Incentivi per auto elettriche: come funziona il leasing sociale per i redditi bassi che potrebbe permettere di usare una BEV con soli 100 euro al mese
Dato che gli incentivi dell’Ecobonus statale non stanno dando la spinta auspicata alla diffusione delle auto elettriche o comunque poco inquinanti, l’Italia sta pensando a una misura alternativa per supportare l’acquisto di veicoli green anche da parte di famiglie dal reddito basso. Si tratta del cosiddetto ‘leasing sociale’, sulla falsariga di quello che sta per adottare la Francia. Vediamo come funziona.
COME FUNZIONA IL LEASING SOCIALE IN FRANCIA PER AVERE UN’AUTO ELETTRICA A COSTI CONTENUTI
Il ‘leasing sociale’ è un acquisto in leasing (ossia locazione con eventuale riscatto) a prezzo calmierato grazie al contributo statale. In pratica l’importo del canone mensile per l’utilizzo dell’auto viene ridotto, diventando quasi alla portata di tutti, perché lo Stato si fa carico di gran parte della quota. In Francia è attesa a giorni l’adozione del decreto che definirà i criteri per ottenere il vantaggiosissimo leasing che permetterà anche alle famiglie meno abbienti di usare un’auto elettrica pagando una cifra non superiore a 100 euro al mese (esclusa l’assicurazione), con l’obiettivo di assegnare le prime vetture già a inizio 2024. Come detto, il beneficio riguarderà soltanto le famiglie a basso reddito, sarà cumulabile con gli incentivi statali e potrà applicarsi solo ai veicoli elettrici che rispettano un severo ‘punteggio ambientale’, circostanza che farà fuori buona parte delle BEV cinesi ma anche la Tesla Model 3. Importante: il contraente non avrà l’obbligo di riscattare il veicolo alla fine del contratto di leasing e lo Stato si farà carico dell’importo dell’anticipo iniziale.
AUTO ELETTRICHE: L’IDEA DI ADOTTARE IL LEASING SOCIALE ANCHE IN ITALIA
Come detto, l’Italia sta seguendo con molta attenzione l’esperienza francese perché l’idea del leasing sociale, in alternativa (non in sostituzione) agli incentivi auto 2024, stuzzica parecchio. A tal proposito ci sono già stati incontri tra l’ACI, che dovrebbe gestire il parco auto dato in affitto, e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che con le strutture dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “La prossima settimana ci sarà un altro confronto”, ha dichiarato a Repubblica il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, “l’importante sarebbe partire già l’anno prossimo con la sperimentazione, anche con un numero minimo di vetture. Poi lo strumento si potrà affinare”.
COME FUNZIONEREBBE IL LEASING SOCIALE PER AUTO ELETTRICHE IN ITALIA
In base allo schema paventato da Sticchi Damiani, l’Italia adotterebbe il leasing sociale solo con contestuale rottamazione di un’auto inquinante (la necessità più urgente è infatti quella di svecchiare il parco circolante, in cui abbondano ancora le Euro 0 ed Euro 1) e aprendo non solo alle auto elettriche ma anche alle termiche più green. “Per l’assegnazione del beneficio si dovrà tener conto dell’ISEE, dell’età della macchina da rottamare e della tipologia di auto che si andrà a prendere”, ha specificato il presidente ACI, “L’idea è di avere rate comprese tra i 75 e i 125 euro al mese in base al reddito. Con quali fondi sostenere il leasing sociale in Italia? Nel 2022 dall’Ecobonus sono avanzati 289 milioni di euro, mai riutilizzati, e quest’anno la cifra residua sarà più o meno simile, potremmo iniziare da questi”.