Dati mondiali di vendita di auto elettriche e plug-in, costo di produzione delle batterie e numero di colonnine di ricarica pubblica. Tutti i dati del Global EV Outlook 2023
Il futuro della mobilità va nella direzione del 100% elettrico, anche se con tempi e modalità molto diversi tra i Paesi che hanno già stabilito un divieto di vendita di auto ICE dal 2025 e chi invece al più tardi guarda al 2050. In questo panorama, è chiaro che anche l’ecosistema attorno ai veicoli elettrici cresce a velocità e con numeri molto variabili nei principali mercati mondiali. Il rapporto “Global EV Outlook 2023 – Catching up with climate ambitions” pubblicato dall’International Energy Agency fornisce un’ampia e dettagliata panoramica di come sta cambiando la mobilità nel mondo, quante sono le auto elettriche vendute, i Paesi in vantaggio per numero di colonnine di ricarica e dove la produzione di batterie al litio rappresenta un’economia strategica e prolifica.
VENDITE GLOBALI DI AUTO ELETTRICHE 2022: IL 60% IN CINA
Le vendite di auto elettriche nel mondo continuano a crescere, +5% nel 2022 nonostante una diminuzione del -3% delle vendite totali. L’effetto è di invecchiamento del parco circolante in molti Paesi, tra cui l’Italia, dove le auto hanno in media oltre 12 anni. Il cambiamento è più visibile nei Paesi dove la quasi totalità dei veicoli è alimentato ad energie alternative. La Cina, ad esempio, ha immatricolato il 60% di tutte le auto elettriche al mondo nel 2022. Bisogna considerare anche che nel 2022 la Cina ha esportato il 35% di BEV, rispetto al 25% nel 2021.
L’Europa è il principale partner commerciale della Cina sia per le auto elettriche (16% delle vendite nel 2022 in aumento rispetto all’11% nel 2021) che per le batterie al litio. A livello globale le vendite di auto elettriche nel 2022 sono state 10 milioni di unità (14% del totale, in aumento rispetto al 9% nel 2021 e al 5% nel 2020) portando le auto elettriche e Plug-in circolanti nel mondo oltre i 26 milioni di unità, di cui il 50% in Cina. I principali mercati di auto EV sono quindi:
- Cina, con il 60% delle vendite globali di auto elettriche nel 2022;
- Europa, con circa il 25% (+15% rispetto all’anno precedente);
- USA, con quasi l’8% e in crescita del +55% rispetto all’anno precedente.
Al di fuori dei principali mercati, le vendite di auto elettriche sono generalmente basse, ma il report IEA evidenzia una forte crescita anche in India (1,5%), Thailandia (3%) e Indonesia (1,5%). Complessivamente, le vendite di auto elettriche in questi Paesi sono più che triplicate rispetto al 2021. L’India sta accelerando sulla produzione di veicoli elettrici e componenti EV sostenuta da programmi di incentivi del governo da 3,2 miliardi di $ che hanno attratto investimenti per un totale di 8,3 miliardi di $.
500 MODELLI DI AUTO ELETTRICHE E PLUG-IN A LISTINO NEL 2022
I SUV e le auto di grandi dimensioni rappresentano l’offerta prevalente delle auto elettriche in listino nel 2022. Sono il 60% dei modelli BEV disponibili in Cina e in Europa, con una quota ancora maggiore negli Stati Uniti. L’offerta globale delle Case automobilistiche è in continua crescita, con 500 modelli di auto elettriche e Plug-in disponibili registrati nel 2022, più del doppio rispetto al 2018. Se si esclude la Cina però, i prezzi delle auto elettriche non sono per niente competitivi o adatti a un’elettrificazione di massa.
Ciononostante, i Costruttori di veicoli stanno riducendo l’offerta di modelli ICE, anche sotto la pressione di normative di omologazione sempre più stringenti, si veda la norma Euro 7 dal 2025. L’offerta di auto nuove ICE si mantiene comunque alta, con circa 1.300 modelli a listino nel 2022. Grazie a una strategia aggressiva dei prezzi, la Cina ha raggiunto con largo anticipo l’obiettivo del 20% di vendite di veicoli a nuova energia (NEV) rispetto al 2025 e punta a raggiungere una quota di vendita del 50% entro il 2030 nelle cosiddette “regioni chiave per il controllo dell’inquinamento atmosferico” e del 40% in tutto il Paese entro il 2030.
