Renault cederà le sue attività in Russia ma avrà il diritto di riacquistare la partecipazione in AvtoVaz, azienda che produce i modelli Lada
La guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia stanno avendo un impatto netto sul mercato delle quattro ruote europeo e tra le aziende più colpite c’è Renault. La casa francese, da tempo, ha investito sul mercato russo dove, prima della guerra, ricopriva un ruolo di riferimento assoluto con un enorme stabilimento nei sobborghi di Mosca ed una quota di maggioranza in AvtoVaz, azienda leader del mercato locale con il brand Lada i cui modelli sono realizzati nel sito di Togliatti. Dalla Russia arrivano oggi le prime conferme sul futuro di Renault nel Paese. La partecipazione dell’azienda francese in AvtoVaz passa sotto il controllo di NAMI, istituto di ricerca automobilistica e motoristica russo, per la cifra simbolica di 1 rublo. Da notare, inoltre, che anche lo stabilimento di Mosca non sarà più gestito da Renault. Toccherà all’amministrazione locale gestire il sito. Renault, in futuro, potrà riacquisire le sue attività.
LA PRESENZA DI RENAULT IN RUSSIA PRIMA DELLA GUERRA
Il mercato russo ha rappresentato una risorsa importante per Renault negli ultimi anni. L’azienda francese, infatti, prima della guerra in Ucraina, aveva investito moltissimo sulle sue attività nel Paese. Lo stabilimento di Mosca, ad esempio, rappresentava un importantissimo centro industriale dedicato alla produzione di modelli di ampia diffusione come la Dacia Duster e le Renault Arkana e Captur. Nel sito, inoltre, si registrava la produzione anche della Nissan Terrano. Una parte rilevante delle attività di Renault era però legata all’investimento in AvtoVaz di cui la casa francese possiede (o sarebbe meglio dire possedeva) il 68%. Inizialmente, nel 2008, Renault aveva acquisito il 25% di AvtoVaz per poi avviare una serie di investimenti progressivi, mirati ad un rafforzamento delle sue attività russe. Nello stabilimento di Togliatti vengono realizzati i modelli Lada, brand di riferimento del mercato. Lada, nel 2021, ha registrato una leadership salda del mercato russo. Renault è, quindi, tra le aziende occidentali più colpite dagli effetti della guerra.
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I DATI DI VENDITA DI AVTOVAZ E DEL GRUPPO RENAULT IN RUSSIA PRIMA DELLA GUERRA
Con i suoi investimenti in Russia nel corso degli ultimi decenni, Renault ha rafforzato in modo significativo la sua posizione nel Paese. I dati di vendita del mercato russo del 2021 confermano il ruolo di primissimo piano dell’azienda francese. AvtoVaz, con il brand Lada, ha chiuso lo scorso anno confermandosi leader del mercato russo e con vendite pari a quasi il doppio rispetto a quelle del suo principale concorrente, Kia (350 mila contro 205 mila unità vendute). Anche i marchi Renault e Nissan hanno avuto un ruolo di primo piano sul mercato russo. I due brand hanno messo assieme circa 180 mila unità vendute nel corso del 2021. I dati raccolti confermano l’enorme importanza del mercato russo per le attività di Renault. Dopo l’Europa, infatti, la Russia è stato il primo mercato per volumi di vendita dell’azienda.
RENAULT CEDE IL CONTROLLO DI AVTOVAX E DELL’IMPIANTO DI MOSCA
Stando a quanto riportato da Interfax, ma non ancora confermato da Renault che, per ora, non commenta le informazioni divulgate, la partecipazione del 68% di AvtoVaz passerà sotto il controllo di NAMI. La transazione verrà completata per la cifra simbolica di 1 rublo. Per effetto di questa decisione, AvtoVaz potrà contare su di un nuovo management che verrà definito dallo stesso istituto NAMI e Rostec, società russa che detiene la restante parte del gruppo AvtoVaz. Contestualmente, inoltre, l’impianto di Mosca passerà sotto il controllo diretto dell’amministrazione cittadina. Si tratta di un progetto che potrebbe essere replicato su scala nazionale per tutte quelle realtà industriali “abbandonate” dalle aziende occidentali in Russia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Le ultime dichiarazioni ufficiali di Renault in merito alle sue attività in Russia risalgono allo scorso 23 marzo, un mese dopo l’inizio della guerra. La casa francese, a causa delle pressioni ricevute e per il rischio di dover fare i conti con un boicottaggio, annunciò la sospensione delle attività nello stabilimento di Mosca.
UN’USCITA NON DEFINITIVA: RENAULT POTRA’ RIACQUISTARE LE SUE ATTIVITA’
La decisione da parte della Russia sul destino delle attività di Renault nel Paese e sulla partecipazione in AvtoVaz non sono delle soluzioni definitive. La conferma è arrivata direttamente dal ministro dell’Industria e del Commercio russo, Denis Manturov. Il rappresentante del Governo, infatti, ha sottolineato che il “trasferimento delle azioni” di AvtoVaz e di Avtoframos (controllata di Renault che gestisce lo stabilimento di Mosca) sarà soggetto ad “un’opzione di cinque o sei anni che è il periodo durante il quale Renault potrebbero decidere di riacquistare le azioni”. Da notare, però, che questa sorta di diritto di riacquisto delle azioni non sarà gratuito. Eventuali investimenti effettuati dal nuovo management durante i prossimi anni, sottolinea Manturov, dovranno essere considerati per ridefinire il valore delle attività Renault in Russia.
GLI EFFETTI SU RENAULT DELLA DECISIONE
L’annuncio da parte del Governo russo non ha avuto, per il momento, un impatto netto sulle azioni dell’azienda francese. Dopo un leggero calo, infatti, le azioni stanno tornando ad attestarsi sui valori delle precedenti settimane. Il confronto con i dati pre-conflitto in Ucraina è però negativo. Prima dell’invasione russa, infatti, un’azione Renault valeva più di 35 euro mentre oggi il suo valore è di circa 22 euro. In merito alla decisione russa, Reuters ha riportato il parare degli analisti di Credit Suisse che giudicano l’evoluzione degli eventi in modo “molto positivo in quanto ciò avvicina la questione alla risoluzione, mantiene la porta aperta al ritorno, anche se chiaramente molte incognite su quando/se il mercato automobilistico russo rimbalzerà e il clima geopolitico si raffredda”.