Concessionarie auto impreparate sulle EV: 9 incendi nella rete BYD carscoops

Concessionarie auto impreparate sulle EV: 9 incendi nella rete BYD

Incendi nelle concessionarie EV: la mancanza di misure preventive adeguate mette a rischio dipendenti e clienti

23 Luglio 2024 - 11:50

Negli ultimi anni, la diffusione delle auto elettriche (EV) ha subito un’accelerazione significativa, portando con sé un cambiamento radicale nel settore. Tuttavia, questa transizione non è priva di sfide. Uno degli aspetti più critici e spesso trascurati riguarda la preparazione delle concessionarie auto, delle officine e dei parcheggi pubblici verso i muovi rischi associati alle batterie agli ioni di litio, come abbiamo riportato per primi in una mega inchiesta. Sebbene le Case auto si stiano muovendo sempre più verso chimiche più sicure, i principali attori dell’automotive che vendono, riparano o ricoverano semplicemente le auto elettriche già circolanti dovrebbero equipaggiarsi adeguatamente per intervenire in caso di incendio. Un esempio lampante di questa problematica è rappresentato dai numerosi incendi verificatisi nella rete di concessionarie BYD 4S Store in Cina, che hanno messo in evidenza gravi carenze nella gestione della sicurezza.

GLI INCENDI NELLE CONCESSIONARIE DI AUTO ELETTRICHE BYD IN CINA

Dal lancio della rete di concessionarie BYD 4S Store, si sono verificati ben 9 incendi, alcuni dei quali hanno distrutto interi complessi. Lo ricorda in un post linkedin, Bruno Lucarelli, Managing Partner di EV Safety Inc, sottolineando l’urgenza per le concessionarie di dotarsi di strumenti adeguati per lo spegnimento e la prevenzione di incendi delle batterie al litio. Ecco una cronologia degli eventi più significativi noti, avvenuti solo nella rete di rivenditori BYD in Cina da quando l’azienda ha espresso il suo pieno potenziale nella produzione di auto elettriche:

  1. Ottobre 2021: Un incendio in un BYD 4S store a Hainan.
  2. Aprile 2022: Un incendio in un BYD 4S store a Shaoguan, Guangdong.
  3. Maggio 2022: Un incendio nel laboratorio post-vendita di un BYD 4S store a Hengshui, Hebei.
  4. 9 luglio 2022: Un incendio in un BYD 4S store nel distretto di Xingning, Nanning City, Guangxi.
  5. 8 dicembre 2022: Un incendio in un BYD 4S store vicino a Gongye Road, nel distretto di Erqi, Zhengzhou City, Henan.
  6. Maggio 2023: Un incendio in un BYD 4S store a Jiangmen, Guangdong.
  7. Dicembre 2023: Un incendio in un BYD 4S store nel distretto di Tiexi, Shenyang, Liaoning.
  8. 18 dicembre 2023: Un incendio nel BYD 4S store di Xinmaoyuan, Chengdu, Sichuan.
  9. 30 dicembre 2023: Un incendio nell’esposizione di un BYD 4S store a Changhua, Binzhou, Shandong.

L’incendio più recente, avvenuto a maggio di quest’anno, ha completamente distrutto una concessionaria, come mostranoalcuni video degli incendi pubblicati su X e ripresi da autoevolution.

LE CARENZE DELLE CONCESSIONARIE, FLOTTE E AUTONOLEGGI DI AUTO ELETTRICHE

Bruno Lucarelli, Managing Partner di EV Safety Inc, ha commentato questi incidenti, sottolineando quanto siano impreparate le concessionarie auto nel fronteggiare i rischi legati alle batterie agli ioni di litio. Secondo Lucarelli, molte concessionarie negli Stati Uniti, così come flotte, depositi aste giudiziarie e compagnie di noleggio auto, non hanno ancora adottato misure preventive basilari ed “economiche” per la gestione degli incendi EV. Questa mancanza di preparazione non solo mette a rischio la sicurezza dei dipendenti, ma anche quella dei primi soccorritori e dei clienti.

LA NECESSITÀ DI ATTREZZATURE ADEGUATE E NORME DI OMOLOGAZIONE

La prevenzione e la gestione degli incendi EV richiedono attrezzature specifiche e conformi agli standard di sicurezza, cioè la norma NFPA 701, riconosciuta dai dipartimenti dei vigili del fuoco e testato da terze parti in Nord America. Mentre in Italia non esiste ancora una norma di omologazione di estintori per batterie al litio, quindi le aziende più impegnate effettuano test con enti di ricerca e certificazione per sperimentare in autonomia estinguenti per batterie agli ioni di litio nelle condizioni più disparate. Ma in assenza di test omologativi armonizzati, ognuno (Aziende e Paesi UE) segue dei criteri propri, come ci ha raccontato in questa intervista Marco Milli, titolare della Emme Antincendio.

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