranza in Parlamento, costituita magari da forze contrarie a questo genere di politiche (o semplicemente per smistare i fondi altrove), cancelli con un colpo di spugna sia l’ecotassa che l’ecobonus. Non ci resta che attendere.
CRISI DI GOVERNO: CONTINUERÀ LA BATTAGLIA DEL M5S CONTRO LA SOCIETÀ AUTOSTRADE?
La revoca della concessione delle tratte autostradali ad Autostrade per l’Italia SpA, società che fa parte del gruppo Atlantia che ha come principale azionista la famiglia Benetton, è una delle (non facili) battaglie che il Movimento 5 Stelle sta portando avanti fin dal giorno dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova (mentre Salvini e la Lega si sono sempre mostrati più prudenti). Ovviamente tale battaglia risulterebbe seriamente compromessa se il M5S uscisse dalla compagine governativa.
CRISI DI GOVERNO: BOLLO AUTO, ACCISE SUI CARBURANTI E AUMENTO DELL’IVA, QUANTI DUBBI
Elencati i 5 impegni su auto e sicurezza stradale che la caduta del Governo metterebbe maggiormente a serio rischio, non possiamo non accennare sommariamente ad altre questioni che la crisi parlamentare di certo non contribuirebbe a risolvere, anzi. Pensiamo per esempio all’odiato bollo auto, che tanti vorrebbero eliminare o quanto meno ridurre ma nessuno ci riesce. Oppure alle tanto discusse accise sui carburanti, la cui cancellazione, uno degli storici cavalli di battaglia di Matteo Salvini, non è stata mai concretamente affrontata e di questo passo non lo sarà. E infine il temutissimo aumento dell’IVA, ipotesi più che possibile in caso di crisi di Governo. E che andrebbe a incidere anche sul mondo dell’auto con l’immediato sbalzo verso l’alto di listini, benzina e quant’altro.