Il prezzo della benzina è ai minimi da mesi, ma quanto durerà? Le decisioni prese in Libia potrebbero capovolgere gli scenari
Il ritorno dalle ferie è fortunatamente agevolato dal prezzo dei carburanti più utilizzati, benzina e diesel, segnalato ai minimi da mesi. In particolare la benzina non è mai stata così bassa dall’inizio dell’anno, mentre il gasolio ha raggiunto un minimo che non si vedeva da luglio 2023. Tuttavia le previsioni per le prossime settimane non sono così positive, soprattutto a causa della situazione in Libia.
PREZZO BENZINA IN ITALIA: QUANTO È SCESO IN UN ANNO?
Nel rilevamento del 27 agosto 2024 la benzina al self costa in media 1,810 euro al litro, mentre il gasolio 1,686 euro. Gli automobilisti possono risparmiare anche sul servito: il prezzo della benzina è sceso a 1,955 euro al litro, mentre il 9 agosto costava 1,980 euro, oltre 2 centesimi in più. Il diesel invece è calato da 1,860 a 1,831 euro al litro, con un risparmio di quasi 3 centesimi. Di conseguenza un pieno da 50 litri di benzina al self oggi costa circa 6,55 euro in meno rispetto a 12 mesi fa, prendendo come riferimento il prezzo medio dei carburanti registrati dal Ministero delle Imprese e del Made in Itali ad agosto 2023. E con il diesel il margine rispetto all’anno scorso è anche maggiore: circa 7,35 euro in meno su un pieno.
ITALIA: PREZZO CARBURANTI IN DISCESA, MA LE COSE POTREBBERO CAMBIARE
Ma la situazione è favorevole anche facendo il confronto con i prezzi benzina e diesel di qualche settimana fa. Infatti se si paragonano i prezzi di oggi con quelli rilevati dal Mimit il 2 agosto 2024, la benzina costa 1,90 euro in meno per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il risparmio è di 2,15 euro a rifornimento. I prezzi bassi alla pompa di benzina e diesel sono il risultato del tonfo del petrolio della scorsa settimana, arrivato a costare 71,80 dollari al barile. Ma poiché le dinamiche internazionali sono in rapida evoluzione, è meglio non abituarsi a questa discesa dei prezzi. Anzi, presto lo scenario potrebbe cambiare completamente.
LIBIA BLOCCA L’EXPORT DI PETROLIO, AUMENTI IN ARRIVO?
Innanzitutto il costo del petrolio è già risalito durante il weekend subendo un’impennata, con il WTI che ha chiuso a New York guadagnando il 3,46% a 77,42 dollari al barile. Pesa la situazione geopolitica internazionale, con le tensioni tra Israele ed Hezbollah e il rischio di escalation. Ma, come spiega l’Ansa, c’è anche la decisione del governo di Khalifa Haftar, che controlla l’est della Libia, di annunciare lo stop alla produzione e all’export di petrolio. Il motivo è legato alle divisioni interne del Paese, scisso tra il governo di Bengasi, controllato dalla Camera dei rappresentanti ma di fatto in mano al generale Haftar, e il governo di unità nazionale riconosciuto dall’Onu, che controlla il nord ovest e Tripoli. Quest’ultimo ha cercato di sostituire il governatore della Banca Centrale di Libia senza l’approvazione del governo dell’est, che ha risposto bloccando le esportazioni di greggio. Come andrà a finire? Non lo sa nessuno, probabilmente neppure i diretti protagonisti. Ma di certo ci andranno di mezzo gli automobilisti, italiani e non.