Auto ibride e bollo 2018: dove sono esentate e dove no

Auto ibride e bollo 2018: dove sono esentate e dove no Nonostante manchi una direttiva univoca

Nonostante manchi una direttiva univoca, alcune regioni si sono mosse in modo autonomo per tutelare le auto ibride, ecco dove conviene

23 Gennaio 2018 - 09:01

Anno dopo anno il mercato sta conoscendo sempre di più l'arrivo di vetture ibride. Se prima la scelta era rilegata a pochi modelli, oggi l'offerta è quanto mai variopinta. Ibride, ibride plug in, di segmenti e autonomie diverse offrono una scelta sempre maggiore per gli automobilisti, diventando quindi una preferenza particolarmente indicata per chi cerca una soluzione che migliori i consumi, e quindi i costi, con anche la curiosità di scoprire una nuova tecnologia – scopri tutte le novità sul mondo delle auto ibride nella nostra sezione dedicata. Ulteriore vantaggio appare nel momento del pagamento del bollo che, nonostante manchi una norma univoca, si configura in vari modi a seconda della regione. Ecco la situazione attuale.

REGOLAMENTAZIONI DIVERSI DI REGIONE IN REGIONE Quando si parla di bollo e di auto elettriche o ibride, abbiamo due situazioni differenti. Per quanto riguarda le auto completamente elettriche, è prevista una piena esenzione dal pagamento del bollo per i primi 5 anni dall'immatricolazione, insieme ad altre agevolazioni a livello locale – scopri anche le novità sulla notifica delle multe dal 2018 con la PEC. Passando invece alle motorizzazioni ibride, scopriamo che ancora manca una legge in grado di regolarizzare a livello nazionale il pagamento del bollo, tanto che le amministrazioni regionali – il bollo è stato regionalizzato nel 1999 – si sono mosse in completa autonomia per incentivare l'acquisto di vetture ibride benzina-elettrica e diesel-elettrica – per calcolare il tuo bollo passa sul sito dell'Agenzia delle Entrate.

COME FUNZIONA NELLE REGINOI A STATUTO SPECIALE Partiamo dalle regioni autonome. Per le vetture immatricolate a Bolzano, con alimentazione ibrida idrogena, metano, Gpl, elettrica e termica, il bollo è esentato per i primi tre anni dall'immatricolazione che salgono a cinque per veicoli ibridi che emettono una quantità di anidride carbonica inferiore ai 30g/km. A Trento, dopo la legge provinciale n°27 del 27 dicembre 2010, tutte le auto ibride (metano/benzina, Gpl/benzina, elettrico/benzina) immatricolate dal 20/12/2010 sono esentati dal pagamento del bollo per i primi cinque anni. In Valle d'Aosta tutte le autovetture (categoria M1) e gli autocarri (categoria N1 fino a 3,5 tonnellate) con powertrain ibrido – termico/elettrico – e a idrogeno immatricolati tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2019 non pagano il bollo.

AL NORD QUATTRO REGIONI Se nelle regioni a statuto speciale la situazione è abbastanza omogenea, lo stesso non si può dire per le regioni settentrionali. In Emilia-Romagna, ad esempio, la legge regionale prevede per i veicoli ad alimentazione ibrida benzina/elettrica, diesel/elettrica o benzina/idrogeno immatricolati nel 2016, ricevano l'esenzione dal pagamento del bollo per tutto il 2016 e per i due anni successivi. In Liguria tutte le auto immatricolate dal 1 gennaio 2016 (benzina/elettrica, diesel/elettrica, benzina/idrogeno) sono esenti dal primo bollo e le successive quattro annualità. Nessuna esenzione in Lombardia, ma una riduzione del 50% per tutte le auto con alimentazione ibrida plug-in immatricolate tra i 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2020 per i tre anni successivi a quelli dell'immatricolazione. In Piemonte dal 22 novembre 2017, l'esenzione per le auto ibride è di cinque anni successivi alla data di immatricolazione, ma solo per le auto con potenza uguale o inferiore a 100 Kw. Concludiamo con il Veneto che dal 2014 esenta i proprietari di veicoli ibridi per tre anni dalla data di immatricolazione.

SOLO MARCHE E LAZIO AL CENTRO Al centro sono solo due le regioni che si sono mosse per incentivare l'acquisto, e la circolazione, di auto ibride, e sono le Marche e il Lazio. Per quanto riguarda le vetture ibride immatricolate nelle Marche in tutto il 2017 sono esenti dal bollo per il primo anno e per i cinque successivi, che siano benzina/elettriche, diesel/elettriche, benzina/idrogeno. Nel Lazio dal 2014 tutte le auto ibride, che siano benzina/elettriche, benzina/idrogeno sono esentate dal pagamento del bollo per i tre anni successivi alla data dell'immatricolazione.

DAL 2014 ESENZIONI IN CAMPANIA E PUGLIA Anche al sud sono solo due le regioni che hanno regolarizzato incentivi per le auto ibride riferiti al bollo, Campania e Puglia. Già dal 2014 in Campania per chi immatricola vetture ibride, l'esenzione vale per un primo periodo fisso più le due annualità successive, e riguarda tutte le tipologie presenti sul mercato, comprese le motorizzazioni a idrogeno. La Puglia ha invece disposto l'esenzione temporanea per un primo periodo fisso e per le cinque annualità successive, per tutti i veicoli nuovi ibridi appartenenti alle categorie M1 e N1 immatricolati dal 1° gennaio 2014. Una volta decorso il periodo di esenzione, il bollo sarà ridotto del 75%.

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