Antitrust, indagine su autonomia e batterie BEV: “Dati fuorvianti”

Antitrust, indagine su autonomia e batterie BEV: “Dati fuorvianti”

L'Antitrust ha avviato indagini su BYD, Stellantis, Tesla e Volkswagen per informazioni fuorvianti sulle auto elettriche

21 Febbraio 2025 - 12:30

Il dibattito sull’effettiva autonomia delle auto elettriche rispetto a quanto dichiarato dalle case, nonché sulla durata della batteria, non è certo inedito ed è pure piuttosto acceso. Ma lo stesso discorso si potrebbe fare sui consumi delle auto ICE, che nella realtà spesso differiscono (quasi sempre in peggio) da quelli annunciati. La novità delle ultime ore è che in Italia l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, meglio nota con l’acronimo AGCM o Antitrust, vuole vederci chiaro sulle informazioni fornite ai consumatori in merito all’autonomia di percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici e alla perdita di capacità della batteria, avendo ravvisato possibili pratiche commerciali scorrette.

ANTITRUST INDAGA SU BYD, STELLANTIS, TESLA E VOLKSWAGEN

Sotto la lente dell’Antitrust sono finiti in particolare BYD Industria Italia Srl, Stellantis Europe SpA, Tesla Italy Srl e Volkswagen Group Italia SpA, presso le cui sedi i funzionari dell’Autorità Garante hanno già svolto un’ispezione con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

I motivi del contendere, come detto, sono le informazioni fornite ai consumatori sulla autonomia di percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici, sulla perdita di capacità della batteria e anche sulle informazioni relative alle limitazioni di operabilità della garanzia convenzionale sulle batterie, in possibile violazione del Codice del Consumo. In particolare, secondo l’AGCM, gli operatori, sui relativi siti internet, avrebbero fornito informazioni generiche, e talvolta contraddittorie, sull’autonomia di percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici commercializzati, senza chiarire quali siano i fattori che incidono sul chilometraggio massimo pubblicizzato e a quanto ammonti questa incidenza sul chilometraggio effettivo. Inoltre, gli operatori, sempre sui propri siti web, non avrebbero indicato al consumatore in maniera chiara e completa le informazioni sulla perdita di capacità delle batterie che deriva dall’uso normale delle vetture, né le condizioni o limitazioni applicate alla garanzia convenzionale sulle batterie.

STELLANTIS RISPONDE: “PIENA COLLABORAZIONE CON L’ANTITRUST”

Precisiamo che per il momento BYD, Stellantis, Tesla e Volkswagen sono solamente sotto indagine e solo al termine della stessa l’Antitrust, in base alle evidenze eventualmente accertate, deciderà se procedere o meno con un provvedimento sanzionatorio nei confronti di ciascun gruppo automobilistico.

A questo proposito Stellantis, attraverso una nota, ha già fatto sapere di aver pienamente collaborato con il personale dell’Autorità Garante presentatosi in sede con la Guardia di Finanza, “fornendo le risposte, le informazioni e le documentazioni necessarie in merito all’oggetto dell’indagine“. Il gruppo franco-italo-americano è convinto di aver dato “risposte adeguate, precise ed esaustive alle domande poste dai funzionari e continuerà a collaborare per approfondire ogni ulteriore aspetto rilevante relativo all’oggetto dell’indagine“.

Cruscotto auto elettrica

ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI VOGLIONO VEDERCI CHIARO: “PRONTI AD AZIONI RISARCITORIE”

Di tutt’altro tenore la reazione di alcune associazioni dei consumatori come Codacons e UNC, che plaudono all’indagine dell’Antitrust poiché, in tema di auto elettriche, ricariche, autonomia delle batterie e chilometri percorribili, “le informazioni rilasciate ai consumatori sono troppo spesso poco trasparenti se non addirittura ingannevoli“. Il Codacons calca ulteriormente la mano ricordando che “indicazioni errate o poco chiare su aspetti che sono alla base delle scelte d’acquisto alterano le decisioni dei consumatori creando un danno economico evidente” e precisando che se saranno accertati illeciti e irregolarità sarà pronta ad “avviare azioni risarcitorie in favore di tutti i proprietari dei veicoli coinvolti, spinti all’acquisto delle auto elettriche sulla base di informazioni non veritiere“.

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