NIO: il primo stabilimento in Europa produrrà stazioni per swap batterie NIO realizzerà il suo primo impianto in Europa. Non sarà uno stabilimento per auto elettriche ma un impianto per la stazioni di swap delle batterie

NIO: il primo stabilimento in Europa produrrà stazioni per swap batterie

NIO realizzerà il suo primo impianto in Europa. Non sarà uno stabilimento per auto elettriche ma un impianto per la stazioni di swap delle batterie

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1 Agosto 2022 - 05:08

NIO è una delle aziende simbolo della nuova generazione di auto in arrivo dalla Cina e sta preparando il terreno per la crescita in Europa con la realizzazione del suo primo stabilimento di produzione. Non si tratta di un impianto di produzione di auto elettriche. Per ora, la gamma di modelli NIO continuerà ad essere prodotta negli stabilimenti cinesi. I piani di espansione prevedono però importanti investimenti. Il nuovo stabilimento di NIO in Europa, infatti, produrrà stazioni per lo swap batterie. Il meccanismo che prevede la sostituzione automatizzata delle batterie (come alternativa alla ricarica) è un vero e proprio marchio di fabbrica di NIO. La casa cinese ha già centinaia di stazioni di swap attive. Di recente, inoltre, l’azienda ha avviato i primi progetti per lo sviluppo di una rete di stazioni di cambio batterie in Europa. La realizzazione del primo impianto di produzione può essere vista, quindi, come una naturale evoluzione degli obiettivi di crescita dell’azienda.

IL PRIMO STABILIMENTO IN EUROPA PER LA PRODUZIONE DI STAZIONI DI SWAP BATTERIE DI NIO APRIRÀ IN UNGHERIA

NIO ha confermato la nascita del suo primo stabilimento in Europa. La notizia, già da tempo al centro di indiscrezioni, è stata ufficializzata con l’aggiunta, da parte dell’azienda, dei primi dettagli. Il primo impianto NIO in Europa sorgerà a Pest, in Ungheria e si occuperà della produzione di stazioni per lo swap di batterie delle auto elettriche. La fabbrica sorgerà in un’area di circa 10 mila metri quadrati. Non si tratta, quindi, di un impianto di produzione di veicoli elettrici (i modelli NIO continueranno, come sottolineato in apertura, ad essere realizzati esclusivamente in Cina) ma di un progetto che punta a sostenere la diffusione dell’infrastruttura dei punti di swap delle batterie, tecnologia che potrebbe contribuire alla riduzione dei prezzi delle batterie.

LA FABBRICA EUROPEA DI NIO PER RISOLVERE IL “PROBLEMA” DELL’INFRASTRUTTURA DI RICARICA

NIO vuole “risolvere” i problemi con la ricarica delle auto elettriche adottando un approccio differente. Lo swap, ovvero la sostituzione della batteria scarica con una carica, accelera i tempi per ripristinare l’autonomia delle auto elettriche eliminando tutte le problematiche connesse all’infrastruttura di ricarica ancora molto limitata in Europa. La nuova fabbrica ungherese permetterà a NIO di velocizzare la produzione di stazioni di swap e sostenerne la loro diffusione sul mercato europeo. Nel programma delle stazioni di swap delle batterie di NIO in Europa potrebbe essere coinvolta anche la nuova batteria allo stato solido da 150 kWh. Tale batteria potrebbe essere montata (su richiesta dei clienti) prima di affrontare viaggi di lunga durata. I modelli di NIO, grazie alla nuova batteria in arrivo entro fine 2022, dovrebbero essere in grado di raggiungere i 1.000 chilometri di autonomia.

IL PRIMO STABILIMENTO IN EUROPA DI NIO FONDAMENTALE PER SOSTENERE LE VENDITE E LA DIFFUSIONE DELLO SWAP DI BATTERIE

Tra gli obiettivi futuri di NIO c’è la crescita in Europa e il primo stabilimento che nascerà in Ungheria servirà a sostenere tale target. L’azienda ha già avviato le operazioni in Norvegia e ora prepara un piano di espansione ancora più ambizioso. Nel corso della seconda metà del 2022, infatti, NIO raggiungerà altri mercati in Europa. Le elettriche della casa cinese saranno commercializzate anche in Germania, Olanda, Svezia e Danimarca, Paesi che saranno la base di partenza per una diffusione capillare di NIO in Europa. La nuova fabbrica ungherese si occuperà della produzione di stazioni di swap per le batterie e della relativa componentistica necessaria per la manutenzione. In tutti i mercati di commercializzazione dei suoi modelli, NIO potrebbe realizzare un’infrastruttura per lo swap delle batterie. Questo sistema potrebbe avere, secondo l’azienda che già da tempo ha investito in Cina in questa tecnologia, le carte in regola per superare i problemi delle tradizionali infrastrutture di ricarica per le auto elettriche.

LA CONQUISTA DELL’EUROPA È PARTE DEL PROGETTO DI CRESCITA DI NIO: SI PUNTA SU SWAP BATTERIE E SECONDO BRAND

Il primo impianto di produzione di NIO in Europa, come evidenziato in precedenza, ricoprirà un ruolo chiave per la crescita dell’azienda. L’Europa rappresenta un mercato chiave per il brand cinese che punta a crescere su scala globale. Dopo un ottimo 2021 chiuso con oltre 90 mila unità vendute e il debutto sul mercato globale, al di fuori della Cina, con l’avvio delle vendite in Norvegia, NIO guarda al futuro con maggiore fiducia. La crescita del numero di mercati di commercializzazione dei modelli NIO in Europa e il potenziamento dell’infrastruttura di swap delle batterie potrebbero garantire all’azienda nuovi numeri da record nei prossimi anni. A sostenere ulteriormente la crescita di NIO in Europa e nel mondo, oltre alla rete di swap delle batterie, potrebbe esserci anche il lancio di un secondo brand. Il nuovo marchio dovrebbe concentrarsi su mercati emergenti dove, nel lungo periodo, anche lo swap delle batterie potrebbe dare un grande contributo alla crescita della mobilità a zero emissioni.

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