Auto elettriche e inquinamento, solo dopo 150.000 km i benefici

Auto elettriche e inquinamento, solo dopo 150.000 km i benefici Tanti i fattori

Tanti i fattori, secondo ADAC, che vanno ad incidere sull'impatto ecologico delle vetture elettriche, e non sempre sono meglio di diesel e benzina

29 Marzo 2018 - 10:03

Più ci si incammina verso una mobilità elettrica, e più tutti i player del mercato automotive si stanno muovendo per sondare il terreno e capire se, questo tipo di mobilità, al momento possa portare effettivi benefici alla collettività. In merito è scesa in campo ADAC, l'Automobil Club Tedesco, che attraverso uno studio ha cercato di quantificare la CO2 prodotta da motori endotermici ed elettrici. Ovviamente, nel caso dei motori elettrici, non è stata presa in considerazione l'emissione dei propulsori, ma le fonti di energia necessarie alla ricarica di batterie, con risultato molto interessanti.

LA RICERCA Ma partiamo dallo studio vero e proprio. ADAC ha confrontato, sulla base di diverse analisi e ricerche, diversi tipi di alimentazione e propulsione. Nulla è stato lasciato al caso, tanto che sono state utilizzate motorizzazioni diesel, benzina, GPL e metano, insieme alle elettriche, ibride ed ibride plug-in. Per avere dati ancora più veritieri, i test sono stati effettuati su una percorrenza di 150.000 km, in modo tale da analizzare l'impatto ambientale di queste diverse motorizzazioni. Nette differenze tra risultati parziali – con un uso sui 50.000 km – rispetto a quelli totali – su una percorrenza di 150.000 km.

BENEFICI SOLO SULLE LUNGHE TRATTE Sui 150.000 km le auto elettriche hanno portato ottimi risultati, ma ciò che più colpisce, è il minore impatto sulle emissioni di CO2 nei 50.000 km delle auto con motore termico, nello specifico i “malefici” diesel – vi ricordiamo che a Milano dal 2019 cominceranno i blocchi per i veicoli a gasolio. Un risultato che trova la sua base nelle fonti di energia che, offrono un netto beneficio solo se vengono utilizzate fonti rinnovabili, altrimenti, se si usa un'auto elettrica in percorrenze entro i 50.000 km, produrrebbero più CO2 rispetto a vetture con motori termici – da qui ci siamo chiesti: il diesel è senza futuro?. Secondo il rapporto: “le auto elettriche con grandi batterie e autonomia tendono ad avere scarso rendimento. Solo con l'uso di elettricità da fonti rinnovabili, esiste un netto miglioramento del bilancio di CO2 dei veicoli elettrici”.

ANCORA POCHE FONTI RINNOVABILI ENERGETICHE Giusto precisare che, il calcolo della CO2 emessa dalle auto elettriche, non si riferisce certo al consumo diretto del motore, ma al consumo necessario per sviluppare energia elettrica per la ricarica delle batterie. Diversa infatti la situazione sulle lunghe percorrenze, dove le emissioni di CO2 prodotte per lo sviluppo di energia elettrica viene ottimamente ammortizzato dalle percorrenze garantite dalle auto elettriche. In sostanza, precisa ADAC, dipende da vari fattori, come le dimensioni del veicolo, l'suo che ne viene fatto e, come spesso detto, dal chilometraggio complessivo annuo, senza trascurare l'elemento rinnovabilità delle fonti di energia utilizzate.

NECESSARIA UNA SVOLTA PER I FORNITORI DI ELETTRICITÀ Interessante il punto aperto da ADAC e che in parte frena l'entusiasmo verso l'energia elettrica, almeno per quei Paesi che ancora non sono in grado di produrre un alto volume di energia da fonti rinnovabili. Ma soprattutto va in parte a “screditare” tutti coloro che vedono nella “semplice” motorizzazione diesel la principale causa di elevate emissioni di CO2 – ma conviene ancora comprare auto diesel? Qui il nostro approfondimento. Insomma, fin quando non si porterà una svolta energetica difficilmente anche l'elettrico potrà portare elevati benefici alla collettività, richiedendo uno sforzo maggiore non solo da parte delle Case auto, ma anche da tutte le aziende fornitrici di elettricità.

1 Commento

Giovanni
17:17, 6 Aprile 2018

I dati citati dalla ricerca sono piuttosto chiari ed evidenziano l'esigenza di incentivare una produzione di elettricità da fonti alternative.
Ma ci sono due aspetti che non sembrano trattate con la giusta obiettività:
Il primo non si parla della concentrazione delle emissioni in città, il secondo l'auto elettrica ci costringe a pensare a soluzioni proiettate verso il futuro, mentre il motore termico è concettualmente obsoleto, e con lui tutto quello che concerne il “sistema” auto.
Varrebbe la pena approfondire…
Saluti,
Giovanni Correale

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