Esercitazioni alla guida con foglio rosa: gli errori da evitare e i consigli utili per insegnare al proprio figlio a guidare e prepararsi all’esame pratico
In Italia circa 3 genitori su 4 affermano di insegnare al proprio figlio a guidare, è quanto emerge da un sondaggio non recentissimo ma comunque indicativo. Le esercitazioni alla guida con foglio rosa sono per il futuro candidato il primo esame sul campo: ottenere l’approvazione del genitore prima dell’esame di guida vero e proprio. Ma un genitore può fare da istruttore al proprio figlio? Vediamo come dovrebbe comportarsi durante le esercitazioni alla guida con i consigli per insegnare a guidare ai figli.
ESERCITAZIONI ALLA GUIDA: L’ESEMPIO DEL GENITORE E’ FONDAMENTALE
Se un genitore decide di calarsi nei panni dell’istruttore di guida è bene che sappia esattamente quanto il suo stesso comportamento è di esempio. Se mentre è lui a guidare viene corretto per non aver messo la freccia, o altro, sarebbe più saggio ammettere l’errore piuttosto che sminuire l’importanza delle regole. Poiché alcuni dettagli potrebbero ormai essere finiti nel dimenticatoio, sarebbe utile rinfrescare le regole basilari e le azioni diventate meccaniche. In particolare la corretta posizione di guida, l’uso delle frecce, guardare dai retrovisori e la precedenza agli incroci. Tutte nozioni che nella guida di tutti i giorni si annacquano con la pratica di svincolarsi dal traffico. Quindi, cintura allacciata, visibilità ottimale e mai confondere le idee al candidato.
ESERCITAZIONI ALLA GUIDA: COME INSEGNARE A GUIDARE
Arriviamo all’errore più frequente che rischia di trasformare le esercitazioni alla guida in un’esperienza da dimenticare. Se si decide di insegnare al proprio figlio a guidare non bisogna mai confondergli le idee, soprattutto se ha già seguito delle esercitazioni con un istruttore della scuola guida. Meglio spiegare in anticipo il modo corretto di fare qualcosa, senza contraddire ciò che già crede di sapere, basandovi magari solo sull’esperienza maturata negli anni. Ricordate che siete in auto per insegnare a vostro figlio a guidare e che alcune vostre abitudini (o dimenticanze) alla guida potrebbero trovare l’obiezione di un esaminatore all’esame di guida.
COME INSEGNARE A GUIDARE: GESTIRE LA PAURA
La calma e la pazienza sono le virtù di ogni bravo istruttore durante le esercitazioni alla guida. Se tuo figlio ti chiede di accompagnarlo durante le esercitazioni di guida con il foglio rosa, metti in conto che possa fare degli errori. Gli esperti del National Safety Council, consigliano al riguardo di essere positivi limitando però il rischio: le strade isolate o i parcheggi vuoti possono aiutare molto in questo. E’ importante iniziare gradualmente con esercizi facili e brevi (partenza, parcheggio, svolta) e non dare l’idea che siete là per giudicare. Dovrete essere molto vigili ma sereni, pronti ad intervenire ma senza spaventare. Ricordate che se ha già seguito esercitazioni alla scuola guida, vostro figlio potrebbe essere abituato ad interventi “morbidi” dell’istruttore che agisce sui doppi comandi dell’auto.
COME INSEGNARE A GUIDARE: COSA DICE LA LEGGE
Veniamo alla domanda che si fanno un po’ tutti: si può insegnare a guidare al proprio figlio? La risposta non è così scontata e la legge pone dei paletti ben precisi. Fare le esercitazioni alla guida con il proprio genitore è per molti giovani molto utile soprattutto prima di fare l’esame patente da privatista. Bisogna però sapere che le esercitazioni alla guida sono permesse sono dopo aver conseguito il foglio rosa e se l’accompagnatore non ha più di 65 anni e la patente da almeno 10 (il limite scende a 60 anni nel caso di Guida Accompagnata). Leggi qui tutte le altre limitazioni sulle esercitazioni con foglio rosa e trasporto passeggeri.