Quali sono le regole sugli spostamenti a Natale tra regioni e comuni diversi? Ecco le norme stabilite dal nuovo DPCM del 3 dicembre 2020
Il DPCM del 3 dicembre 2020 (valido dal 4 dicembre 2020 al 15 gennaio 2021, scarica qui il testo in PDF con i relativi allegati) definisce le regole sugli spostamenti a Natale tra le regioni, i comuni e anche per chi rientra dall’estero (ne parliamo a parte qui), confermando la ‘linea dura’ anticipata nei giorni scorsi. Per evitare all’origine il pericolo di una terza ondata dell’epidemia di Coronavirus tra gennaio e marzo, quando in realtà stiamo ancora affrontando la seconda a colpi di 20 mila contagi al giorno, il Governo ha deciso di vietare gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, anche nelle zone gialle. E addirittura la circolazione da un comune all’altro nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio.
AGGIORNAMENTO 18 DICEMBRE 2020: rispetto alle misure indicate in questo articolo il Governo ha imposto ulteriori restrizioni nel periodo dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 mediante il Decreto Natale che si può leggere qui.
SPOSTAMENTI A NATALE TRA REGIONI: COME FUNZIONA IL NUOVO DPCM
Il nuovo DPCM ha in pratica confermato la suddivisione dell’Italia in zone (gialla, arancione, rossa) a seconda dei contagi. Prevedendo però, tramite un apposito decreto-legge slegato dal DPCM (Dl n. 158 del 2/12/2020), l’applicazione di maggiori restrizioni nel periodo di Natale e Capodanno per evitare una massiccia circolazione di persone durante le feste, agevolata dal probabile passaggio di gran parte del Paese in zona gialla da metà dicembre (ricordiamo infatti che tra le regioni in zona gialla e all’interno di esse ci si può muovere liberamente). Inutile sottolineare che si tratta di misure probabilmente necessarie ma altamente impopolari, che di fatto limitano drasticamente gli spostamenti proprio nei giorni delle festività, col rischio che molte persone saranno costrette a trascorrere Natale e Capodanno in solitudine. Considerando tra l’altro che il coprifuoco è stato confermato anche la notte del 24 e del 31.
REGOLE SUGLI SPOSTAMENTI DAL 4 AL 20 DICEMBRE 2020 E DAL 7 AL 15 GENNAIO 2021
Comunque dalla data di entrata in vigore del nuovo DPCM, il 4 dicembre 2020, e fino a domenica 20, e successivamente dal 7 al 15 gennaio 2021, le regole sugli spostamenti restano quelle già adottate con il precedente decreto.
– Nelle regioni zona rossa non sono permessi spostamenti, neppure all’interno del proprio Comune, se non per comprovate esigenze lavorative o di studio, situazioni di necessità, motivi di salute. Oppure per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. È comunque consentito rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
– Nelle regioni zona arancione sono liberamente consentiti solo gli spostamenti all’interno del proprio Comune. Altrimenti valgono le stesse restrizioni e le medesime eccezioni delle zone rosse.
– Nelle regioni zona gialla è invece permessa piena libertà di circolazione sia all’interno della propria regione che verso un’altra regione in zona gialla. Anche se ciò comporta dover transitare in regioni arancioni o rosse.
Resta inteso che in tutta Italia è vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo (la notte di Capodanno fino alle 7), con le medesime eccezioni descritte prima. Ogni spostamento che deroga alle limitazioni del DPCM dev’essere motivato compilando il modulo dell’autocertificazione.
Ciò significa che chi deve spostarsi per Natale in un’altra città, anche fuori regione, può liberamente farlo entro il 20 dicembre compreso, ma solo se la partenza e la destinazione sono entrambe in zona gialla. Mentre gli spostamenti da, per e tra le zone rosse e arancioni sono permessi soltanto per rientrare al proprio domicilio, abitazione o residenza. O per le comprovate motivazioni già descritte.
Al 20 dicembre 2020 la ‘colorazione’ delle regioni è la seguente:
Gialle: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.
Arancioni: Abruzzo.
Rosse: nessuna.
Importante: sono possibili ulteriori restrizioni a livello locale.
REGOLE SUGLI SPOSTAMENTI DAL 21 DICEMBRE 2020 AL 6 GENNAIO 2021
Le cose per ciò che concerne gli spostamenti a Natale tra regioni, e non solo, cambiano radicalmente dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 con l’introduzione delle nuove e più severe limitazioni previste dal Dl n. 158 del 2/12/2020. Che sintetizziamo così:
– Vietati gli spostamenti tra qualsiasi regione salvo per rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza abituale, oppure per comprovate motivazioni (necessità, lavoro, salute, ecc.).
– Vietati gli spostamenti dal Comune nel quale ci si trova nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, con le medesime deroghe di cui sopra.
– Divieto di spostamento verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune.
– Coprifuoco confermato dalle 22 alle 5 tutti i giorni (la notte di Capodanno fino alle 7), senza eccezioni (se non per motivi di necessità, lavoro o salute).
– Quarantena di 14 giorni obbligatoria (al loro ritorno) per gli italiani che vanno in vacanza estero dal 21 dicembre al 6 gennaio. E per gli stranieri che nello stesso periodo entrano nel nostro Paese. I rientri dei cittadini italiani per trascorrere le festività in famiglia sono regolati dalle norme sugli arrivi dall’estero coordinate con le direttive del nuovo DPCM.
DPCM 3 DICEMBRE 2020: NOTE FINALI
Ricapitolando: dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 gli spostamenti tra regioni (e il 25, 26/12 e 1/1 anche fuori dai comuni) sono consentiti solo per rientrare al proprio domicilio, abitazione e residenza, oppure per comprovate necessità. Quindi chi si è trasferito in un’altra città per lavoro o per studio mantenendo la residenza nella città di origine, può tornarci in qualsiasi momento, per esempio anche il 22 o il 23 dicembre, mostrando in caso di controlli l’autocertificazione e un documento d’identità attestante l’effettiva residenza. È inoltre possibile il ricongiungimento delle coppie lontane e distanti per motivi di lavoro ma che convivono con una certa periodicità nella stessa abitazione.