Auto d’epoca e Storiche 2022: per quali scattano le agevolazioni?

Auto d’epoca e Storiche 2022: per quali scattano le agevolazioni?

Quali sono le agevolazioni per auto d’epoca e storiche nel 2022: differenze, sconti, obblighi e agevolazioni per i veicoli d’altri tempi

7 Gennaio 2022 - 12:01

Sulle auto d’epoca e storiche, si fa sempre molta confusione: solo in alcuni casi infatti scattano le agevolazioni. La voglia di possedere un veicolo pluridecennale fondata prevalentemente sui vantaggi amministrativi e fiscali (bollo e assicurazione) farà emergere ben presto gli svantaggi di un acquisto imprudente. Ecco cosa cambia con le auto d’epoca e storiche 2022, quali differenze, vantaggi e come ottenerli.

AUTO D’EPOCA E STORICHE 2022: QUALI DIFFERENZE?

Innanzitutto partiamo da una distinzione fondamentale, che sembrerà anche scontata ai più esperti del settore, ma utile a fare chiarezza su cosa cambia tra le auto d’epoca e le auto storiche. Benché la prima definizione sia di uso più comune, in realtà quelle che si vedono in circolazione con più facilità quotidianamente, sono le seconde. Quindi, per avere ben chiare le idee sulle differenze, ricordiamo che:

Le auto d’epoca, sono i veicoli che interessano generalmente i collezionisti, le gallerie e i musei, destinate a un impiego tutt’altro che quotidiano o per le passeggiate settimanali. Per capire le limitazioni delle auto d’epoca basta andare ai commi 2-3 art. 60 del Codice della Strada. “Rientrano nella categoria dei veicoli d’epoca i motoveicoli, i ciclomotori, gli autoveicoli e le macchine agricole cancellati dal P.R.A. perché’ destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati”. Il comma 3 risponde alla domanda “si può guidare un’auto d’epoca su strade pubbliche?”: “la loro circolazione può essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all’ambito della località e degli itinerari di svolgimento degli stessi”. Puoi approfondire qui quando un’auto diventa d’epoca;

Le auto storiche sono generalmente quelle con almeno 20 anni di età che gli appassionati possono guidare ogni giorno, beneficiando o meno delle agevolazioni previste dalla legge. Sempre l’articolo 60 del Codice della Strada, ai commi 4 e 5 stabilisce quanto segue. “Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI”. Domanda: quando si può guidare un’auto storica? “I veicoli di interesse storico o collezionistico possono circolare sulle strade purché posseggano i requisiti”, cioè quelli all’art. 215 comma 5 del regolamento d’attuazione del CdS;

AGEVOLAZIONI AUTO D’EPOCA E STORICHE 2022

Sul fronte delle agevolazioni che interessano prevalentemente le auto storiche, ci sono diverse correnti di pensiero. C’è chi preferisce possedere l’auto (quindi pagare l’assicurazione RCA obbligatoria) come veicolo comune non iscritto ad alcun registro, ma può convenire con veicoli di ridotte prestazioni. E chi invece coltiva un vero culto per la storia dell’automobile e usufruisce delle agevolazioni concesse dai club, ma non ne fa il motivo prevalente. In particolare si tratta di:

Assicurazione RCA. In base alle convenzioni stipulate con le Compagnie assicurative dagli enti per la tutela della storicità dei veicoli (registri, club, etc. a cui si deve pagare l’iscrizione e/o il tesseramento annuo);

Bollo auto storiche. Se sono trascorsi 30 anni dalla prima immatricolazioni in Italia o in un altro Stato, il proprietario può usufruire del pagamento in forma ridotta. In media si paga circa 30 euro (l’importo esatto può variare in base alla regione) e si deve portare la ricevuta di pagamento in auto, trattandosi di una tassa di circolazione a tutti gli effetti;

Passaggio di proprietà. L’imposta provinciale di trascrizione (IPT) per le auto storiche con almeno 30 anni è in misura ridotta di 51,65 euro;

BOLLO AUTO STORICHE 2022 CON MENO DI 30 ANNI     

Il bollo delle auto storiche, che con l’introduzione del superbollo aveva costretto molti appassionati a vendere gioielli italiani all’estero, ha trovato una quadra con la Legge di Bilancio 2019. Per le auto storiche o d’interesse collezionistico tra 20 e 29 anni, è stato riconosciuto il pagamento del bollo con uno sconto del 50%. Per poterne beneficiare però serve:

– Un certificato di rilevanza storica rilasciato da ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI;

– Il valore di storicità deve essere riportato sul libretto di circolazione;

Copia del libretto di circolazione in fase di pagamento, per poter usufruire dello sconto sul bollo;

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