Incidenti in bici 2021: una vittima ogni due giorni Le stime preliminari sugli incidenti in bici 2021: dati ancora condizionati dalla pandemia ma si registra comunque una vittima ogni due giorni

Incidenti in bici 2021: una vittima ogni due giorni

Le stime preliminari sugli incidenti in bici 2021: dati ancora condizionati dalla pandemia ma si registra comunque una vittima ogni due giorni

8 Aprile 2022 - 12:04

Grazie all’Osservatorio ASAPS – Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale abbiamo la prima stima preliminare del numero di vittime e feriti da incidenti in bici nel 2021 rilevati dalle Forze di Polizia e dalle Polizie Locali italiane, oltre che sui mass media. Il totale risulta superiore al 2020 ma inferiore al 2019, riflettendo in pieno la situazione pandemica che ha naturalmente condizionato i dati dell’ultimo biennio. Anche nel 2021, infatti, pur non essendoci stato un vero lockdown come nel 2020, la circolazione stradale è risultata limitata dalla restrizioni in atto soprattutto nel primo semestre, tra coprifuoco e zone rosse. E nonostante questo il numero di vittime in bici ha toccato quota 180, in pratica un morto ogni due giorni.

INCIDENTI IN BICI 2021: 180 VITTIME MA PROBABILMENTE SONO DI PIÙ

In particolare nel 2021 si sono avuti in Italia, a causa di incidenti in bici, 180 vittime e 989 ricoverati in codice rosso e in prognosi riservata presso gli ospedali. L’Osservatorio ASAPS precisa però che il numero dei morti è purtroppo destinato ad aumentare (anche del 30%) perché l’indagine non conteggia i decessi avvenuti in ospedale nei 30 giorni successivi il sinistro. Per questo si parla di stima preliminare, mentre per i dati completi bisognerà attendere lo studio ACI-Istat sugli incidenti stradali 2021 che uscirà nei prossimi mesi. Come detto in precedenza la cifra di 180 vittime è superiore ai 169 morti del 2020 ma inferiore ai 253 del 2019 e ai 219 del 2018, gli ultimi due anni pre-pandemia quando la circolazione stradale era ancora a regime.

INCIDENTI IN BICI 2021: LE VITTIME SONO QUASI TUTTI UOMINI

Andando maggiormente nel dettaglio dell’indagine di ASAP scopriamo che dei 180 ciclisti deceduti nel 2021 162 erano uomini e appena 18 donne. Eppure ci sembra che le donne usino la bicicletta esattamente quanto gli uomini: sarà forse che sono più prudenti? Analizzando invece le regioni dove sono avvenuti gli incidenti più gravi, osserviamo che il record negativo spetta all’Emilia Romagna e alla Lombardia con 32 decessi, seguiti dal Veneto con 19, Piemonte 16, Toscana e Puglia 14, Sicilia e Campania 10. In tre casi la morte è derivata da caduta del ciclista dopo che l’automobilista aveva aperto la portiera senza verificare la presenza di altri utenti della strada. Tristemente il 10% dei sinistri mortali ha visto la fuga del responsabile della collisione. Da notare che si sono registrati incidenti mortali anche con bici elettriche e reclinate come quelle utilizzate dalle persone disabili.

Incidenti in bici 2021

INCIDENTI IN BICICLETTA 2021: ALTA L’ETÀ MEDIA DELLE VITTIME

Ma quali sono i veicoli a motore maggiormente coinvolti negli incidenti in bici? Nel 2021 tra veicoli investitori sono stati segnalati autovetture, autocarri, motocicli, un bus e persino un trattore. Ci sono state anche moltissime uscite di strada autonome e, curiosamente, un urto fatale tra due biciclette. Il mese con il più alto numero di decessi è stato agosto con ben 27 morti, rispetto ai 22 dell’anno 2020, ai 23 del 2019 e ai 20 del 2018. Il mese con meno decessi è stato novembre con 10. Alta l’età media delle vittime con molti casi di over 65enni e il caso limite di un 93enne.

INCIDENTI IN BICI: TREND IN CALO NEGLI ULTIMI 20 ANNI

Occorre comunque sottolineare che, sebbene i numeri di vittime e feriti siano ancora alti, il trend dell’incidentalità della bicicletta ha visto una riduzione del 20% nella prima decade del secolo (2000-2010) e del 25% nella seconda (2010-2020). Per un tasso di mortalità ogni 100.000 utenti passato da 2,3 nel 2000 a 1,9 nel 2010 fino agli attuali 1,3 (dati Centro Studi FIAB). Merito anche del cosiddetto principio del “Safety in numbers”, secondo cui all’aumentare del numero delle biciclette in circolazione (e, di conseguenza, alla maggiore consapevolezza della loro presenza) si riduce l’incidentalità per i ciclisti stessi. Ne abbiamo parlato in maniera più approfondita quando abbiamo messo a confronto gli incidenti in bici e quelli in monopattino elettrico.

A questo proposito ricordiamo che sta per essere adottato un nuovo Piano per la Sicurezza Stradale 2030 che individua e tutela i soggetti più vulnerabili, come i ciclisti, e indica le misure da adottare per ridurre gli incidenti.

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