
Scopri i dati sugli incidenti stradali in Italia dopo l'entrata in vigore del nuovo CdS: buona diminuzione del -6%, ma i numeri sono parziali
Dal 14 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025, cioè nei primi due mesi di applicazione del nuovo Codice della Strada, gli incidenti stradali in Italia sono stati 10.762, in diminuzione del -6% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Lo dicono i dati forniti da Polizia Stradale e Carabinieri con riferimento a qualsiasi tipo di percorso, urbano e no. In calo anche gli incidenti mortali (-22,1%) e le vittime della strada (-24,2%), così come i sinistri con lesioni fisiche (-9,8%) e i feriti (-11,6%). Insomma a leggere questi numeri sembra che le modifiche al CdS, introdotte soprattutto per aumentare la sicurezza sulle strade, stiano funzionando. Tuttavia, pur esprimendo soddisfazione per la diminuzione di sinistri e vittime, dobbiamo ricordare che si tratta di dati (molto) parziali e che due mesi non sono un periodo sufficientemente attendibile per esprimere un giudizio definitivo.
INCIDENTI STRADALI DOPO DUE MESI DI CDS: DATI POSITIVI MA PARZIALI
La ‘parzialità’ risiede nel fatto che le percentuali sulla diminuzione degli incidenti si riferiscono ai numeri raccolti esclusivamente dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri. All’appello mancano quindi le rilevazioni fatte dalle Polizie locali delle varie città, che identificano la stragrande maggioranza dei sinistri in ambito urbano (nel 2023, per esempio, sono state il 66% del totale), proprio quello dove circolano gli utenti più vulnerabili come pedoni e ciclisti. I dati delle polizie locali non sono ancora disponibili perché l’Istat per elaborarli ci impiega almeno tre mesi.
Di conseguenza, pur accogliendo con favore il calo di incidenti dopo due mesi di CdS (qualsiasi diminuzione di sinistri, vittime e feriti è sempre ben accetta), va tenuto conto che il dato si basa su poco più del 30% dei sinistri con lesioni rilevati in Italia. Perciò è attendibile fino a un certo punto, così come è poco attendibile un arco di tempo di appena 60 giorni.
600 MILA PATTUGLIE HANNO CONTESTATO 250 MILA VIOLAZIONI
Encomiabile, in ogni caso, il lavoro di prevenzione da parte delle Forze dell’ordine: ben 621.938 pattuglie di Polstrada e Carabinieri che dal 14 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025 hanno contestato 249.589 violazioni, di cui 35.223 per eccesso di velocità, 14.780 per mancato uso della cintura e 6.058 per guida con smartphone in mano. In quanto alle multe per guida in stato di ebbrezza, 137.467 conducenti sono stati sottoposti a controllo con etilometri e precursori, con 2.265 sanzioni.
6000 CONDUCENTI CON PATENTE SOSPESA PER USO IMPROPRIO DEL CELLULARE
Infine, 309 verbali sono stati comminati a chi si era messo al volante dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, ricordando che con la riforma del CdS non è più necessario provare lo stato di alterazione. Complessivamente sono le patenti sospese sono state 11.558 con 379.358 punti decurtati. Le nuove norme che prevedono la sospensione della patente per l’uso improprio della cellulare alla guida già dalla prima violazione hanno mietuto 6.058 ‘vittime’. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha accolto questi dati con soddisfazione confidando che possano ulteriormente migliorare. Ma intanto “anche una sola vita salvata rispetto al passato è un grande successo”.