FCA avrebbe “oliato” i sindacati USA per contratti di lavoro più vantaggiosi: l’accusa di General Motors a Fiat-Chrysler
FCA accusata da General Motors di aver addolcito i rapporti con i sindacati USA e favorire la sua posizione nel rinnovo del contratto di lavoro. E’ l’accusa pesante che General Motors ha mosso nei confronti di Fiat – Chrysler. Al centro delle presunte tangenti ci sarebbe proprio l’ex AD Sergio Marchionne, scomparso nel 2018. Ecco come stanno le cose e l’effetto delle accuse di General Motors sull’avviata trattativa di fusione tra FCA e PSA.
IL PRESUNTO PIANO DOPO LA PROPOSTA DI FUSIONE RIFIUTATA
General Motors non ha risparmiato colpi, accusando FCA di aver pagato tangenti nell’ambito delle trattative tra l’UAW (United Auto Workers). La principale organizzazione sindacale americana dei metalmeccanici sta trattando nuove condizioni contrattuali proprio con Ford, GM ed FCA. La causa intentata da General Motors si fonderebbe su una serie di elementi maturati in seguito al rifiuto di General Motors a fondersi con FCA nel 2015. General Motors infatti sostiene che alcuni ex dirigenti FCA (dichiaratisi colpevoli in un’indagine UAW) avrebbero pagato tangenti ai sindacati per indebolire GM. L’accusa di Genral Motors non ha solo fatto il giuro del mondo, ma ha anche avuto un effetto in borsa (-3,9% a Piazza Affari).
GLI AIUTI A FCA DALL’UAW SECONDO GENERAL MOTORS
I vantaggi che FCA avrebbe ottenuto corrompendo funzionari dell’UAW sarebbero – secondo General Motors, una precisa strategia pilotata dall’ex AD Marchionne. L’UAW avrebbe infatti appoggiato FCA nell’adozione di contratti a tempo determinato e lavoratori di secondo livello, meno retribuiti rispetto a General Motors. Il supporto dell’UAW secondo le accuse avrebbe anche permesso a Fiat-Chrysler di risollevare le sorti dello stabilimento a Toledo dove si produce la Jeep Wrangler. Questi vantaggi concessi a FCA avrebbero creato dei costi del lavoro maggiorati di miliardi di dollari a General Motors.
COSA RISCHIA FCA NELLA CAUSA DI GENERAL MOTORS
Nonostante tutto però General Motors sarebbe intenzionata a restituire il maltolto solo ad FCA, escludendo dalla causa legale l’UAW. Dal canto suo FCA si è dichiarata estranea alle accuse ma soprattutto sorpresa dalle tempistiche di un’accusa così grave. “FCA è convinta che le accuse mosse da General Motors non siano altro che un tentativo senza basi di distogliere l’attenzione dalle sfide proprie di quella società. (…) Ciò comprende il suo piano di fondersi con PSA, che per parte sua ha completato con successo il risanamento delle attività europee che ha recentemente acquistato dalla General Motors.”. Come riporta Auto Reuters, secondo la legge anticorruzione Federal Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act, FCA rischia di dover pagare il triplo dei danni economici eventualmente accertati oltre a spese legali, interessi e altre sanzioni.