Un’indagine rivela che il 76% degli italiani comprerebbe un’auto elettrica o ibrida, solo il Messico fa meglio, ma le realtà poi sono molto diverse
I costruttori auto investono sempre di più nella mobilità elettrica e si aspettano un aumento delle vendite. Eppure i consumatori sono divisi e spesso disorientati dalle auto a batteria. In questo quadro l’Osservatorio Findomestic ha condotto uno studio in 16 Stati che fotografa i punti di forza e di debolezza delle auto elettriche. Dai numeri emerge che, già dai prossimi 5 anni, è attesa una netta inversione di tendenza nel settore della mobilità. Sempre più automobilisti si dicono infatti pronti a lasciare le tradizionali auto a combustione in favore di una vettura elettrificata. Per quanto riguarda l’Italia quasi 6 intervistati su 10 dichiarano di essere intenzionati all’acquisto di un’auto ibrida. Cresce anche il gradimento per le auto 100% elettriche. In questo caso 4 automobilisti su 10 si dicono intenzionati all’acquisto. Rimangono ostacoli importanti come gli elevati prezzi di vendita e le poche colonnine di ricarica. Vediamo tutti i numeri di questo studio.
VISIONE GREEN
Le auto elettrice continuano a non essere diffuse ma sembrano destinate a imporsi nel prossimo futuro. L’Osservatorio Auto Findomestic ha interpellato gli automobilisti in 16 paesi del mondo per capire i prossimi trend. Nei prossimi 5 anni il 57% del campione a livello mondiale dichiara che acquisterà un’auto ibrida. Numeri importanti soprattutto in Messico (80%), Italia (76%), Spagna (75%) e Brasile (75%). Al contrario il 43% risponde che comprerà un’auto 100% elettrica, con percentuali che si attestano intorno al 70% in Messico (72%), Brasile e Cina (68%). Quanto all’Italia ad oggi solo lo 0,4% delle auto nuove sono elettriche e questo conferma che ci vorrà tempo perché si affermino. Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Auto Findomestic: “Secondo i dati di UNRAE su quasi 1 milione di auto nuove immatricolate in Italia da gennaio a maggio 2019 solo poco più di 3.500 sono 100% elettriche e circa 48.000 ibride”.
PROBLEMA PREZZI
L’analisi si concentra sui punti di forza e di debolezza dei veicoli elettrici. L’86% degli intervistati, l’83% in Italia, afferma di apprezzare fluidità, silenziosità e velocità di marcia delle auto elettriche. Conclude Bardazzi: “Nello scenario globale il principale freno alla diffusione dell’auto elettrica risulta essere il costo d’acquisto alto e poco concorrenziale. Oggi l’86% del campione mondiale, il 91% degli italiani, è consapevole che il veicolo elettrico costi più dell’equivalente termico”. Di fronte ai prezzi non si è pronti ad uno sforzo. Il 42% degli intervistati, il 32% tra gli italiani, non è disposto a spendere di più per acquistare un’elettrica. Forme efficaci di incentivazione sono ad oggi previste in Cina, dove troviamo esenzioni fiscali comprese fra 5.100 e 8.700 dollari, e in Norvegia, con l’esenzione dall’imposta sull’acquisto e dall’IVA. Altro problema è l’autonomia: il 54% del campione, il 46% in Italia, acquisterebbe un’auto elettrica se l’autonomia superasse i 300 km.
VANTAGGI
Quello dell’autonomia è un tema sentito in Spagna (71%), Germania (67%) e Francia (62%) con gli automobilisti che chiedono più colonnine di ricarica rapida lungo strade e autostrade. Di contro l’idea di bassi costi di utilizzo e di manutenzione attrae i consumatori. Eppure i norvegesi, che di auto elettriche ne comprano, sono i più scettici e solo il 56% ritiene che la loro manutenzione sia più economica in controtendenza rispetto alla media mondiale del 68%. Il carattere ecologico è un importante valore aggiunto per l’89% dei consumatori che diventano il 93% in Italia. Un automobilista su tre è comunque attento a come viene prodotta l’elettricità che alimenta le automobili e a come vengono smaltite le batterie. Se da un lato le auto elettriche francesi e norvegesi riducono le emissioni di gas serra, dall’altra quelle degli Stati Uniti e cinesi sono “più inquinanti” delle omologhe a motore termico.