
Lo scopo è quello di accelerare la diffusione dell'auto elettrica, ma Ford non intende regalare o svendere le soluzioni del futuro
Ci sono stati marchi che si sono attivati già in passato per una diffusione di brevetti, con l'obiettivo di favorire e accelerare lo sviluppo di modelli a batterie con prestazioni e autonomie migliori rispetto all'attuale produzione. Novità di qualche ora è che la Ford ha deciso di seguire la strada avviata da Tesla nel 2014 e dalla Toyota.
I PRECEDENTI – La Toyota lo fece per dare respiro a quanti volevano mettere il naso nella tecnologia fuelcell, la Tesla addirittura si comportò nello stesso modo rendendo disponibili i suoi brevetti gratuitamente e le parole di Musk stupirono molti addetti ai lavori: “la leadership tecnologica non si ottiene con i brevetti, ma con la capacità di attirare e motivare i migliori ingegneri del mondo. La filosofia open source ci rafforzerà invece che indebolirci”.La Ford (impegnata anche nel progetto di Smart Mobility Plan nel mondo) è intenzionata a farli visionare ai rivali a pagamento, decisione che limita di molto l'intento originario. In compenso, stando alle dichiarazioni della dirigenza Ford, l'acquisto dei brevetti sarebbe economico (da centinaia a migliaia di dollari l'uno) ed effettuabile tramite la Fondazione no-profit AutoHarvest istituita nel 2012.
DI COSA SI TRATTA – I brevetti che la Ford (sensibile anche al discorso di un'educazione alla guida sicura) ha in mano sono più di 650 e riguardano diversi settori. Le argomentazioni più consistenti si riferiscono alle metodologie per incrementare l'autonomia e la durata delle batterie, per massimizzare il recupero di energia in frenata e decelerazione e per elaborare consigli al conducente per minimizzare il consumo di corrente in base allo stile di guida adottato. All'elencosi potrebbero aggiungere rapidamente un migliaio di progetti relativi ad auto ibride e plug-in in corso di brevetto, nonché quelli in sperimentazione alla divisione ricerca e sviluppo. Per comprendere il movimento che assume la potenza di un fiume in piena, basta dire che nel corso del 2014 la Ford ha depositato più di 400 progetti protetti inerenti alla mobilità a basse o zero emissioni, quasi il 20% del totale dei brevetti registrato lo scorso anno.
GAMMA FORD SEMPRE PIU' VERDE – E' evidente che la Casa dell'Ovale Blu abbia un profondo interesse per le auto a batterie(oltre a tante altre idee ambiziose).Le sue proposte elettriche e ibride nel mondo sono rappresentate da Focus Electric,Fusion e C-MaxHybrid; così come da Fusion e da C-MaxEnergi plug-in e Lincoln MKZ Hybrid. Siccome la Ford ha però da poco annunciatol'intenzione di assumere nei prossimi mesi circa 200 ingegneri specializzati nella tecnologia elettrica, possiamo intravedere la sua volontà di ampliare la gamma a 360° verso questo orizzonte. “Come industria dobbiamo collaborare, mentre continuiamo a competere tra noi – ha spiegato Kevin Layden, responsabile del programma di elettrificazione Ford – condividendo idee, le aziende possono risolvere problemi più grandi e migliorare l'industria”.