
L'indagine sui soccorsi lenti dell'Anas del 19 gennaio concorda che la colpa è dei mezzi pesanti intraversati. Perché nessuno li ha fermati?
Io non c'entro, la colpa è dei Tir. Questo l'Anas-pensiero in merito al blocco sull'A3 Salerno-Reggio Calabria del 19 gennaio scorso causa neve: vedi qui. Dalla relazione del gestore, emerge che la paralisi ha avuto come fattore principale il mancato rispetto da parte di numerosi mezzi pesanti e leggeri dell'obbligo di utilizzo di catene da neve o di pneumatici invernali. Secondo la commissione tecnica d'indagine dell'Anas (relativa al famigerato blocco), nel corso dell'intero evento, il gestore ha impiegato 25 mezzi e 72 uomini e molti degli addetti sono rimasti all'opera per 24/30 ore continuative. I mezzi spargisale hanno iniziato a operare sin dalla sera del 18 gennaio, coprendo l'asfalto con 130 tonnellate di sale. Mentre, dall'inizio della nevicata, sono divenute operative anche le lame sgombraneve.
IL CUORE DEL GUAIO – Dall'esame dei dati dei sistemi di rilevamento posizionati lungo l'autostrada, risulta che si sono verificate due principali situazioni di blocco, in direzione sud (al km 263) e in direzione nord (al km 277), e che sono stati coinvolti circa 660 auto e 125 mezzi pesanti, rimasti in coda in parte per 3-4 ore e altri per circa 8 ore, per un totale stimato di circa 1.400-1.500 persone. Eccoci al punto. Il blocco della Salerno-Reggio Calabria ha avuto come causa principale, dice l'indagine, il mancato rispetto da parte di numerosi mezzi pesanti e leggeri dell'obbligo di utilizzo di catene da neve o di pneumatici invernali (alcuni addirittura con pneumatici palesemente usurati). Eppure, dice l'Anas, c'erano le ordinanze e i chiari avvisi sui pannelli a messaggio variabile. Risultato: l'intraversamento sull'autostrada che ha ostruito la circolazione e impedito o ritardato gli interventi.
SECONDO INTRAVERSAMENTO – La situazione è stata aggravata dal fatto che diversi veicoli, privi di dispositivi antisdrucciolevoli, hanno ripreso la marcia contrariamente alle precise disposizioni di accostare a destra del personale Anas intervenuto o della Polizia stradale, intraversandosi nuovamente. Inoltre, nella Galleria Serra Spiga a doppio senso di marcia, alcuni conducenti di mezzi pesanti si sono fermati e si sono rifiutati di procedere verso sud, impedendo il deflusso degli altri veicoli e il passaggio del mezzo sgombraneve Anas. Il gestore ha inoltre segnalato alla stessa Procura quanto necessario per identificare i proprietari dei mezzi pesanti e dei mezzi leggeri privi di catene da neve o di pneumatici invernali che hanno ostruito la circolazione. Allo stato attuale sono stati segnalati 17 mezzi tra leggeri e pesanti.
NESSUNA COLPA? – L'Anas ha infine deciso di proporre alcune azioni migliorative del piano neve alle altre autorità competenti, prevedendo anche esercitazioni periodiche per la gestione delle emergenze assieme alla Polizia stradale e alla Protezione civile al fine di migliorare il coordinamento delle diverse organizzazioni coinvolte; la predisposizione di barriere mobili controllate da remoto agli ingressi dell'autostrada per garantire la rapida chiusura degli svincoli in caso di emergenza; l'incremento dei pannelli a messaggio variabile e delle telecamere, lungo il percorso e in prossimità degli svincoli di uscita. Restano però aperti diversi interrogativi: davvero l'Anas non poteva fare niente per impedire l'ingresso in autostrada dei Tir senza mezzi adatti? Siamo sicuri che, in questo modo, l'obiettivo del presidente Vittorio Armani (migliorare l'immagine Anas, un po' offuscata da recenti scandali, vedi qui) venga centrato?