Report sulle colonnine elettriche in Europa, quante e dove sono nel 2012? Il numero è ancora basso per gli obiettivi del 2030 ma in crescita
Quante colonnine di ricarica ci sono nell’Unione Europea? Ancora poche se si pensa che per centrare l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 (rispetto al 1990) nei 27 Paesi membri, dovrebbe circolare un numero di veicoli elettrificati tale da richiedere all’incirca 6,8 milioni di punti di ricarica pubblici. Traguardo pressoché impossibile da raggiungere agli attuali ritmi considerando che l’ultimo report ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association) aggiornato al 2022 ha stimato che in Europa ci sono poco più di 479.000 punti di ricarica. Questo vuol dire che per arrivare in appena otto anni al numero prefissato occorrerebbe installarne 14.000 a settimana, quando oggi la media è meno di 2.000.
COLONNINE ELETTRICHE IN EUROPA: POCHI PUNTI DI RICARICA MA NUMERI IN MIGLIORAMENTO
È un vero peccato che la diffusione di nuove colonnine proceda così lenta, perché proprio la scarsa distribuzione sul territorio dei punti di ricarica, specie quelli fast, è uno dei motivi che frenano l’espansione delle auto elettriche in Europa, anche se i numeri sono in crescita (quasi dappertutto ma non Italia visto che nel 2022, dopo anni di continua crescita, le auto full electric hanno perso circa un punto di quota di mercato). In realtà la maggior parte dei Paesi europei, Italia compresa, ha approvato progetti importanti per aumentare nei prossimi anni il numero di colonnine pubbliche. Da noi, per esempio, grazie ai fondi del PNRR sarà possibile realizzare 21.000 nuovi punti di ricarica su superstrade e in città entro il 2025, e prossimamente toccherà pure alle autostrade. Non sappiamo se sarà sufficiente per tagliare l’ambizioso traguardo del 2030 ma comunque ci stiamo provando.
QUANTE COLONNINE DI RICARICA CI SONO IN EUROPA?
E veniamo adesso ai numeri del report di ACEA sul numero di colonnine di ricarica in Europa aggiornato a tutto il 2022. Come detto il totale sfiora appena quota 480.000, con l’aggravante che il 42% delle infrastrutture è concentrato in soli due Paesi, Paesi Bassi e Germania, che come estensione coprono meno del 10% del territorio dell’Unione Europea. La distribuzione è dunque parecchio disomogenea con alcuni Stati che sono molto avanti e altri decisamente in ritardo, alcuni quasi a zero. Pensate che i Paesi Bassi hanno un numero di colonnine di ricarica 70 volte superiore alla Romania, nonostante quest’ultima sia 7 volte più estesa.
Ecco la situazione dei punti di ricarica pubblici nei 27 Stati UE aggiornata al 2022:
- Paesi Bassi: 111.821
- Germania: 87.674
- Francia: 83.317
- Italia: 37.186
- Spagna: 34.380
- Svezia: 25.465
- Belgio: 24.159
- Austria: 22.874
- Danimarca:11.055
- Portogallo: 7.716
- Finlandia: 6.121
- Repubblica Ceca: 3.962
- Polonia: 3.842
- Ungheria: 3.622
- Slovacchia: 2.713
- Irlanda: 2.535
- Lussemburgo: 2.387
- Slovenia: 1.893
- Romania: 1.658
- Croazia: 1.285
- Bulgaria: 1.091
- Grecia: 1.021
- Lettonia: 660
- Lituania: 477
- Estonia: 300
- Cipro: 69
- Malta: 13.
È giusto sottolineare che sebbene l’Italia abbia meno della metà dei punti di ricarica di Francia e Germania, avendo meno auto elettriche in circolazione rispetto a questi due Paesi può vantare un miglior rapporto auto/colonnina: 9,7 (cioè per ogni 9,7 vetture c’è una colonnina) contro 13 della Francia e 22 della Germania.
Il seguente grafico mostra invece la progressione dal 2020 al 2022, per quadrimestre, del totale dei punti di ricarica pubblici in Europa, distinguendo tra corrente continua (DC), più veloce, e alternata (AC), più lenta.
QUOTA MERCATO AUTO ELETTRIFICATE IN EUROPA
Lo studio di ACEA riporta un altro dato interessante, ossia la quota mercato delle auto elettrificate (100% elettriche + ibride plug-in) nel 2022 in ciascuno dei 27 Paesi UE, importante per capire il grado di penetrazione dell’elettrico nei vari Stati (e fare un raffronto con la diffusione dei punti di ricarica). Qui noi italiani siamo davvero molto indietro mentre i Paesi nordici la fanno da padrone.
- Svezia: 56,1%
- Danimarca: 38,6%
- Finlandia: 37,6%
- Paesi Bassi: 34,5%
- Germania: 31,4%
- Belgio: 26,5%
- Lussemburgo: 24,3%
- Irlanda: 22,2%
- Austria: 22,1%
- Portogallo: 21,7%
- Francia: 21,5%
- Spagna: 9,6%
- Romania: 9%
- Italia: 8,7%
- Ungheria: 8,6%
- Lettonia: 8,2%
- Grecia: 7,9%
- Lituania: 7,9%
- Slovenia: 6,2%
- Cipro: 5,4%
- Estonia: 5,4%
- Croazia: 5,1%
- Polonia: 5%
- Bulgaria: 4%
- Repubblica Ceca: 3,9%
- Slovacchia: 3,7%
- Malta: nd.