Sindaco e Governo contro Xiaomi: “Non usi il nome Modena”

Sindaco e Governo contro Xiaomi: “Non usi il nome Modena”

Sindaco della città emiliana e Governo italiana contro Xiaomi: "Non usi il nome Modena per la piattaforma della nuova berlina SU7"

6 Maggio 2024 - 11:11

Dopo la vicenda dell’Alfa Romeo Milano diventata Junior, scoppia un altro caso di italian sounding nell’automotive: la cinese Xiaomi ha utilizzato il nome Modena per la piattaforma su cui poggia la nuova berlina elettrica SU7, mandando su tutte le furie il sindaco della città emiliana, Gian Carlo Muzzarelli, e in scia il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che peraltro era stato il primo ad alzare il polverone sulla denominazione della nuova Alfa: “Nessuno può pensare di impadronirsi del marchio Modena, tantomeno se nella produzione non c’è alcun legame con il territorio“, ha tuonato il primo cittadino.

PIATTAFORMA ‘MODENA’ PER XIAOMI SU7

Come è noto Xiaomi, il colosso cinese dei device digitali, si è lanciato nella produzione di auto presentando la berlina SU7, che peraltro ha già ottenuto consensi quasi unanimi. Solo che per realizzarla ha usato una piattaforma a cui ha dato il nome Modena, probabilmente in omaggio a un territorio simbolo dell’industria automobilistica in Italia e del mondo (qui sono nate la Ferrari a Maranello, la Pagani a San Cesario sul Panaro e numerose aziende del comparto, inoltre c’è la sede storica della Maserati). Tuttavia l’iniziativa non è piaciuta al sindaco Muzzarelli che ha annunciato contromisure a tutela del ‘brand’, chiedendo l’appoggio del Governo italiano.

SINDACO DI MODENA: “NESSUNO PUÒ IMPADRONIRSI DEL NOSTRO BRAND”

Il brand Modena può dare valore a molti prodotti, sicuramente nell’automotive, ma anche in altri settori“, ha spiegato il sindaco intervenendo al Motor Valley Fest, “ma nessuno può pensare di impadronirsi del marchio Modena, tantomeno se nella produzione non c’è alcun legame con il territorio. Siamo impegnati a tutelare in ogni modo, anche legalmente, l’utilizzo improprio del nome della città. E chiediamo al Governo che ci sostenga in questo sforzo. Modena è ormai un brand riconosciuto e affermato, anche sotto l’aspetto turistico, e siamo pronti a contrastare con fermezza ogni tentativo di abuso, a maggior ragione se fatto senza nemmeno informarci o coinvolgerci. Si sta cercando di sfruttare indebitamente la nostra reputazione di Motor Valley utilizzando una indicazione geografica (Modena, ndr) diversa dal luogo di origine dell’auto (Cina, ndr) per indicare o suggerire impropriamente che la vettura provenga dal nostro territorio“.

Sindaco e Governo contro Xiaomi

GOVERNO ITALIANO: MASSIMO SOSTEGNO PER CONTRASTARE L’ITALIAN SOUNDING

Il ministro Urso ha accolto immediatamente l’appello del sindaco di Modena garantendo massimo sostegno da parte del Governo e ricordando l’esistenza di una norma per contrastare l’italian sounding, il fenomeno consistente nell’uso di indicazioni fallaci, oppure di simboli o denominazioni italiane in prodotti realizzati in altri Paesi. Urso ha anche illustrato quanto introdotto dal nuovo regolamento europeo sulle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali, che può consentire una maggiore tutela delle produzioni legate al modello della Motor Valley. Per questo, gli uffici del ministero delle Imprese e del Made in Italy hanno già effettuato una prima ricognizione su oltre duecento luoghi in Italia tipici per le loro produzioni, che possono rivendicare il riconoscimento di ‘indicazione geografica’ previsto nel nuovo regolamento a tutela dei consumatori e dei produttori UE. Muzzarelli ha ringraziato il ministro, precisando che il Comune continuerà a vigilare affinché i diritti del territorio vengano salvaguardati.

LA RISPOSTA UFFICIALE DI XIAOMI

In relazione al caso della piattaforma Modena e alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Maruzzelli e dal ministro Urso, nel pomeriggio di lunedì 6 maggio Xiaomi ha ufficialmente chiarito che il nome del suo veicolo elettrico è Xiaomi SU7 e che Modena rappresenta solo il nome interno di un progetto, nonché l’identificativo dell’architettura della piattaforma ‘Xiaomi EV Modena Architecture’, come annunciato durante un evento tenutosi a Pechino a fine 2023. L’azienda ha quindi sottolineato che NON ha intenzione di utilizzare la denominazione Modena per campagne di marketing a livello globale indicandola come nome dell’auto, ricordando altresì che si è sempre impegnata a rispettare tutte le normative europee e italiane applicabili, compreso il regolamento sulla protezione delle indicazioni geografiche.

Intanto metri in Italia si discute del nome della piattaforma, in Cina Xiaomi ha annunciato nei giorni scorsi di aver ricevuto ben 75.723 ordini per il SU7 ad appena un mese dal lancio, con 5.781 consegne già effettuate. L’obiettivo è consegnare 100.000 pezzi entro la fine del 2024.

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