Istat: nel 2023 più incidenti ma meno morti. 18 mld di costi sociali

Istat: nel 2023 più incidenti ma meno morti. 18 mld di costi sociali

Scopri i dati ACI - ISTAT 2023 sugli incidenti stradali in Italia: lieve miglioramento come numero di vittime e aumento contenuto di sinistri e feriti

25 Luglio 2024 - 17:00

I dati ACI – ISTAT sugli incidenti stradali nel 2023 fanno registrare un lieve miglioramento nel numero delle vittime e un aumento contenuto di sinistri e feriti. Lo scorso anno, infatti, sulle strade italiane si sono verificati 166.525 incidenti (+0,4%), con 3.039 morti (-3,8%) e 224.634 feriti (+0,5%). Rispetto al 2019, benchmark per l’obiettivo europeo del dimezzamento delle vittime della strada entro il 2030, gli incidenti sono diminuiti del -3,3%, i morti del -4,2% e i feriti del -6,9%, troppo poco per raggiungere il traguardo. In media, ogni giorno si sono verificati 456 incidenti stradali (19 ogni ora), 615 feriti (25,6 ogni ora) e 8,3 morti (1 ogni 3 ore). Il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni alle persone ammonta a quasi 18 miliardi di euro (1% del Pil nazionale). Aggiungendo i 4,3 miliardi di euro di costi sociali per danni alle cose, si raggiungono i 22,3 miliardi di euro (pari all’1,1% del Pil).

TASSO E INDICE DI MORTALITÀ NEL 2023 SULLE STRADE ITALIANE

Nel 2023, il tasso di mortalità, ossia il numero di morti per 100.000 abitanti, risulta più elevato della media nazionale (5,2) in ben 13 Regioni, con i numeri peggiori in Sardegna (7,0), Provincia di Bolzano (6,7), Provincia di Trento e Veneto (6,4). Nel 2023, gli incidenti stradali registrati nei grandi Comuni (Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania) hanno rappresentato il 25,5% del totale (42.496), con vittime (429, il 14,1%) aumentate del +10,0% rispetto al 2022 (+22,2% rispetto al 2019). Il tasso di mortalità stradale è salito a 4,6 (4,2 nel 2022, 3,4 nel 2021) contro una media nazionale del 5,2.

L’indice di mortalità (morti su 100 incidenti) resta più elevato sulle strade extraurbane (4,1, era 4,3 nel 2022), scende sulle autostrade (2,7, era 3,5 nel 2022), mentre sulle strade urbane (1,1) è identico a quello dello scorso anno. La media nazionale (1,8) è praticamente invariata dal 2010.

ACI ISTAT 2023

CAUSE PRINCIPALI DEGLI INCIDENTI STRADALI

Guida distratta o andamento indeciso (33.144 incidenti, il 15,1% del totale), mancato rispetto di precedenza o semaforo (28.389 incidenti, il 12,9%) e velocità troppo elevata (18.524, l’8,4%) si confermano le principali cause degli incidenti stradali in Italia. Complessivamente, questi tre comportamenti sono responsabili di 80.057 sinistri: il 36,5% del totale. Seguono: manovre irregolari (p.es. retromarcia, inversione, manovra irregolare per sostare o attraversare la carreggiata, ben 16.828 casi che equivalgono al 7,7%) e mancato rispetto della distanza di sicurezza (15.172 casi, il 6,9%). Mancata precedenza al pedone (7.454) e comportamento scorretto del pedone (6.241) rappresentano, infine, rispettivamente il 3,4% e il 2,8% delle cause di incidente. Riepilogo:

  • 15,1%: guida distratta o andamento indeciso;
  • 12,9%: mancata precedenza o semaforo;
  • 8,4%: velocità troppo elevata;
  • 7,7%: manovre irregolari;
  • 6,9%: mancato rispetto distanza di sicurezza;
  • 3,4%: mancata precedenza al pedone;
  • 2,8%: comportamento scorretto del pedone.

VITTIME DELLA STRADA: AUMENTANO I MORTI SU MONOPATTINI E BICI

In aumento, secondo i dati ACI-ISTAT, le vittime tra conducenti di monopattini elettrici: 21, mentre nel 2022 erano state 16. Gli incidenti sono passati dai 2.929 del 2022 a 3.365, i feriti da 2.787 a 3.195. In crescita pure i morti su biciclette tradizionali e biciclette elettriche (212 contro 205 nel 2022: +3,4%). Stabili invece i pedoni (485 morti), in diminuzione gli occupanti di autocarri (112: -32,5%), motociclisti (734: -6,0%), occupanti di autovetture (1.332: -3,1%) e ciclomotoristi (68: -2,9%).

Confermata l’elevata esposizione al rischio mortalità per i conducenti di biciclette e monopattini elettrici coinvolti in incidenti con autovetture o a veicolo isolato. Le due ruote a motore registrano un elevato numero di incidenti in collisione con autovetture, mezzi commerciali leggeri e veicolo isolato. I pedoni presentano un rischio maggiore rispetto agli altri utenti, quando entrano in collisione con autovetture e veicoli industriali.

A questo proposito, gli utenti più vulnerabili rappresentano il 50% dei morti sulle strade (49,3% nel 2022, 50,9% nel 2021 e 51,4% nel 2020). Per i pedoni, l’indice di mortalità (2,6 ogni 100 incidenti) è 4 volte più alto di quello degli occupanti di autovetture (0,7); quello dei motociclisti (1,6) è 2,4 volte più alto; quello di conducenti e passeggeri di biciclette, elettriche e no, e monopattini (1,1 morti), 2 volte più alto.

INCIDENTI STRADALI IN ITALIA NEL 2023: PIÙ VITTIME TRA ANZIANI E BAMBINI

Per quanto riguarda infine la distribuzione per età, le vittime risultano concentrate nelle classi 20-29 anni e 45-59 anni per gli uomini, oltre i 55 anni per le donne. Rispetto al 2022, gli aumenti più consistenti si sono registrati per le classi di età oltre i 70 anni (con un aumento più rilevante per la fascia 75-79 anni: +23,6%), ma anche per i bambini tra 5 e 9 anni di età (da 8 a 13 vittime) e 45-49enni (+1,8%). Nota particolarmente negativa la quota di bambini (0 a 14 anni) deceduti in incidenti stradali: 41, 28 dei quali tra 5 e 14 anni, in aumento rispetto agli anni precedenti: 39 nel 2022, 28 nel 2021, 37 nel 2020 e 35 nel 2019.

La seguente infografica riepiloga tutti i dati Istat sugli incidenti stradali 2023:

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