Google perde il ricorso contro Enel X: confermata la multa da 100 milioni L’esclusione dell’app di ricarica auto elettriche Enel X è “una violazione grave”: il TAR respinge l’appello di Google e conferma la multa

Google perde il ricorso contro Enel X: confermata la multa da 100 milioni

L’esclusione dell’app di ricarica auto elettriche Enel X è “una violazione grave”: il TAR respinge l’appello di Google e conferma la multa

19 Luglio 2022 - 08:07

Il TAR del Lazio ha confermato la multa a Google da oltre 100 milioni di euro respingendo il ricorso verso il provvedimento dell’Antitrust riguardo la denuncia di Enel X. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha espresso nella sentenza l’insussistenza delle motivazioni per cui l’applicazione JuicePass per la ricarica delle auto elettriche è stata esclusa dalla piattaforma Android Auto.

GOOGLE ED ENEL X: I MOTIVI DELLA DIATRIBA LEGALE

I motivi per cui Google ed Enel X sono arrivati ai ferri corti è l’integrazione dell’App JuicePass per la ricarica delle auto elettriche sulla piattaforma AndroidAuto. Ripercorrendo i passaggi chiave ripresi anche nella sentenza del TAR:

– nel 2019, Google ha iniziato a sviluppare template per altre categorie di app, tra cui le app che consentono ai conducenti di auto elettriche di trovare e prenotare le colonnine di ricarica;

– il 15 ottobre 2020 Google ha reso disponibile una versione beta del template per le nuove categorie di app. Tale template è stato messo a disposizione di tutti gli sviluppatori interessati, inclusa Enel X;

– sulla base del template rilasciato nell’ottobre 2020, quattro sviluppatori di app per la ricarica di auto elettriche (PlugShare, ChargePoint, ChargeMap e EVMap) hanno sviluppato versioni beta delle rispettive app. Mentre Enel X non ha utilizzato il template per sviluppare una versione della propria app compatibile con Android Auto;

L’ANTIRUST INTERVIENE MA LA FRATTURA TRA GOOGLE ED ENEL X SI ALLARGA

Ancora prima di quest’ultimo step cronologico però, “il 18 gennaio 2019, Google ha informato Enel X che, allo stadio di sviluppo dell’epoca, non era possibile pubblicare JuicePass su Android Auto. Ciò era dovuto a motivi di sicurezza e alla necessità di allocare in modo razionale le risorse necessarie per lo sviluppo richiesto”. Da questo punto in poi Enel X ha fatto una segnalazione all’Antitrust, in seguito alla quale Google ha proposto l’impegno di introdurre un template per le app di navigazione compatibili con Android Auto. Proposta respinta dall’Autorità Garante che ha portato successivamente al provvedimento e alla sanzione, dopo aver individuato “uno spazio competitivo tra l’App di navigazione Google e quella per la localizzazione delle colonnine e la ricarica delle auto elettriche”.

IL TAR RESPINGE IL RICORSO DI GOOGLE

Google Italy s.r.l., Alphabet Inc. e Google Llc hanno fatto ricorso al TAR del Lazio contro il provvedimento con cui l’Antitrust ha multato la condotta di Google. Per l’Autorità Garante il colosso tecnologico avrebbe ostacolato la pubblicazione dell’app JuicePass sviluppata da Enel X, sulla piattaforma Android Auto, ponendo in essere “un abuso di posizione dominante in violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea”. Il provvedimento n. 29645, adottato in data 27 aprile 2021 dall’AGCM ha imposto l’interruzione immediata dei comportamenti distorsivi della concorrenza, e ha irrogato complessivamente alle 3 società una multa di 102.084.433,91 euro. Il TAR del Lazio ha però stabilito che il ricorso di Google contro il provvedimento dell’Antitrust è infondato e respinto l’ipotesi di illegittimità del provvedimento. “Deve osservarsi che l’Autorità ha dato adeguatamente conto del fatto che i comportamenti posti in essere, in considerazione del ruolo e della rappresentatività sul mercato di Google nonché del contesto di riferimento, integrano una violazione molto grave delle norme poste a tutela della concorrenza.

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