Auto robot senza conducente: nel 2020 il prezzo lieviterà di 13 mila euro

Secondo Volvo l'implementazione della Guida Autonoma inciderà in maniera sostanziosa sui prezzi di listino, ma c'è chi la immagina low cost
La nuova frontiera dell'automobile è la guida autonoma, qualcuno fa ancora fatica ad accettarlo ma è impossibile negarlo. Le auto driverless, a regime, porteranno più sicurezza sule strade e renderanno i lunghi viaggi meno faticosi, ma faranno lievitare notevolmente i prezzi di listino. Questo assunto arriva da Volvo, che ha espresso la propria visione sul futuro delle auto senza conducente.
APPROCCI DIVERSI ALLA GUIDA AUTONOMA Le principali Case costruttrici sono più o meno direttamente coinvolte e interessate allo sviluppo dei sistemi a guida autonoma. Alcune di esse hanno creato delle divisioni apposite di ricerca e sviluppo, altre hanno scelto di consociarsi con partner tecnologici già avanti con la sperimentazione, riducendo così tempi e costi per raggiungere l'obiettivo (Leggi l'accordo tra FCA e Google). Volvo appartiene alla prima categoria di costruttori e dal prossimo anno inizierà la sperimentazione su strada della XC90 driverless. In occasione di una conferenza sulla guida autonoma, tenutasi a Londra nei giorni scorsi, Eric Coelingh, esperto di sicurezza e capo della divisione Volvo dedicata allo sviluppo del prototipo senza conducente, ha dissertato su come la Casa svedese sta approcciando lo studio e su come le nuove generazioni di automobili cambieranno il mercato.
COMPONENTI E COMPUTER COSTOSI Una dichiarazione di Coelingh ha permesso di affrontare un aspetto finora poco discusso riguardo le auto a guida autonoma, il loro prezzo. Secondo il tecnico Volvo dotare un'automobile delle funzionalità di guida autonoma inciderà sul prezzo di listino per circa 13.000 euro. Al raggiungimento di questa cifra concorre l'arsenale di radar, sensori lidar e telecamere da installare sulle automobili. Inoltre affinché i dati racconti dai sensi elettronici vengano correttamente interpretati ed elaborati è necessaria una potenza di calcolo a dir poco spaventosa. Per i tecnici della Casa tedesca sono necessari fino a cinque computer ad alta potenza e dotati di super processori. Volvo attualmente sta testando la piattaforma Drive PX realizzata da Nvidia espressamente per le auto senza conducente (in arrivo BlueBox il supercomputer olandese per le auto driverless).
SISTEMI DI SICUREZZA RIDONDANTI Nella sua dissertazione l'esperto Volvo ha fatto riferimento alla ridondanza dei principali componenti della vettura e dei sistemi di sicurezza. Si tratta di una prassi adottata nell'industria aerospaziale, quella di raddoppiare le dotazioni di bordo e mantenere così un alto livello di sicurezza. Nel caso delle auto a guida autonoma, per come le concepisce il costruttore scandinavo, queste avranno, ad esempio, pompa dell'abs e sistema di sterzo elettrico sdoppiati, in modo da avere un backup sempre disponibile in caso di guasti. Si tratta di una scelta lungimirante ma che grava sul costo della vettura.
LE OFFERTE LOW COST E I KIT FA DA TE La lucida analisi fatta da Eric Coelingh e la stima dei costi aggiuntivi per una vettura driverless vanno però contestualizzati e si riferiscono probabilmente ad un'auto senza conducente di tipo Premium, con il massimo delle funzionalità autonome. Ad esempio Tesla offre le funzionalità Autopilot, che ricordiamo essere un sistema semi-autonomo, per circa un quinto della cifra indicata da Volvo. La Casa californiana dota infatti le Model S e le Model X di tutto l'hardware necessario e del software di gestione per appena 2.800 euro (Ecco come funziona l'Autopilot Tesla). Merita di essere citato in questa occasione il celebre hacker Geohot, il quale intende realizzare un kit per la guida autonoma a meno di 1.000 dollari e dare a chiunque la possibilità di disporre di un'auto senza conducente.