Solo un Comune su 3 risponde al censimento del Governo sulle auto di servizio che potrebbero essere ancora un esercito
Censimento auto blu al 31 dicembre 2015: le Amministrazioni centrali, in adempimento delle prescrizioni del Governo, hanno ridotto le vetture di servizio. La quasi totalità delle amministrazioni centrali ha un parco auto in uso esclusivo o non esclusivo, con autista, pari o inferiore a 5 macchine. Almeno così sostiene il ministero il ministero della Pubblica amministrazione. È il caso del ministero dell'Economia e delle finanze che, nel corso del 2015, ha continuato ad utilizzare 12 auto in forza di un contratto di noleggio in essere. Ma c'è il dato che stona di più è questo: su 3 Comuni, uno solo ha risposto al censimento del Governo sulle auto blu.
LA SITUAZIONE – Complessivamente, con i dati al momento a disposizione, il parco auto delle pubbliche amministrazioni al 31 dicembre 2015 risulta ridotto a circa un terzo di quello del 2014, con meno di 22.000 auto a fronte delle 66.600 dell'anno precedente. Resta il mistero dei Comuni: fare elaborazioni basate sul 33% di enti che rispondono non dà risultati scientifici. E comunque, se due terzi dei Comuni non rispondono, la loro immagine subisce un contraccolpo negativo: parrebbe quasi che abbiano qualcosa da nascondere. Dopo anni di annunci dei Governi sui tagli alle auto blu, i Comuni sembrano non recepire il messaggio.
DATI DA SOPPESARE – Secondo il ministero della Pubblica amministrazione, possono essere evidenziati i casi delle amministrazioni centrali dello Stato, che dalle complessive 527 risultanti nel 2014 (il dato è depurato delle vetture del ministero della Difesa e del ministero della Giustizia adibite ai servizi operativi della difesa e della sicurezza militare e ai servizi di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica), passano a 269 vetture al 31 dicembre 2015, con un dimezzamento delle macchine a disposizione; delle Province e Città metropolitane, che nel 2014 denunciavano oltre 4000 autovetture, e che scendono a circa 1.200 nel censimento 2015; della sanità regionale e dei Comuni non capoluogo, che riducono complessivamente di oltre la metà il loro parco auto. Sì, ma per i Comuni ci si basa sul 33% di rispondenti, attenzione: che valore hanno quei dati? E perché il Governo non spinge affinché i Comuni rispondano?
SECONDO DUBBIO – Dice il ministero che, nei casi in cui il numero delle auto disponibili risulti ancora superiore a quello previsto dalla normativa, deve considerarsi l'esistenza di contratti di noleggio e leasing: questi proseguono fino alla loro naturale scadenza. Qual è la loro naturale scadenza? Siamo certi che alla scadenza non ci sia nessun rinnovo? Qual è la situazione soprattutto al Sud Italia (vedi qui), dove il problema auto blu è fortissimo? Comunque, siamo ben lontani, in generale, dagli obiettivi dichiarati nel 2013 dal responsabile alla spending review Carlo Cottarelli: vedi qui.