Monitoraggio sul servizio dei Taxi: dove costano di più in Italia nel 2023? Scopri le città più care in base al report dell'Autorità di regolazione dei trasporti
La situazione del servizio taxi è in divenire dopo le modifiche introdotte dal decreto Asset e il recente intervento dell’Antitrust che ha chiesto più licenze a Roma, Milano e Napoli, anche superando i limiti imposti dallo stesso decreto. Nel mentre l’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) ha realizzato un monitoraggio per scoprire dove costano di più i taxi in Italia, molto utile per farsi un’idea sulle tariffe applicate nelle diverse città e capire se il servizio offerto risulti adeguato ai costi. Dal monitoraggio viene fuori un quadro abbastanza sorprendente che vede Roma fuori dalla top-10 e Milano addirittura fuori dalla top-20.
CHE COS’È L’AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI
L’Autorità di regolazione dei trasporti (ART), istituita nel 2011 nell’ambito delle attività di regolazione dei servizi di pubblica utilità, e attiva dal 2013 ed è competente nel settore dei trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture. Tra i suoi compiti rientrano anche la definizione delle condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto e dei contenuti minimi dei diritti degli utenti nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture di trasporto, compreso appunto “monitorare e verificare la corrispondenza dei livelli di offerta del servizio taxi, delle tariffe e della qualità delle prestazioni alle esigenze dei diversi contesti urbani”. L’Autorità, che opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione, riferisce annualmente alla Camere evidenziando lo stato della disciplina di liberalizzazione adottata e la parte ancora da definire.
IL MONITORAGGIO SULLE CITTÀ PIÙ CARE PER I TAXI
Fatta questa necessaria premessa per spiegare chi si è occupato del monitoraggio sulle tariffe taxi, vediamo adesso dove costano di più i taxi in Italia nel 2023. L’indagine si è chiusa lo scorso 20 aprile e ha visto la partecipazione di 141 città italiane. Ovviamente, poiché gli elementi che compongono il costo finale di una corsa in taxi variano da città a città in base a diversi fattori, per avere un termine di raffronto comune per tutte sono stati usati due parametri di riferimento, uno per le corse brevi e l’altro per le corse lunghe.
Il primo ha considerato una corsa standard in un percorso urbano di 5 km, a prenotazione, per una persona senza bagaglio, alle ore 10:00 di un giorno feriale con 5 minuti di sosta; il secondo un tragitto di 10 km con 10 minuti di sosta, mentre per altri parametri sono stati utilizzati gli stessi delle corse brevi.
TAXI: DOVE COSTANO DI PIÙ IN ITALIA NEL 2023? LA CLASSIFICA PER CORSE BREVI E LUNGHE
Ebbene, contrariamente alle attese l’ART ha verificato che i taxi più costosi d’Italia non sono a Roma o a Milano ma in altre città, alcune delle quali insospettabili come Taranto, Forlì o Siracusa. In particolare, per quanto riguarda le corse brevi, la città più cara è risultata Ferrara con 17,6 euro, davanti appunto a Taranto con 17,2 euro e Torino con 16,7 euro. Ecco la top-10:
- Ferrara: 17,6 euro
- Taranto: 17,2 euro
- Torino: 16,7 euro
- Forlì: 16,5 euro
- Siracusa: 16,5 euro
- Rimini: 15,6 euro
- Novara: 15,6 euro
- Bolzano: 15,6 euro
- Verona:15,5 euro
- Venezia: 15,1 euro.
Fuori dalle prime 10 posizioni ci sono Roma alla 11 con una tariffa media di 15,0 euro per 5 km in taxi. Poi troviamo Firenze alla 13 con 14,8, Bologna alla 21 con 13,1, Genova alla 22 con 12,9, Milano alla 24 con 12,5 e Napoli alla 28 con 12,2 euro. In fondo alla classifica Latina (9,6 euro), Bari (9,3), Perugia (9,2) e infine Padova, dove una corsa breve in taxi costa appena 6,9 euro.
Considerando invece le corse lunghe, i taxi costano di più a Venezia, dove per fare 10 km si spendono 30,2 euro. Sul secondo gradino del podio c’è ancora Taranto con 30,0 euro e al terzo Novara con 27,5. Di seguito la top-10:
- Venezia: 30,2 euro
- Taranto: 30,0 euro
- Novara: 27,5 euro
- Bolzano: 27,3 euro
- Firenze: 27,2 euro
- Torino: 26,9 euro
- Siracusa: 26,7 euro
- Verona: 26,3 euro
- Pescara: 26,1 euro
- Ferrara: 25,6 euro.
Le grandi città fuori dai primo 10 posti si trovano alla 11 con Roma (24,8 euro), alla 16 con Milano (23,8) e alla 33 con Napoli (19,3). Mentre Padova, con 15,1 euro per un tragitto di 10 km, è risultata la più economica città d’Italia anche per le corse lunghe.
Da notare che l’ART ha censito anche i diversi elementi che vanno a comporre la tariffa finale. Scoprendo per esempio che il diritto di chiamata viene applicato nel 26% dei Comuni mentre il supplemento bagagli è molto più gettonato con una diffusione dell’86%. Poco praticato, invece, il supplemento gelo-neve, applicato solamente nel 12% dei casi. Molto più presente, con l’83%, il cosiddetto ‘scatto bandiera’, ossia l’importo fisso dovuto solo perché il tassista ha accettato di svolgere il servizio.