
Un altro Tesla Megapack, in Australia, prende fuoco: i pompieri hanno lasciato che l’incendio si spegnesse da solo in maniera controllata
Un altro Tesla Megapack ha improvvisamente preso fuoco in un impianto di stoccaggio di energia pulita nel Queensland (Australia) a pochi mesi da altri incendi, anche negli USA. L’incendio si è verificato in una delle più grandi stazioni di accumulo di energia, il cui completamento è previsto per la fine di ottobre 2023. I Vigili del Fuoco australiani intervenuti hanno seguito le indicazioni di Tesla limitandosi solamente a contenere le fiamme ma lasciando bruciare in maniera controllata il grande powerbank. Questo dettaglio rivela altre criticità legate allo spegnimento di incendi che riguardano i sistemi BESS (Battery Energy Storage System).
NON E’ IL PRIMO INCENDIO AI TESLA MEGAPACK
L’impianto di accumulo di energia sotto la responsabilità di Genex Power, come ente per lo sviluppo e la gestione dell’impianto, ha preso fuoco di sera, alle 19:45 ora locale del 26 settembre quando nessun addetto era presente sul posto. L’impianto ospita 40 Tesla Megapack 2.0 e il rischio di propagazione delle fiamme ha richiesto l’arrivo tempestivo dei Vigili del Fuoco del Queensland. Le autorità hanno consigliato ai residenti nelle vicinanze di rimanere all’interno delle loro abitazioni per evitare l’inalazione di fumi nocivi che si liberano con la combustione di una batteria agli ioni di litio. Anche se l’incendio è stato tenuto sotto controllo, i Vigili del Fuoco hanno deciso di lasciarlo spegnere gradualmente, monitorando costantemente la situazione. Va ricordato che questo è solo l’ultimo di una serie di incendi ai Tesla Megapack.
TESLA MEGA PACK LASCIATO BRUCIARE IN CONDIZIONI CONTROLLATE
Il comandante dei servizi di emergenza e dei vigili del fuoco del Queensland, John Platt, come riporta il giornale australiano ABC News, ha detto che il Tesla Megapack era ancora acceso dopo diverso tempo e non era sicuro per quanto tempo avrebbe continuato a bruciare. Le batterie al litio rappresentano un rischio intrinseco indipendentemente da dove sono utilizzate, come abbiamo spiegato nella nostra mega inchiesta esclusiva sui nuovi rischi derivati dalla loro diffusione. Sempre secondo il magazine, un portavoce di Genex Power ha dichiarato che “Su consiglio dei vigili del fuoco del Queensland e sui protocolli forniti da Tesla, è stato consentito che l’incendio si estinguesse sotto la supervisione dei vigili del fuoco”.
L’INCENDIO DEL TESLA MEGAPACK SCATENA BOTTA E RISPOSTA DELLA POLITICA
Il caso ha scatenato subito una querelle politica tra il senatore Matt Canavan che ha criticato aspramente il progetto dopo l’incidente, sostenendo che la nuova infrastruttura energetica australiana fosse peggiore di quella precedente. La replica del ministro federale dell’Energia, Chris Bowen, è arrivata subito, in risposta al post su X. Bowen ha ricordato al collega che solo di recente una bombola di gas è esplosa nei pressi di una stazione di servizio, sottolineando l’ipocrisia delle preoccupazioni di Canavan.
A Tesla battery is on fire near Rockhampton and crews have been told not to put it out.
Our new energy grid is worse than our old energy grid. https://t.co/smKRIJXcoE
— Anti-Socialist Matt Canavan (@mattjcan) September 26, 2023
Al di là di tutto questo, SicurAUTO.it non ha alcuno schieramento, ci interessa solo portare all’attenzione di tutti, i rischi delle batterie al litio emersi durante le nostre numerose inchieste e interviste a ricercatori ed esperti del settore. Restate collegati poiché presto pubblicheremo nuovi interessanti contenuti sull’argomento.