Mobilità urbana: in Italia mancano 670.000 parcheggi

Mobilità urbana: in Italia mancano 670.000 parcheggi

Scopri la situazione dei parcheggi in Italia e il loro impatto sulla mobilità urbana. Il numero insufficiente di posti auto genera traffico e inquinamento

21 Giugno 2024 - 18:15

Come se la passa l’Italia a livello di parcheggi? Non particolarmente bene visto che il numero dei posti disponibili risulta di gran lunga inferiore alle auto circolanti. Il nostro Paese è infatti al top della classifica europea per numero di autovetture con ben 690 ogni 1.000 abitanti, contro una media UE di 560. Ma la cosa peggiore è che una parte consistente del traffico urbano, circa il 30%, risulta generato da veicoli in cerca di parcheggio: significa che si potrebbe diminuire di quasi un terzo il traffico nelle città, con tutti i benefici che ne conseguirebbero a livello ambientale, se ci fosse disponibilità di parcheggi per tutte le vetture.

IN ITALIA SI PERDONO 30 MINUTI AL GIORNO PER TROVARE UN PARCHEGGIO

A pensarci bene, che il 30% del traffico sia generato da veicoli in cerca di parcheggio è una cifra davvero enorme, soprattutto considerando che il 75% della popolazione europea vive nelle città e che la ricerca di uno stallo di sosta costituisce solo l’ultimo tratto di un viaggio. Il tempo medio di ricerca è di 15 minuti al giorno, che in Italia sale fino a oltre il doppio. E, nonostante gli evidenti disagi, 3 italiani su 4 (il 76%) continua a spostarsi in macchina. Insomma, sono tanti i veicoli che affollano le aree interne delle città a cui però non corrisponde un’offerta adeguata di strutture di sosta.

PARCHEGGI IN CITTÀ: MANCANO ALL’APPELLO 670.000 POSTI

Per correggere questo squilibrio l’Osservatorio di Aipark, l’Associazione Italiana Operatori Sosta e Mobilità, ha calcolato che sarebbe necessario aggiungere a quelli esistenti, oltre 670.000 posti (su strada o in struttura), corrispondenti a una fila ininterrotta di automobili lunga 3.000 km, quanto la distanza tra Roma e… Mosca! E prendendo come campione solo alcune grandi città, a Roma ne mancherebbero oltre 200.000 (oggi abbiamo 1 stallo di sosta ogni 39 residenti), a Napoli oltre 65.000 (il rapporto è 1 su 31), a Torino oltre 35.000 (1 su 15), a Milano oltre 31.000 (1 su 13) e a Genova oltre 31.000 (1 su 22). Viceversa le città europee meglio equipaggiate dispongono mediamente di 1 posto auto ogni 10 residenti.

Mobilità urbana parcheggi

MOBILITÀ URBANA: LE AREE DI SOSTA STRUMENTI CARDINE PER RIDURRE LA CONGESTIONE

In un contesto del genere, ha commentato Laurence A. Bannerman, segretario generale di Aipark, “la soluzione all’emergenza consiste in una politica integrata della mobilità urbana che veda le aree di sosta (su strada e in struttura), e i servizi a loro collegati, come strumenti cardine da cui ripartire per ridurre la congestione, progettare la riqualificazione urbana, incentivare l’uso di forme alternative di trasporto e ridurre l’inquinamento. A questo proposito, l’innovazione digitale consente oggi nuove configurazioni delle infrastrutture di sosta in hub urbani rendendoli più smart, convenienti, efficienti e adattabili alle esigenze degli utenti e delle città per poter governare la mobilità in chiave multimodale per le persone e le cose”.

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