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Il piano Vision Zero di riduzione delle vittime stradali non è efficace negli USA: secondo l’IIHS gli obiettivi sono troppo ambiziosi, vanno riviste infrastrutture e regole
Vision Zero, il piano strategico volto ad azzerare le vittime della strada, ha avuto origine in Svezia più di un quarto di secolo fa e si è progressivamente diffuso in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, numerose comunità hanno adottato questa filosofia e il Dipartimento dei Trasporti ha inserito l’obiettivo nella National Roadway Safety Strategy del 2022. Tuttavia, nonostante gli sforzi compiuti, il numero di vittime sulle strade statunitensi continua a crescere. Solo nel 2022, si sono registrate 42.514 morti per incidenti stradali, +30% rispetto al 2014.
LA NECESSITÀ DI UN APPROCCIO REALISTICO ALLA VISION ZERO
Di fronte a questa allarmante realtà, l’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS) e il Highway Loss Data Institute (HLDI) propongono un approccio intermedio e pragmatico: la strategia 30×30. L’obiettivo è ridurre il numero di decessi sulle strade statunitensi del 30% entro il 2030, un traguardo ambizioso ma raggiungibile attraverso misure concrete e mirate.
IL PIANO 30X30 DELL’IIHS PER LA SICUREZZA STRADALE
L’IIHS sottolinea come gli Stati Uniti abbiano uno dei più alti tassi di mortalità stradale tra i paesi ad alto reddito, con più del doppio delle vittime rispetto alla media degli altri 28 paesi analizzati. Per raggiungere il 30×30, l’IIHS ha valutato l’impatto di diverse strategie di prevenzione, identificando alcune azioni chiave:
- Riduzione dei limiti di velocità: un limite massimo nazionale di 65 mph potrebbe salvare 3.910 vite ogni anno.
- Miglioramento dell’uso delle cinture di sicurezza: portare il tasso di utilizzo al 100% eviterebbe 2.463 morti.
- Abbassamento del tasso alcolemico legale: ridurre il limite dallo 0,08% allo 0,05% potrebbe prevenire 2.018 decessi.
Oltre a queste misure di ampio impatto, l’IIHS sostiene che i progressi graduali in diverse aree possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo finale. Ad esempio, l’installazione di telecamere ai semafori nelle 10 città più pericolose per le intersezioni ridurrebbe le vittime di 78 unità all’anno, mentre la costruzione di marciapiedi sul 10% delle strade urbane prive di infrastrutture pedonali potrebbe salvare 232 vite.
UN IMPEGNO A 360 GRADI PER LA SICUREZZA STRADALE NEGLI USA
Per rendere la strategia 30×30 una realtà, l’IIHS-HLDI sta concentrando i propri sforzi in tre aree chiave, che vanno oltre il miglioramento delle infrastrutture stradali:
- Riduzione dei comportamenti a rischio: attraverso ricerche e strumenti destinati a promuovere pratiche di guida più sicure, inclusi sistemi di monitoraggio del conducente e assistenza intelligente alla velocità.
- Miglioramento della sicurezza dei veicoli commerciali: ampliando le valutazioni di sicurezza per camion e furgoni come Euro NCAP per ridurre il rischio di incidenti.
- Estensione della sicurezza a tutti gli utenti della strada con ciclisti e pedoni e approfondendo le ricerche sulle infrastrutture più efficaci per la protezione degli utenti vulnerabili.