
La California mette alle strette le piattaforme digitali di ride hailing: Uber e Lyft devono assumere i driver. Ecco cosa potrebbe accadere
E’ ufficiale, Uber e Lyft devono assumere i driver, almeno in California. Lo stabilisce la più alta autorità di regolamentazione di trasporto passeggeri che potrebbe davvero mettere fine al servizio di ride hailing. Ecco come stanno le cose sui driver Uber, che già in Francia hanno trovato un voto favorevole.
DRIVER UBER E LYFT COME LAVORATORI AUTONOMI
Uber e Lyft sono i due maggiori operatori di trasporto privato fino ad oggi al centro di diatribe legali riguardo all’assunzione dei driver come dipendenti. Un caso che negli USA è diventato politico da quando Uber ha preso posizioni nette nei confronti del Governo Trump. E’ solo recente infatti la richiesta dell’attuale CEO Khosrowshahi al Governo USA di intervenire con sostegni ai driver senza lavoro per l’emergenza Coronavirus. Uber tuttavia ha sempre difeso e sostenuto la necessità di essere flessibile contro le richieste di regolarizzare i driver con un contratto di lavoro. Questo avrebbe chiaramente comportato dei costi, soprattutto sotto forma di garanzie sanitarie. Ora però sia Uber che Lyft (come altri operatori analoghi) si troveranno a un bivio, almeno in California.
LA CALIFORNIA METTE ALL’ANGOLO UBER E LYFT
La decisione della California Public Utilities Commission (CPUC), come riporta Reuters, colpisce il modello di business delle piattaforme digitali della “Gig Economy”. L’ente che regola le compagnie di trasporto passeggeri in California ha impugnato una legge statale in vigore dal 2020. I driver di servizi di trasporto come Uber, Lyft e altri dovranno assumere e quindi riconoscere molti più diritti ai lavoratori, come malattie, spese mediche e straordinari. Lo stesso è accaduto già in Francia ed è probabile che la stessa sentenza sarà d’ispirazione in altre sedi e collegi. A Londra invece l’autorità dei Trasporti non ha rinnovato la licenza per motivi di sicurezza nel trasporto viaggiatori.
CONTRATTO DRIVER UBER E LYFT: COSA SUCCEDERA’ NELLE ALTRE CITTA?
Cosa succederà ora? E’ probabile anche che per la diminuita richiesta di corse in tempi di Coronavirus la flotta Uber sarà ridimensionata. Questo forse porterà a una più fluida trasformazione almeno in California. Piuttosto, se Uber, in particolare, sceglierà di non traslocare, bisognerà capire come reagiranno i driver delle altre 700 città dove il servizio è attivo ma le leggi statali sono molto diverse.