
Fino a 1700 euro per un'auto a noleggio e diventare soci Dexcar, ma la catena di Sant'Antonio arricchiva solo i manager. Statene alla larga
Piramidi senza faraoni ma con inganni, tipo “puoi guidare quest'auto gratis”: potrebbe essere questo, in poche parole, il succo della vicenda che vede Dexcar e altre aziende costrette dall'Antitrust a interrompere ogni attività connessa al Programma Marketing Bonus Auto dato che questo “Programma” si configura come un sistema piramidale, espressamente vietato dalla Legge ormai da diversi anni. Il marchingegno era infatti concepito in modo che le automobili gratis arrivassero soltanto (senza alcuna tempistica certa) ai pochi che stanno in “cima”: a tutti gli altri spettava soltanto il pagare e sperare!
PIRAMIDE PROIBITA Per quanto Dexcar e altre Aziende affiliate abbiano inviato memorie difensive, l'autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto che il loro comportamento violasse i regolamenti e le leggi vigenti e li ha quindi condannati a sospendere l'attività, pena una sanzione che potrebbe arrivare a 5 milioni di euro (leggi della maxi-multa dell'Antitrust a Sicily by Car). È da notare che le attività devono essere sospese immediatamente anche se le parti intendono presentare ricorso al TAR del Lazio. L'Attività di Dexcar e di alcuni dealer auto, nonostante ripetute smentite e presentazione di documentazione a proprio discarico, è stata infatti giudicata presentare “indici sintomatici delle vendite a carattere piramidale considerate dal Codice del Consumo pratiche commerciali in ogni caso ingannevoli”.
DIVENTA SOCIO E PAGA La società Dexcar appariva piuttosto opaca, a partire dalla sua localizzazione geografica che poteva sembrare svizzera perché il suo sito Internet aveva il domino “.ch”; leggendo però all'interno della pagina si scopriva che la sede era ad Essen, in Germania (la sua pagina Web è attualmente inaccessibile in quanto sottoposta a sequestro preventivo, operato dal Nucleo della Polizia Tributaria di Biella in seguito ad un procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica di Biella). Dexcar sembrava proporre un normale servizio di noleggio a lungo termine (anche i normali noleggi online sono stati indagati per addebiti poco trasparenti) ma offriva anche una soluzione che non è né vendita, né noleggio ma passa attraverso una “community”. Oltre alla definizione Programma Marketing Bonus Auto, Dexcar infatti parlava anche di un Community car rental free che era, in realtà, tutt'altro che gratuito: il consumatore doveva infatti pagare una quota di adesione di importo minimo di 390 euro ma che poteva anche oltrepassare i 1700 euro. L'Antitrust (che ha già indagato su 8 società per autonoleggi in combutta) ha infatti stabilito come la parte più consistente (o, addirittura, la totalità) degli introiti potenziali di Dexcar derivasse dal pagamento di quote di ingresso da parte delle persone che aderivano al Programma Marketing Bonus Auto. Questi soggetti, a loro volta, possono raggiungere l'obiettivo – la consegna dell'autoveicolo a noleggio – solo a seguito dell'adesione (sempre a pagamento) di altri consumatori, eventualmente “reclutati” da loro stessi. Dexcar e le altre società coinvolte avevano così introiti immediati ma non indicavano con chiarezza quando le auto e gli altri bonus promessi sarebbero stati consegnati.
PERSEVERARE DIABOLICUM Si tratta quindi di una struttura piramidale, una variante di quello schema Ponzi che permette soltanto ai pochi che cominciano la catena di ottenere ritorni economici a breve termine, a spese dei nuovi entrati che pagano le quote ma non vedranno mai risultati perché i loro soldi non verranno effettivamente impiegati in attività produttive o finanziarie. l'Antitrust ha censurato la fumosità del tutto: nel Provvedimento vengono citate 6 tipologie di Tabelle (o matrici) articolate in 4 livelli e 15 posizioni ciascuna, per avanzare nelle quali occorre l'ingresso costante di nuovi ordini, alias clienti o soggetti aderenti che, a loro volta, hanno effettuato un “ordine” (viene accuratamente evitato l'uso della parola vendita) di noleggio. La cessazione senza appello delle attività di promozione e adesione al Community car rental free da parte di Dexcar, Raggio Verde s.n.c., Asap Holding S.r.l. (già Asapsmarkets Europe S.r.l.), Bizeta Web s.a.s., Tronchin Auto S.r.l. e Trentatre S.r.l. è stata inoltre ordinata anche perché, nonostante l'oscuramento del sito Dexcar e l'avvio del procedimento penale da parte della Procura di Biella, la promozione del sistema Dexcar continua su vari siti ancora accessibili e si stanno inoltre ancora svolgendo nuovi corsi di formazione per “Advisor Dexcar”.