Per le Chrysler Pacifica Plug-in a rischio incendio arriva finalmente la soluzione, ma la causa del problema resta sconosciuta
Le Chrysler Pacifica Plug-in a rischio incendio negli USA hanno finalmente ricevuto una soluzione: è stato ufficializzato il richiamo per 20 mila auto, più di quelle precedentemente ipotizzate. Dopo i primi incendi delle auto ibride parcheggiate, Stellantis aveva chiesto ai proprietari in via precauzionale di parcheggiare all’aperto e lontano da altri veicoli o edifici come per le Chevrolet Bolt e le BMW i4 e iX, mentre si cercava una soluzione, che finalmente è arrivata.
CHRYSLER: INDIVIDUATO IL PROBLEMA MA NON LA CAUSA DELL’INCENDIO
Ci sono voluti 8 mesi per individuare le condizioni in cui si potrebbe verificare l’incendio delle Chrysler Pacifica PHEV. A dimostrazione che neppure per i Costruttori di auto è facile trovare una soluzione a un problema che coinvolge le batterie ad alta tensione, c’è il fatto che la soluzione al problema sembrerebbe un’ulteriore misura di sicurezza per prevenire il verificarsi delle condizioni in cui avrebbero avuto origine gli incendi. Come riporta il magazine Autoblog, le indagini effettuate dai tecnici del Costruttore non avrebbero portato all’individuazione delle cause. Nel frattempo i proprietari hanno dovuto far fronte alle difficoltà di utilizzare un’auto con gli inevitabili disagi di doverla sempre parcheggiare a una distanza di sicurezza.
LA SOLUZIONE AL RICHIAMO CHRYSLER PACIFICA A RISCHIO INCENDIO
La soluzione applicata con il richiamo delle Chrysler Pacifica Plug-in, consisterà in un aggiornamento software del sistema di gestione della batteria ad alta tensione (Battery Pack Control Module). Contestualmente le officine controlleranno anche lo stato della batteria al litio da 16 kWh e se necessario effettueranno anche la sostituzione del pacco batteria. L’intervento richiederà fino a 2 giorni per cui i proprietari potranno utilizzare un’auto sostitutiva gratis. Tuttavia, come riporta il magazine americano “Chrysler afferma di non aver individuato definitivamente la causa degli incendi”. A febbraio 2022 Stellantis aveva informato i proprietari del potenziale rischio d’incendio, invitandoli a seguire una serie di misure precauzionali, tra cui parcheggiare a distanza di sicurezza da altre auto. La comunicazione è stata decisa dopo che dall’analisi di due Chrysler Pacifica incendiate (riacquisite a settembre 2021) era emerso il probabile coinvolgimento di tutte le Chrysler Pacifica Plug-in prodotte dal 12 agosto 2016, fino al 2018.
AUTO ELETTRICHE CHE SI INCENDIANO: RISCHI SCONOSCIUTI ANCHE PER I COSTRUTTORI?
Dai documenti NHTSA, l’agenzia nazionale per la sicurezza dei trasporti, risulta che Stellantis ha saputo del problema ad agosto 2021. Quindi alla soluzione si è arrivati dopo oltre 1 anno da questa data e dopo 8 mesi dal divieto di parcheggiare in garage. Intanto il magazine americano scrive che negli ultimi mesi, si sono verificati altri 2 incendi, di cui uno con lievi ferite a persone. Tutto ciò dimostra, come emerso durante il Convegno sulle Batterie al litio a cui ha partecipato anche SicurAUTO.it, che si tratta di una tecnologia ancora sconosciuta e, in caso di problemi gravi (incendi o incidenti), trovare una soluzione richiede molto tempo anche per i Costruttori di auto e i produttori di batterie.