Fiat 600: la storia dell’utilitaria simbolo del boom economico

Fiat 600: la storia dell’utilitaria simbolo del boom economico

Alla (ri)scoperta della Fiat 600: ripercorriamo la storia dell'utilitaria simbolo del boom economico mentre sta per uscire la nuova versione 100% elettrica

4 Luglio 2023 - 12:30

Considerata all’unanimità l’icona del boom economico italiano, ancor prima della ‘sorellina’ 500 che sarebbe giunta sul mercato due anni più tardi, la Fiat 600, automobile compatta prodotta tra il 1955 e il 1969, ha svolto un ruolo significativo nella motorizzazione dell’Italia postbellica, offrendo una soluzione economica e pratica per le famiglie italiane desiderose di possedere un’auto. In occasione del lancio della nuova 600 elettrica, ripercorriamo la storia della mitica utilitaria che ha popolato i paesaggi urbani italiani per almeno un trentennio.

IL PROGETTO DELLA FIAT 600

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia si trova in una situazione economica molto precaria. La ripresa del Paese passa anche dall’espansione dell’industria automobilistica, ed è in questo contesto che la Fiat, guidata all’epoca di Vittorio Valletta, decide di sviluppare una vettura che sia più o meno alla portata di tutti, a cominciare dall’operaio che la costruisce.

Il progetto della Fiat 600 inizia nel 1951, sotto la guida dell’ingegnere Dante Giacosa. L’obiettivo è appunto quello, molto ambizioso, di creare un’automobile che abbia un costo accessibile (anche nel mantenerla) ma con cui si possa viaggiare (la rete autostradale è in via di realizzazione), che sia bella compatta ma che allo stesso tempo possa ospitare comodamente a bordo la classica famiglia italiana di quattro persone (anche cinque stringendosi). Giacosa fa il ‘miracolo’ e la versione definitiva della 600, che possiede tutte le caratteristiche richieste, viene presentata ufficialmente nel 1955 al Palazzo delle Esposizioni di Ginevra.

FIAT 600: DESIGN E MOTORE

La macchina che deve motorizzare l’Italia è lunga 321,5 cm, larga 138, alta 140,5, con passo di 200 cm e massa a vuoto di 560 kg. Presenta linee arrotondate che favorivano l’efficienza aerodinamica e la manovrabilità, ed è dotata di due portiere che nelle prime versioni, prodotte fino al maggio 1964, sono incernierate posteriormente (ossia si aprono ‘al contrario’). La vulgata racconta che il verso di apertura delle portiere venne cambiato per nascondere agli occhi dei passanti le gambe delle donne che scendevano dall’auto, ma forse è solo una leggenda.

La Fiat 600 è equipaggiata con un nuovo motore a 4 tempi di 633 cm³ (da cui il nome ‘600’ dato alla vettura), erogante una potenza di 21,5 CV/15,8 kW, situato in posizione posteriore. Una soluzione di compromesso, insolita per l’epoca, pensata da Giacosa per massimizzare lo spazio interno dell’abitacolo. La velocità massima è di 95 km/h e il prezzo di listino 590.000 lire.

Fiat 600 storia

IL SUCCESSO DELLA FIAT 600

L’auto conosce subito uno strabiliante successo di vendite, anche all’estero, che probabilmente non era neppure nelle aspettative più rosee della Fiat, al punto che dopo pochi mesi dall’arrivo nelle concessionarie il tempo di attesa per la consegna supera già l’anno. Alla fine si conteranno 2.700.000 pezzi prodotti tra il ’55 e il ’69, limitandoci a quelle assemblate in Italia. I motivi del boom? Il prezzo competitivo, anche se non stracciato (590.000 lire equivalevano comunque a 13 stipendi mensili di un operaio, ma con le cambiali si risolveva tutto), buone dotazioni e qualità dei materiali, sufficiente abitabilità e una tenuta di strada all’altezza di veicoli più potenti. L’arma più vincente  si rivela però il basso costo di gestione: la 600 fa 14 km con un litro di “normale” e la tassa di circolazione costa solamente 10.000 lire.

Per il lancio della Fiat 600 la casa torinese fa realizzare un cortometraggio diretto dal celebre regista Alessandro Blasetti.

EVOLUZIONE DELLA FIAT 600

In 14 anni di produzione la Fiat 600 non rimane sempre uguale ma si evolve crescendo in potenza (la 600 D I serie, prodotta tra il 1960 e il 1964 ha un motore da 767 cm³ e 29 CV e raggiunge la velocità massima di circa 110 km/h) e nelle dotazioni (per esempio arriva il tetto apribile opzionale). Vengono inoltre realizzate delle varianti, la più famosa delle quali è la Fiat 600 Multipla, storica antesignana dei moderni monovolumi, che poteva ospitare fino a 6 persone a bordo.

Successivamente nel 1998, a quasi trent’anni dall’uscita di produzione della progenitrice, la Fiat decide di riprendere il nome iconico della 600 per una nuova superutilitaria di segmento A che sarà prodotta in tre serie fino al 2010: la Fiat Seicento. Questa vettura conosce un discreto successo commerciale (nel corso dei 12 anni in commercio, sono stati costruiti 1.328.973 esemplari) grazie al prezzo accessibile, alle dimensioni compatte e alla buona economia di carburante.

Infine il 4 luglio 2023 viene presentata la nuova Fiat 600, un B-Suv 100% elettrico. E la storia continua…

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