QUOTA DI MERCATO DELLE AUTO ELETTRICHE IN EUROPA NEL 2022
L’Europa, come dicevamo, è il secondo mercato mondiale per acquisto di auto elettriche nel 2022 dopo la Cina con oltre 2,5 milioni di elettriche e plug-in acquistate, in aumento rispetto al 18% nel 2021, al 10% nel 2020 e a meno del 3% prima del 2019. I Paesi europei che nel 2022 si sono posizionati ai primi posti per quota di vendite di auto elettriche, rispetto al totale delle immatricolazioni, sono:
- Norvegia 88% di immatricolato elettrico e plug-in;
- Svezia 54%;
- Paesi Bassi 35%;
- Germania 31%;
- Regno Unito 23%;
- Francia 21%.
In termini di volume, la Germania è il mercato più grande di elettriche e plug-in in Europa con 830.000 unità vendute nel 2022, seguito dal Regno Unito con 370.000 e dalla Francia con 330.000. In Italia invece le vendite di auto elettriche sono diminuite da 140.000 nel 2021 a 115.000 nel 2022, e sono diminuite o sono rimaste stabili anche in Austria, Danimarca e Finlandia. L’IEA ha previsto che le vendite continueranno ad aumentare in Europa entro fine 2023, per quanto questo potrà essere messo in discussione dai recenti sviluppi politici nell’ambito del pacchetto “Fit for 55” che di recente ha anche aperto agli e-fuel.
VENDITE DI AUTO ELETTRICHE NEGLI USA NEL 2022
Negli USA le vendite di sole full electric sono aumentate del +70% nel 2022, raggiungendo quasi 800.000 unità e confermando un secondo anno consecutivo di forte crescita dopo il calo del 2019-2020. Anche le vendite di plug-in sono cresciute, ma solo del +15%. L’aumento delle vendite di auto elettriche (quindi BEV + PHEV) è stato particolarmente elevato negli Stati Uniti, considerando che le vendite totali di auto sono diminuite dell’8% nel 2022 rispetto al 2021, un calo molto più marcato rispetto alla media globale (-3%).
Il Governo USA ha approvato un piano di sostegni del valore di 7,5 miliardi di $ per l’infrastruttura di ricarica. Inoltre, l’Inflation Reduction Act (IRA) ha limitato i requisiti di ammissibilità dei modelli di auto agli incentivi all’acquisto: i veicoli devono essere prodotti in Nord America per poterne beneficiare. La reazione immediata dei Costruttori è stata una corsa all’espansione delle operazioni di produzione negli Stati Uniti, preferendo l’America all’Europa meno accattivante.
PREZZI AUTO ELETTRICHE: LA CINA HA UNA POSIZIONE DI VANTAGGIO
Le Case automobilistiche cinesi si sono concentrate sullo sviluppo di modelli più piccoli e più convenienti in anticipo rispetto ai loro concorrenti, riducendo i costi e acquisendo i giacimenti di materie prime preziose in giro per il mondo. Il prezzo medio ponderato per l’acquisto di un’auto elettrica nel 2022 risulta, secondo lo studio:
- inferiore a 10.000 $ in Cina;
- oltre 30 mila dollari in Europa e USA.
Non a caso, l’auto elettrica più venduta in Cina nel 2022, la Wuling Mini BEV, ha un prezzo di 6500 $. I modelli BEV venduti in Francia, Germania e Regno Unito – Fiat 500, Peugeot e-208 e Renault Zoe – hanno tutti un prezzo superiore a 35.000 $.
BATTERIE AL LITIO PIU’ GRANDI RICHIEDONO PIU’ MATERIE PRIME CRITICHE
L’aumento della domanda di veicoli elettrici sta guidando la domanda di batterie al litio e materie prime. Nel 2022, la dimensione media delle batterie agli ioni di litio per auto elettriche e plug-in è stata:
- 25 kWh in Cina;
- 35 kWh in Francia, Germania e Regno Unito;
- circa 60 kWh negli Stati Uniti.
Questo trend spiega perché, al di là delle vendite di auto elettriche e plug-in, è aumentata esponenzialmente la domanda di metalli e materie prime preziose per la supply chain. La richiesta di batterie al litio per auto è aumentata di circa il +65% a 550 GWh nel 2022, da 330 GWh nel 2021.
MATERIE PRIME E CHIMICHE DELLE BATTERIE IN EVOLUZIONE
Nel 2022, circa il 60% della domanda globale di litio, il 30% di cobalto e il 10% di nichel era per le batterie dei veicoli elettrici. Solo cinque anni prima, queste quote erano rispettivamente intorno al 15%, 10% e 2%. Anche l’IEA sottolinea che il ricorso a meno materiali critici sarà importante per la sostenibilità, la resilienza e la sicurezza della catena di approvvigionamento, a rischio per il 38% dei fornitori OE negli USA, soprattutto alla luce dei recenti aumenti dei prezzi per le materie prime delle batterie.
