Dipartimento Commercio USA: vietare auto connesse cinesi

Dipartimento Commercio USA: vietare auto connesse cinesi

Il Dipartimento del Commercio USA propone di vietare l'uso di software e hardware cinesi nei veicoli connessi e autonomi circolanti nel Paese

24 Settembre 2024 - 16:20

Prima era solo un’ipotesi, adesso è una proposta ufficiale: il Dipartimento del Commercio USA ha chiesto di vietare l’uso di software e hardware cinesi nei veicoli connessi e autonomi circolanti negli Stati Uniti. In realtà si parla più precisamente di ‘Paesi ostili’, quindi sono inclusi anche altri Stati (come Russia, Iran, ecc.), ma è indubbio che il provvedimento sia rivolto soprattutto ai componenti prodotti in Cina. Se approvato, la portata del provvedimento sarebbe enorme perché riguarderebbe non solo le case automobilistiche cinesi, ma anche quelle occidentali che usano componenti hardware e software made in China.

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L’iniziativa del Dipartimento del Commercio si inserisce in un contesto geopolitico altamente teso tra Washington e Pechino, ed è una chiara manifestazione della crescente preoccupazione degli USA per la sicurezza nazionale, legata alla possibilità che le aziende cinesi possano raccogliere dati sensibili sugli utenti americani, sui veicoli stessi e sulle infrastrutture critiche attraverso tecnologie avanzate. Non a caso questa mossa si allinea con altre azioni già adottate dagli Stati Uniti, come il bando dei dispositivi elettronici cinesi Huawei e ZTE.

USA VIETANO AUTO CONNESSE CON SOFTWARE E HARDWARE CINESI: I MOTIVI

Nelle situazioni più estreme“, ha dichiarato la segretaria americana al Commercio, Gina Raimondo, per motivare la proposta, “un avversario straniero potrebbe spegnere o prendere il controllo di tutti i suoi veicoli presenti negli Stati Uniti, creando incidenti o bloccando le strade“. E il consigliere per la sicurezza nazionale per la Casa Bianca, Jake Sullivan, ha rincarato la dose affermando l’esistenza di ampie prove che dimostrano come la Cina stia provando a posizionare malware nelle infrastrutture critiche degli USA: “Con potenzialmente milioni di veicoli sulla strada, ciascuno con un ciclo vitale di 10-15 anni, il rischio di sabotaggio aumenta sensibilmente“.

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Se il divieto di usare software e hardware cinesi nelle auto connesse che circolano negli USA diventerà definitivo, la sua applicazione sarà comunque graduale. La proposta punta infatti a rendere effettivi i divieti software per le auto model year 2027 (quindi da gennaio 2026), e i divieti hardware per i model year 2030, ossia da gennaio 2029. L’iniziativa del Dipartimento del Commercio verrà discussa pubblicamente nei prossimi 30 giorni, con l’obiettivo di renderla operativa entro il 20 gennaio 2025.  Tuttavia l’Alliance For Automotive Innovation, che rappresenta le principali case automobilistiche negli Stati Uniti, tra cui General Motors, Volkswagen, Stellantis, Mercedes-Benz e Toyota, ha ricordato che cambiare hardware e software all’interno di auto già in produzione potrebbe richiedere molto tempo. La normativa si applicherà a tutti i veicoli, tranne quelli agricoli e minerari che non circolano su strada.

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