Il progetto pilota di Volkswagen consente di riutilizzare le batterie al litio esauste delle auto elettriche creando punti di ricarica rapida
Il problema delle batterie esauste delle auto elettriche è uno dei temi “caldi” del mondo delle quattro ruote ma Volkswagen potrebbe aver trovato una soluzione. La casa tedesca, infatti, ha presentato un primo progetto pilota per il riutilizzo delle batterie delle Volkswagen ID.3 e ID.4 non più idonee per alimentare i motori dei veicoli. Tale progetto prevede, infatti, l’integrazione delle batterie esauste delle auto elettriche del marchio all’interno di un Power Storage Container (PSC). Si tratta di un accumulatore di energia elettrica in grado di diventare un vero e proprio powerbank per la ricarica delle auto elettriche. Il progetto è solo il primo passo di un programma che mira ad incrementare la sostenibilità delle auto a zero emissioni andando a risolvere il problema delle batterie esauste dei modelli Volkswagen a zero emissioni, allungandone il periodo di utilizzo prima dello smaltimento.
LE BATTERIE AL LITIO ESAUSTE DELLE AUTO ELETTRICHE DI VOLKSWAGEN DIVENTANO DEI POWERBANK PER LA RICARICA
Trasformare le batterie al litio esauste in componenti di un sistema di ricarica per le auto elettriche. È questo il focus del progetto pilota avviato da Volkswagen in Sassonia. Riutilizzare le batterie a fine ciclo vita per renderle ancora utili ed utilizzabili, senza dover avviare un processo di smaltimento che, anche in caso di riciclo di alcuni componenti, comporterà un dispendio energetico e la produzione di emissioni in atmosfera. Il progetto pilota realizzato da Volkswagen punta al riutilizzo delle batterie esauste delle Volkswagen ID.3 e ID.4, due dei modelli di riferimento della gamma a zero emissioni della casa tedesca.
DA BATTERIE ESAUSTE A POWERBANK: COME FUNZIONA IL PROGETTO VOLKSWAGEN
Il sistema sviluppato dalla casa tedesca è molto semplice. Le batterie esauste delle Volkswagen elettriche diventano parte di un grande accumulatore, denominato Power Storage Container o, più semplicemente, PSC. Tale accumulatore integra batterie per raggiungere una capacità massima di 570 kWh. Complessivamente, il sistema integra 96 moduli di batterie. Il sistema può accumulare energia elettrica, anche grazie ad un accoppiamento con un impianto fotovoltaico, diventando un punto di ricarica per le auto elettriche da posizionare in aree strategiche (come aree urbane ad alta densità abitativa). Il PSC viene abbinato a quattro stazioni di ricarica con una potenza massima di 150 kW. Il PSC consente di creare punti di ricarica rapida in zone con costi molto più bassi, riducendo in modo significativo l’investimento necessario per dar vita ad una rete infrastrutturale in grado di sostenere la transizione verso l’elettrico. Con il futuro stop alla vendita di auto benzina e diesel deciso dall’UE, infatti, la creazione di stazioni di ricarica rapida diventa fondamentale. Poter abbattere i costi di realizzazione di tali impianti ricorrendo al riciclo delle batterie al litio esauste può rappresentare una risorsa per il futuro da non trascurare.
I VANTAGGI DEL SISTEMA DI RECUPERO DI BATTERIE AL LITIO ESAUSTE SVILUPPATO DA VOLKSWAGEN
Il nuovo progetto pilota presentato da Volkswagen segna la strada per importanti applicazioni future. Nel corso dei prossimi anni, infatti, la creazione di sistemi analoghi al PSC potrebbe rappresentare un sostegno fondamentale all’elettrificazione del settore auto. Sviluppare una rete di PSC, infatti, consentirebbe di:
– trovare un sistema efficace e senza alcun impatto ambientale per il riutilizzo delle batterie al litio esauste, prolungandone il ciclo di vita
– portare la ricarica rapida in aree residenziali in cui, per limitazioni della rete e per la necessità di elevati investimenti, è disponibile solo la ricarica standard fino a 11 kW
– ridurre l’impatto ambientale sul ciclo di vita delle auto elettriche che devono fare i conti con le emissioni legate al ciclo produttivo delle batterie ed al loro smaltimento
– abbattere i costi per la realizzazione di nuovi punti di ricarica per auto elettriche in vista della transizione verso una mobilità a zero emissioni in Europa
Nel corso dei prossimi anni, con la crescita delle vendite delle auto elettriche, il “problema” delle batterie esauste delle vetture a zero emissioni diventerà sempre più attuale. Per molte batterie delle auto elettriche vendute sino ad oggi, infatti, nei prossimi anni si raggiungerà la fine della carriera. Anche il numero di veicoli elettrici da smaltire sarà molto più elevato. Solo nel primo semestre del 2022, infatti, Volkswagen ha venduto oltre 200 mila auto elettriche, incrementando del 27% i risultati dello scorso anno. La possibilità di riutilizzare le batterie, senza interventi (dispendiosi dal punto di vista energetico) per il recupero delle materie prime, sarà fondamentale. Il sistema PSC sviluppato dal progetto pilota di Volkswagen è, quindi, una soluzione a tante esigenze future di un mercato elettrificato.
IL RIUTILIZZO DELLE BATTERIE AL LITIO MIGLIORA LA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELLE AUTO ELETTRICHE
Per il futuro, la valutazione dell’impatto ambientale delle autovetture non si concentrerà esclusivamente sulle emissioni prodotte dal motore. Come confermato anche dal nuovo sistema di valutazione Green NCAP al via da quest’anno, il focus è ora l’intero ciclo di vita del veicolo per un’analisi completa del suo impatto ambientale. Per riutilizzare le batterie al litio esauste significa allungare la vita di un componente chiave. Una batteria, infatti, incide in modo molto significativo sull’impatto ambientale delle auto elettriche. Un sistema di questo tipo, quindi, non potrà che garantire un impatto positivo su di una valutazione allargata dell’impatto delle auto elettriche sull’ambiente.