Nuove alternative si stanno diffondendo sia per la chimica del catodo (in particolare quella LFP, Litio Ferro Fosfato), sia per l’anodo (Silicio e Sodio). Ad esempio, aumentare la % di silicio nell’anodo di grafite può ridurre il peso e aumentare la densità energetica. Mentre le batterie Na-ion sono prive di litio e impiegano materiali a basso costo: il costo della batteria CATL Na-ion è del -30% rispetto all’equivalente LFP. Di contro le batterie Na-ion hanno una minore densità energetica (da 75 a 160 Wh/kg rispetto a 120 a 260 Wh/kg), per cui più indicate per veicoli destinati alla mobilità urbana. A titolo di esempio, BYD dichiara un’autonomia di 300 km per la Seagull con batteria Na-ion, in linea con la joint venture VW-JAC che dichiara 250 km per la Sehol EX10.
Nel 2022 le batterie al litio NMC (Nichel Manganese Cobalto) coprono una quota di mercato globale del 60%, seguite dal Litio Ferro Fosfato (LFP) con una quota di poco inferiore al 30% e dalle Nichel Cobalto Alluminio (NCA) con una quota di circa l’8%. L’impiego di catodi al litio ferro fosfato (LFP) sono aumentati nell’ultimo decennio soprattutto per la spinta dei produttori OEM cinesi e grazie al fatto che il costo delle batterie LFP al kWh è più basso rispetto alle altre chimiche. Il Litio Ferro Fosfato a fronte di una densità di energia minore, comporta anche un minore rilascio di energia termica in caso di thermal runaway, risultando la soluzione più sicura nei test di perforazione tra le chimiche delle batterie al litio più diffuse.
Il mercato delle batterie al Litio Ferro Fosfato LFP nel 2022 si può così riassumere:
- il 95% delle batterie LFP per veicoli elettrici leggeri è stato utilizzato per la produzione di auto in Cina;
- BYD copre il 50% della produzione di batterie al Litio Ferro Fosfato;
- la quota di batterie LFP utilizzate da Tesla è del 15%, con l’85% delle auto con tecnologia LFP prodotte in Cina.
Il prezzo delle batterie al litio varia notevolmente tra le diverse regioni, con un prezzo medio di 150 $ per kWh. Nel 2022 il costo di assemblaggio del pacco batteria pesava del 20% rispetto al totale costo di produzione della batteria completa, quando 10 anni prima questo valore era del 30%. La Cina detiene in media i prezzi al kWh più bassi 75 $, rispetto a 100 $ per kWh in UE e oltre 90 $ per kWh in USA. Questa discrepanza è influenzata dal fatto che circa il 65% delle celle e quasi l’80% dei catodi sono prodotti in Cina.
COLONNINE DI RICARICA PUBBLICHE NEL MONDO AL 2022
Secondo il rapporto IEA, la maggior parte delle ricariche di veicoli elettrici avvengono con apparecchiature domestiche. Tuttavia saranno necessari molti più punti di ricarica pubblici, soprattutto nelle aree urbane densamente popolate, dove l’accesso e l’installazione di wallbox e colonnine è più complesso. Alla fine del 2022, sono stati conteggiati 2,7 milioni di punti di ricarica pubblici in tutto il mondo, di cui oltre 1.800.000 di ricarica lenta (fino a 22 kW) e circa 850.000 di fast chargers.
A fine 2022, il maggior numero di punti di ricarica lenta si trova in:
- Cina oltre 50%;
- Europa, al secondo posto, con 000 caricatori. Olanda, in testa con 117.000 colonnine lente, seguita da Francia (circa 74.000), Germania (64.000). In Italia, secondo i dati Motus-e, le colonnine lente nel 2022 erano circa 32.000.
- Corea, 184.000 punti di ricarica lenti;
- USA, +9% nel 2022, con il tasso di crescita più basso tra i principali mercati.
Il numero di punti di ricarica fast (maggiore di 22 kW) è aumentato di 330.000 a livello globale nel 2022, con quasi il 90% in Cina. La distribuzione dei caricatori fast al 2022 invece è la seguente:
- Cina, 760.000 stazioni di ricarica rapida;
- Europa, oltre 70.000 punti di ricarica rapida (+55% rispetto al 2021). La Germania è in testa con oltre 12.000 caricatori pubblici fast, seguita da Francia (9700) e Norvegia (9000). Circa 4.500 in Italia;
- USA, 28.000 caricatori veloci, (+6.800 nel 2022, di cui il 75% Tesla).
Questo articolo fa parte del terzo aftermarket report di SicurAUTO.it Auto Connesse ed Elettriche: le opportunità di oggi e domani. Per leggerlo tutto clicca il banner sotto.