Fiat Topolino sequestrate: continua la “guerra” del Made in Italy

Fiat Topolino sequestrate: continua la “guerra” del Made in Italy

134 Fiat Topolino sequestrate a Livorno: continua la "guerra" del Made in Italy contro i veicoli prodotti all'estero ma che fanno riferimento all'Italia

20 Maggio 2024 - 12:00

La lotta senza quartiere ai veicoli prodotti all’estero ma che fanno riferimento all’Italia prosegue imperterrita e dopo aver coinvolto l’Alfa Romeo, convintasi a ribattezzare Junior la Milano costruita in Polonia, stavolta si è abbattuta nientedimeno sul marchio simbolo dell’industria automobilistica italiana, ossia la Fiat: nei giorni scorsi, infatti, un’azione congiunta della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha fatto scattare il sequestro per 134 Fiat Topolino al porto di Livorno, contestando la presenza sulla fiancata di un adesivo con la bandiera tricolore sebbene il Paese di produzione delle microcar non sia l’Italia ma il Marocco, e nello specifico lo stabilimento Stellantis di Kenitra.

FIAT TOPOLINO SEQUESTRATE: COSA È SUCCESSO?

La norma contestata è l’ormai celebre articolo 4 comma 49 della legge 350/2003, usato anche contro Xiaomi per la piattaforma ‘Modena’ del nuovo suv SU7, secondo cui “l’importazione e l’esportazione ai fini di commercializzazione ovvero la commercializzazione o la commissione di atti diritti in modo non univoco alla commercializzazione di prodotti recanti false e fallaci indicazioni di provenienza o di origine” costituisce il reato di ‘Vendita di prodotti industriali con segni mendaci’, punito dall’articolo 517 del Codice penale con la reclusione fino a 2 anni e con la multa fino a 20 mila euro. Per gli inquirenti le bandiere tricolori sulle portiere costituirebbero, appunto, un segno ingannevole per il consumatore finale. Ci sarebbe anche un indagato nella persona del procuratore di Stellantis Europe.

134 FIAT TOPOLINO FERME AL PORTO DI LIVORNO

Le microcar, 119 Fiat Topolino e 15 Fiat Topolino nell’allestimento Dolcevita, destinate alle concessionarie automobilistiche per essere commercializzate sul mercato italiano, si trovano adesso in stato di deposito giudiziario ai terminal Leonardo Da Vinci di Livorno e alla Cilp, la Compagnia impresa lavoratori portuali, dove sono sbarcate mercoledì scorso, e dove rimarranno fino all’eventuale dissequestro.

Fiat Topolino sequestrate

LA RISPOSTA DI STELLANTIS: L’ADESIVO TRICOLORE INDICA L’ORIGINE IMPRENDITORIALE DEL PRODOTTO (COMUNQUE LO TOGLIERANNO)

Vedremo come finirà la faccenda, che sempre l’ennesimo capitolo della “guerra” del Made in Italy messa in atto dal Governo italiano contro Stellantis come ripicca per il disinteresse del gruppo franco-italiano alla richiesta di aumentare la produzione auto nel nostro Paese. Intanto proprio Stellantis ha diramato una nota con la quale si difende dall’accusa di voler commercializzare prodotti recanti una falsa indicazione del Paese d’origine (l’Italia in questo caso), precisando che il piccolo adesivo riportante i colori della bandiera italiana apposto sulle portiere della Topolino ha la sola finalità di indicare l’origine imprenditoriale del prodotto, cioè la Fiat.

Infatti” prosegue Stellantis, “il design della nuova Topolino, che è un’auto storica per Fiat sin dal 1936, è stato ideato e sviluppato a Torino da un team di professionisti del Centro Stile Fiat di Stellantis Europe SpA, società italiana. […] In ogni caso per risolvere ogni questione è stato deciso di intervenire sui veicoli in sequestro con la rimozione dei piccoli adesivi previa autorizzazione delle Autorità“.

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