Auto ecologiche esenti dal bollo, l'ennesima proposta del Governo

Auto ecologiche esenti dal bollo, l'ennesima proposta del Governo In attesa di vedere qualche misura concreta per il rilancio del settore auto

In attesa di vedere qualche misura concreta per il rilancio del settore auto, tornano le proposte sul bollo

25 Marzo 2015 - 11:03

Ci risiamo, il bollo auto (qui la guida su come si calcola) è di nuovo al centro del dibattito politico, questa volta con una proposta di esenzione totale per i veicoli ecologici della durata di tre anni. Il provvedimento potrebbe essere inserito nel pacchetto delle misure previste per il bilancio 2015/16, che dovrebbe prevedere anche un'estensione del credito di imposta per gli investimenti in ricerca e la riduzione della pressione fiscale specifica su imprese e lavoro. Tra queste misure strutturali ci potrebbero essere anche quelle di sostegno al settore automotive, come promesso ieri al presidente dell'Anfia Roberto Vavassori dal Vice Ministro dell' Economia Enrico Morando che, insieme al Vice Ministro per lo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, al Sottosegretario al ministero dell'Ambiente Barbara Degani e al presidente della Commissione Attività produttive della Camera Guglielmo Epifani, ha partecipato al convegno “Automotive: progettare il rilancio”, organizzato dall'ANFIA per delineare un progetto di rilancio del settore.

UN SETTORE FONDAMENTALE – Infatti, la filiera italiana dell'automotive comprende 3.200 imprese e da lavoro a 275.000 persone, cioè il 7% di tutto il manifatturiero. In Italia si producono ancora oltre 400.000 auto all'anno, si fatturano 88 miliardi di euro, corrispondenti al 5,5% del PIL e si investono ogni anno 3 miliardi di euro in ricerca e sviluppo; il contributo complessivo al gettito fiscale nazionale è del 16%. Sono numeri che ribadiscono ancora una volta l'importanza del settore auto in Italia e il fatto che non possa essere trascurato ancora a lungo. Attualmente l'esenzione totale dal pagamento del bollo (qui le modalità di pagamento) riguarda solo le auto ibride, in cinque regioni italiane (Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Puglia) e per un periodo di cinque anni, mentre i veicoli a GPL hanno uno sconto del 75% ma solo e omologati come mono-fuel, cioè praticamente nessuno.

SERVONO 40 MILIONI PER TRE ANNI – Le proposte di ANFIA per alleggerire la fiscalità del settore sono tante: dall'aumento della quota di deducibilità delle auto aziendali, all'abolizione di IPT e superbollo ma lo stesso Morando ha dichiarato che sarebbe impossibile realizzarle tutte e che bisognerebbe ragionare di buon senso, esentando dal pagamento del bollo per tre anni i veicoli ecologici (allo stesso tempo si tartassano le storiche). Questo sarebbe fattibile con risorse relativamente ridotte, circa 40 milioni di euro, ma porterebbe vantaggi tangibili. Le coperture necessarie, peraltro, avrebbero “costo zero” il primo anno, mentre richiederebbero 14 milioni di euro nel secondo anno e 27 mld nel terzo. Secondo Morando sarebbe possibile formalizzare sul piano tecnico la soluzione per farla entrare nei provvedimenti della sessione di bilancio 2015-2016.

LA MOBILITA' PUBBLICA PEGGIORA – Infine, Epifani, ha parlato anche dell'auto elettrica, che meriterebbe maggiori investimenti di ricerca, visto che finora l'Italia se ne è praticamente disinteressata. Ma Epifani ha anche sottolineato il paradosso di una mobilità privata pressata regolarmente per ridurre le emissioni, quando l'impatto ambientale del trasporto pubblico peggiora di anno in anno. A questo proposito ha anche segnalato la necessità di salvaguardare i fondi stanziati, come ribadito anche dal Vice Ministro De Vincenti e dal Sottosegretario Degani.

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