Taglio accise carburanti: dal 1° gennaio 2023 nessuno sconto Il Governo ha cancellato il taglio delle accise carburanti su benzina

Taglio accise carburanti: dal 1° gennaio 2023 nessuno sconto

Il Governo ha cancellato il taglio delle accise carburanti su benzina, diesel, gpl e le agevolazioni sul metano auto a partire dal 1° gennaio 2023

2 Gennaio 2023 - 09:01

La misura del taglio accise carburanti che dallo scorso mese di marzo, quando al timone dell’Italia c’era ancora Mario Draghi, ha permesso di calmierare il prezzo alla pompa di benzina, diesel, gpl e, da maggio, anche del metano auto, è stata cancellata dal Governo Meloni, dopo aver già subito un ridimensionamento nell’ultimo mese. Pertanto a partire dal 1° gennaio 2023 il prezzo dei carburanti alla pompa torna a salire automaticamente, in ragione del diverso peso delle accise sul costo finale. Sulla decisione dell’Esecutivo ha influito probabilmente la necessità di recuperare l’enorme gettito delle accise (ricordiamo che il taglio costava allo Stato centinaia di milioni di euro al mese), anche considerando che rispetto ai prezzi folli praticati in certi periodi del 2022 il costo del carburante è tornato ‘quasi’ ragionevole.

Aggiornamento del 2 gennaio 2023 dopo la decisione di cancellare il taglio delle accise carburanti con decorrenza 1° gennaio 2023.

TAGLIO ACCISE CARBURANTI 2022: LE MISURE CANCELLATE

A marzo 2022 il decreto-legge con le misure di contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia ha introdotto la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione. La riduzione dell’accise sul GPL è stata invece stabilita da un decreto del MEF, di concerto con il Ministro della Transizione ecologica, mentre il decreto-legge del 2 maggio 2022 ha azzerato anche l’accisa del metano auto, abbassando nel contempo l’IVA dal 22% al 5%. Questi provvedimenti sono stati prorogati di mese in mese fino a tutto novembre, senza sostanziali modifiche.

Successivamente, dal 1° al 31 dicembre 2022, il decreto-legge con “misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti ha rideterminato il taglio delle accise sui carburanti, riducendo l’agevolazione di circa 10 centesimi al litro. Scaduto il provvedimento lo scorso 31 dicembre, il Governo ha deciso di non prorogare ulteriormente la misura, ripristinando la quota delle accise nella sua interezza.

TAGLIO ACCISE CARBURANTI 2022: QUANTO SI RISPARMIAVA?

Il provvedimento varato dal precedente Governo Draghi per calmierare le tariffe del carburante ha prodotto da marzo a novembre 2022 un significativo taglio dell’accisa di 25 centesimi di euro al litro (complessivamente 30,5 centesimi di euro considerando l’Iva). Meno impattante ma comunque apprezzabile il taglio dell’accisa sul GPL, che è sceso di 8 centesimi di euro ogni kg. Solo a dicembre, a seguito della rimodulazione voluta dal Governo Meloni, il taglio è diventato meno evidente.

Ecco i valori delle accise su benzina, diesel e GPL in vigore fino al 30 novembre 2022 (Governo Draghi):

Benzina: 0,4784 euro/litro (prima del 22 marzo 2022 era 0,7284);
Gasolio usato come carburante: 0,3674 euro/litro (prima del 22 marzo 2022 era 0,6174);
GPL usato come carburante: 0,18261 euro/kg (prima del 22 marzo 2022 era 0,26777).

Questi invece i valori in vigore dal 1° al 31 dicembre 2022 (Governo Meloni):

Benzina: 0,5784 euro/litro;
Gasolio usato come carburante: 0,4674 euro/litro;
GPL usato come carburante: 0,21677 euro/kg.

Il metano auto ha visto invece confermati l’azzeramento dell’accisa (che comunque era minima) e l’Iva ridotta al 5% fino al 31 dicembre 2022.

Taglio accise carburanti 25 centesimi

ACCISE CARBURANTI: COSA CAMBIA DAL 1° GENNAIO 2023

Giova ricordare che in Italia il prezzo alla pompa di benzina, diesel e GPL è dato dalla somma di tre componenti: il costo netto del carburante + la accisa fissa + l’IVA al 22% calcolata su netto e accisa.

Ad esempio nell’ultima settimana prima di introdurre il taglio dell’aliquota fissa, quella dal 14 al 20 marzo 2022, i prezzi nazionali (€/litro) della benzina, del gasolio e del gpl per l’autotrazione in modalità self-service erano risultati i seguenti:

Benzina: 2,13719 euro di cui 1,0234 (netto), 0,7284 (accisa) e 0,38539 (Iva);

Gasolio auto: 2,12456 euro di cui 1,12404 (netto), 0,6174 (accisa) e 0,38312 (Iva);

Gpl: 0,87681 euro di cui 0,57143 (netto), 0,14727 (accisa in litri, in kg è 0,26777) e 0,15811 (Iva).

Ne consegue che a partire dal 1° gennaio 2023 l’accisa torna a pesare quasi il 40% sul costo finale di benzina e diesel (assai meno sul gpl), e aggiungendoci l’Iva al 22% (calcolata su netto + accisa) il carico sale al 55% circa.

Ovviamente, essendo nel frattempo sceso di molto il costo netto del carburante, difficilmente rivedremo i prezzi folli dello scorso marzo, almeno per il momento.

Ad esempio Staffetta Quotidiana ha rilevato che nella giornata del 1° gennaio 2023, la prima con il pieno ripristino delle accise, il prezzo medio della benzina self-service è stato di 1,732 euro/litro e quello del diesel self- service di 1,794 euro/litro. Quanto al servito, la benzina costava 1,891 euro/litro, il diesel a 1,953 euro/litro e il gpl 0,780 euro/litro.

Commenta con la tua opinione

X