Scopri gli effetti dei dazi UE sulla Tesla Model 3: il prezzo è aumentato di 1.500 euro in diverse nazioni europee, Italia compresa
Primi effetti ‘concreti’ dei dazi UE sulle auto elettriche prodotte in Cina: il prezzo della Tesla Model 3 è aumentato di 1.500 euro in diversi Paesi europei, Italia compresa. arrivando a sfiorare i 42.000 euro con il modello più economico, quello a trazione posteriore. Curiosamente Tesla è il primo brand ad alzare i prezzi a causa dei dazi, sebbene la Commissione UE non abbia ancora comunicato l’aliquota aggiuntiva a suo carico. La casa di Elon Musk ha inviato infatti a Bruxelles una ‘richiesta motivata’ per rinviare il calcolo delle tariffa al momento in cui i dazi saranno ratificati in via definitiva, probabilmente entro i primi di novembre. Ma intanto ha deciso di portarsi avanti aumentando il prezzo della Model 3.
NUOVO PREZZO TESLA MODEL 3 RWD (TRAZIONE POSTERIORE)
Con l’incremento deciso dalla casa madre, adesso Tesla Model 3 RWD (a trazione posteriore) ha un prezzo di 41.990 euro per 513 km di autonomia dichiarata, accelerazione 0-100 in 6,1 secondi e 201 km/h di velocità massima. Si tratta dell’unica versione che rientra nella disponibilità dell’Ecobonus statale, che per le auto elettriche prevede un prezzo limite di 42.700 euro. Peccato però che i fondi per le BEV siano terminati da un pezzo, ma qualora la dotazione venisse rifinanziata (magari attingendo alle risorse, quasi intonse, per le plug-in hybrid), la Model 3 RWD potrà ancora beneficiare degli incentivi auto 2024.
NUOVO PREZZO TESLA MODEL 3 LONG RANGE E PERFORMANCE
Il prezzo delle versioni superiori della Model 3 sono invece saliti rispettivamente a 49.490 euro per la Long Range e a 57.490 euro per la Performance. La Tesla Model 3 Long Range assicura 629 km di autonomia dichiarata, accelerazione 0-100 in 4,4 secondi e 201 km/h di velocità massima. Mentre la Model 3 Performance (trazione integrale) da 460 CV dichiara un’autonomia di 528 km, accelerazione 0-100 in 3,1 secondi e 262 km/h di velocità massima.
Tutti i prezzi si riferiscono sempre al modello base, senza optional aggiuntivi, e sono ‘chiavi in mano‘, cioè comprensivi di Iva e di tutte le spese di messa in strada (il collaudo, l’immatricolazione e l’approntamento della vettura), con esclusione dell’IPT, l’Imposta Provinciale di Trascrizione.
TESLA E I DAZI
Ma perché, si chiederà qualcuno, Tesla deve pagare i nuovi dazi UE sulle auto cinesi nonostante sia una casa automobilistica americana? Perché l’adeguamento tariffario imposto dalla Commissione europea riguarda tutte le vetture elettriche prodotte in Cina, a prescindere dalla nazionalità del costruttore. E, come è noto, la Model 3 viene assemblata nella fabbrica Tesla di Shanghai, usufruendo anch’essa, secondo l’indagine anti-dumping svolta da Bruxelles, di copiosi sussidi statali dal Governo cinese che inquinano la libera concorrenza, danneggiando i produttori europei.