Godi dei vantaggi dei Fringe Benefit? Allora scopri le novità del 2024 per i lavoratori dipendenti, anche del settore automotive
Come è noto i fringe benefit sono quei “vantaggi” aggiuntivi che vengono erogati dai datori di lavoro ai dipendenti sotto forma di beni o servizi. Non si tratta di vantaggi trascurabili ma in realtà rappresentano un’importante componente del pacchetto retributivo complessivo, con implicazioni significative sia per il lavoratore che per l’azienda. Un esempio comune di fringe benefit è l’assegnazione a uso promiscuo dell’auto aziendale. L’ultima Legge di Bilancio 2024 ha introdotte delle novità sui fringe benefit che riguardano tra l’altro le soglie di esenzione e le modalità di erogazione. Proviamo a sintetizzarle anche perché potrebbero potenzialmente interessare tanti lavoratori dipendenti del settore automotive e assicurativo.
FRINGE BENEFIT 2024: SOGLIA ELEVATA A 1.000 O 2.000 EURO
Secondo l’art. 5 comma 3, del TUIR non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore se il valore complessivo degli stessi non supera la soglia di 258,23 euro nel periodo d’imposta. Il superamento della soglia comporta la tassazione ordinaria dell’intero ammontare dei fringe benefit, e non soltanto della parte eccedente il limite di 258,23 euro.
La novità del 2024 sta nell’aver innalzato tale soglia, a determinate condizioni. La Legge di Bilancio 2024 ha infatti previsto, in deroga
al TUIR e limitatamente al solo anno fiscale 2024, che non concorrono a formare il reddito entro il limite complessivo di 1.000 euro (anziché 258,23), il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. Invece per i lavoratori dipendenti con figli a carico (compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati) la soglia di 1.000 euro è elevata a 2.000 euro.
Per poter usufruire del beneficio, i figli non devono essere titolari di un reddito annuo superiore a 4.000 euro se di età inferiore ai 24 anni, o a 2.840,51 euro se di età pari o superiore ai 24 anni.
NOVITA 2024 FRINGE BENEFIT: ADEMPIMENTI PER IL DATORE DI LAVORO E PER I DIPENDENTI
Quando il datore di lavoro decide di riconoscere al dipendente un bene e/o un servizio in natura, a titolo di fringe benefit, formalizza il riconoscimento dello stesso o all’interno della lettera di assunzione, qualora venga riconosciuto all’inizio del rapporto, o con un accordo
separato, se il riconoscimento dovesse intervenire durante il rapporto lavorativo. Il datore deve poi provvedere a informare, se presenti, le rappresentanze sindacali unitarie.
In merito alle novita 2024 l”Agenzia delle Entrate non ha ancora fornito indicazioni specifiche. La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro presume tuttavia che resti valido quanto stabilito da una circolare dello scorso anno (23/2023) per quanto attiene alla tempistica di invio dell’informativa, ossia che, trattandosi di un beneficio riguardante l’intero anno fiscale, l’informativa possa essere inviata entro la chiusura di tale periodo di imposta.
Dal canto loro i lavoratori rientranti nella maggior fascia di esenzione (2.000 euro), al fine di poter beneficiare dell’agevolazione devono presentare al datore di lavoro un’apposita autocertificazione nella quale attestaano di avere uno o più figli fiscalmente a carico, indicando anche i rispettivi codici fiscali.
FRINGE BENEFIT 2024: MODALITÀ DI EROGAZIONE
Per quanto riguarda infine gli adempimenti legati all’erogazione dei fringe benefit, il datore di lavoro è tenuto a riportare nel libro unico del lavoro il valore corrispondete nel periodo di competenza. Attenzione perché se la somma dei valori dei fringe benefit riconosciuti al lavoratore non supera, nel periodo di imposta 2024, le soglie di appartenenza, a seconda delle caratteristiche del beneficiario, tale valore risulta esente a livello fiscale e anche contributivo, in virtù del principio di armonizzazione delle basi imponibili previdenziali e fiscali.
Il superamento delle soglie, per l’anno 2024 di 1.000 euro o 2.000 euro, porta alla totale imponibilità dei valori delle somme riconosciute. Stessa conclusione anche nel caso in cui dovessero venire meno i presupposti per l’ampliamento della soglia a 2.000 euro
nel caso di figli a carico. Qualora dovessero verificarsi tali ipotesi, il datore di lavoro è tenuto a operare le operazioni di conguaglio entro il termine del periodo di imposta.