Incidenti stradali 2024: -3% di vittime in Europa, target lontani

Incidenti stradali 2024: -3% di vittime in Europa, target lontani

Scopri i dati sugli incidenti stradali in Europa nel 2024: registrata una diminuzione delle vittime del -3%, non sufficiente per il target 2030

19 Marzo 2025 - 13:30

La Commissione UE ha pubblicato i dati preliminari sugli incidenti stradali in Europa nel 2024, rilevando che i decessi sono diminuiti del -3% rispetto all’anno precedente. Un numero positivo ma non abbastanza per rispettare il target del 2030, che prevede di dimezzare le vittime della strada e dei feriti gravi dal 2019. Infatti, sebbene ci siano diversi Paesi che in questi anni hanno fatto grandi progressi, altri hanno addirittura peggiorato la situazione di partenza, rovinando la media. In questo contesto l’Italia si colloca più o meno a metà del guado, con una diminuzione di incidenti e vittime per il momento solo leggera.

INCIDENTI STRADALI IN EUROPA: 2024 POSITIVO MA NON BASTA

In base ai dati della Commissione, in tutta l’UE + Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, nel 2024 ci sono stati circa 19.800 decessi causati da incidenti stradali, 600 in meno del 2023 (-3%), con differenze significative tra i vari Stati. Negli ultimi cinque anni, quando è cominciato il calcolo per centrare il target del 2030, il numero delle vittime della strada è diminuito soltanto leggermente in Paesi importanti come Grecia, Spagna, Francia e Italia, mentre è aumentato in Irlanda ed Estonia. Viceversa Belgio, Bulgaria, Danimarca, Lituania, Polonia e Slovenia sono sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo. Un caso particolare riguarda la Romania, che ha visto il numero di decessi diminuire in modo significativo del -21% dal 2019, ma continua ad avere il più alto tasso di mortalità nell’Unione Europea.

Incidenti stradali Europa

TASSO DI MORTALITÀ: ITALIA MIGLIORA MA DI POCO

Nella classifica che misura il tasso di mortalità nei vari Paesi è ancora la Svezia ad avere i numeri più bassi (20 morti per milione di abitanti), davanti alla Danimarca (24). Altre nazioni sotto la media UE (44 morti/milione), non considerando quelle molto piccole, sono Paesi Bassi, Finlandia, Slovenia, Irlanda, Germania, Spagna, Belgio, Austria e Lituania. La Bulgaria (74 morti per milione di abitanti) e la già citata Romania (77) hanno invece fatto registrare i tassi di mortalità più elevati.

In Italia il tasso di mortalità nel 2024 è risultato di 51 morti per milione di abitanti, in leggero calo rispetto ai 52 dell’anno precedente, ma sempre superiore a quanto registrato in Paesi a noi affini come Francia (48), Germania (33) e Spagna (35). A livello annuo questo valore si traduce in circa 3.000 vittime, molto lontano dagli obiettivi del nostro Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, secondo il quale, nel 2024, avremmo dovuto registrare meno di 2.500 morti. I numeri ufficiali li avremo a luglio con la pubblicazione dei dati Istat.

Incidenti stradali Europa

INCIDENTI STRADALI 2024 IN EUROPA: NUMERI E CURIOSITÀ

Andando maggiormente nello specifico, in Europa tra il 2019 e il 2023 (non sono ancora disponibili dati dettagliati per il 2024) si sono registrati circa 1.000 decessi in meno nelle automobili e 900 decessi in meno di pedoni. Meno significativa, purtroppo, la riduzione delle morti di motociclisti e ciclisti. Visto che per ogni decesso si stima che vi siano cinque feriti in modo grave, in totale occorre contarne circa 100.000.

Le strade rurali continuano a essere le più pericolose, con il 52% delle vittime che provengono da tali strade, rispetto al 38% delle aree urbane e al 9% delle autostrade. Gli uomini hanno rappresentato oltre 3/4 di tutti i decessi stradali (77%) e gli over 65 il 31%, pur essendo solo il 21% della popolazione. Sopra media anche i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, che sono il 12% delle vittime della strada pur costituendo solamente il 7% della popolazione.

Gli occupanti delle auto (conducenti e passeggeri) hanno rappresentato il 44% di tutti i decessi, mentre quelli dei veicoli a motore a due ruote (moto e ciclomotori) il 20%, i pedoni il 18% e i ciclisti il 10%. Tra le persone di età superiore ai 65 anni, i pedoni hanno rappresentato il 30% dei decessi e i ciclisti il 16%, mentre tra quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni, il 62% dei decessi si è verificato in auto e il 24% è su veicoli a motore a due ruote.

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