E’ ancora possibile parlare di carburante economico in Italia? Ecco una guida ai costi attuali di benzina, diesel, GPL e metano per risparmiare
La scelta del carburante più economico per le automobili è un tema di grande rilevanza, soprattutto in un contesto economico caratterizzato da fluttuazioni dei prezzi energetici e aumento generalizzato dei prezzi. Nei prossimi paragrafi esaminiamo i principali tipi di carburante sul mercato e i loro costi medi più recenti.
I CARBURANTI PIU’ DIFFUSI IN ITALIA
La benzina è tradizionalmente considerata una delle alimentazioni più comuni in Italia, ma non è tra i carburanti più convenienti. La benzina infatti ha visto un aumento significativo dei prezzi fino a stabilizzarsi a partire da marzo 2024: il costo medio della benzina in Italia si aggira intorno a 1,7 €/l.
Facendo un esempio più chiaro la una spesa annuale di carburante benzina per una famiglia è di circa 1.360 euro per un automobilista che percorre 12.000 km all’anno con un consumo medio di 15 km/l.
Il Diesel o Gasolio è stato per anni la scelta preferita dagli automobilisti per il migliore rendimento rispetto ai motori a benzina, fino ai blocchi alle auto diesel imposti in molti comuni e a una politica europea di transizione all’elettrico, che hanno spinto i Costruttori a non investire più nelle auto piccole e medie a gasolio. Oggi il costo medio del gasolio è di circa 1,6 €/l, comportando una spesa annuale di circa 1.000 euro per lo stesso chilometraggio e un consumo medio di circa 20 km/l.
I CARBURANTI AUTO PIU’ CONVENIENTI IN ITALIA
GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) è considerato uno dei carburanti più economici, il GPL ha un costo che si aggira intorno a 0,75-0,80 €/l. Questo porta a una spesa annuale di circa 786,7 euro, rendendolo la scelta più vantaggiosa per chi cerca di contenere i costi di rifornimento, ma ricordate la manutenzione necessaria all’impianto GPL e la sostituzione del serbatoio aggiuntivo ogni 10 anni. Negli ultimi anni però l’offerta di auto nuove a GPL si è notevolmente ridotta (restano in listino prevalentemente alcuni brand asiatici) e agli automobilisti resta l’opzione della trasformazione a GPL delle auto in aftermarket. Guarda i video #SicurEDU sotto per scoprire tutto sull’impianto GPL.
Anche il metano è un’opzione economica, con un costo medio che si attesta intorno a 1,30 €/kg, dopo i prezzi schizzati fino a 5 euro, è tornato a livelli più accessibili. Per un automobilista che percorre la stessa distanza annuale, la spesa si aggira attorno ai 1000 euro. Anche in questo caso, come per il GPL, l’offerta delle auto nuove è praticamente ridotta ad alcuni modelli tedeschi. Anche in questo caso, bisogna mettere in conto la revisione delle bombole metano ogni 4 anni.
L’elettricità come “carburante” per le auto elettriche può risultare molto conveniente se si dispone di fonti di energia a basso costo per la ricarica o di un impianto fotovoltaico domestico o al lavoro. Con un costo medio dell’energia elettrica che varia da 0,33 a 0,89 €/kWh a seconda del contratto e dell’ora del giorno, la spesa annuale per un’auto elettrica può variare notevolmente. Se il costo dell’energia supera 0,50 €/kWh, le auto elettriche possono diventare meno convenienti – ad esempio – rispetto al GPL. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.
QUAL E’ IL CARBURANTE PIU’ ECONOMICO IN ITALIA
E’ chiaro che le considerazioni appena fatte possono variare profondamente in base al modello di auto, alla percorrenza, alla fluttuazione dei prezzi e allo stile di guida del conducente. Ma a parità di condizioni si può affermare che tra i vari carburanti il GPL è attualmente il carburante più economico per gli automobilisti italiani.
Tuttavia, la scelta finale dipenderà anche da fattori personali come l’autonomia necessaria, la durata/distanza dei viaggi quotidiani e l’accessibilità delle stazioni di rifornimento. Mentre la benzina e il diesel rimangono scelte popolari per molti automobilisti, il GPL e il metano offrono opzioni più vantaggiose dal punto di vista economico e/o ambientale. Le auto elettriche possono rappresentare un’alternativa interessante ma richiedono una valutazione attenta dei costi energetici associati alla ricarica, restando nel perimetro dei costi di “rifornimento”.