Allontanare i bambini dal sistema strada porta ad una carenza formativa sulla sicurezza che li espone ad un rischio maggiore. È ora di invertire la rotta?
I bambini da 0 a 14 anni sono considerati utenti della strada vulnerabili. Ciò è dovuto principalmente al fatto che stanno ancora sviluppando le capacità cognitive e fisiche necessarie per muoversi in sicurezza nel traffico. In media, anche i bambini si spostano più spesso nel traffico come utenti della strada vulnerabili (pedone o ciclista). La loro limitata autonomia significa anche che la loro sicurezza nel traffico è in gran parte influenzata dagli adulti, soprattutto da genitori o tutori. Per paura che succeda loro qualcosa e con l’intenzione di proteggerli, spesso vengono allontanati ulteriormente dal sistema strada. Si crea così una carenza formativa ed esperienziale che li va ad esporre ad un rischio, se possibile, maggiore. È davvero questa la strategia migliore per tutelarli?
BAMBINI E INCIDENTI STRADALI: I DATI
Un bambino è una qualsiasi persona il cui sviluppo è tra la nascita e la pubertà, al di sotto dei 15 anni. Da questa età una persona può svolgere un ruolo più attivo come utente della strada e partecipare al traffico in modo più autonomo. Tuttavia, i bambini non sono un gruppo omogeneo. Le differenze di età sono legate a diversi livelli di sviluppo fisico e cognitivo. Di conseguenza, le capacità dei bambini e le loro scelte di trasporto variano considerevolmente, come il loro impatto sul traffico e sulla sicurezza stradale. Tra il 2010 e il 2019, più di 6.120 bambini sono morti sulle strade dell’Unione Europea. Il numero dei bambini vittime della strada è per fortuna diminuito negli ultimi dieci anni (2,7% nel 2010 contro il 2,1% del 2019). Oltre alle loro competenze e capacità, i rischi che i bambini corrono nel traffico sono fortemente influenzati dagli adulti, in particolare dai genitori.
DALLA CULLA ALLA SICUREZZA STRADALE: LO SVILUPPO COGNITIVO DEI BAMBINI
Quando i bambini si muovono in strada, sviluppo cognitivo, sensoriale e fisico giocano un ruolo importante nel tenerli al sicuro:
– Capacità di concentrarsi su ciò che sta accadendo. I bambini sono attivi e spesso impulsivi. Tra i 5 e i 7 anni imparano a controllare la loro attenzione.
– Essere consapevoli delle situazioni rischiose e affrontarle correttamente. Soltanto verso i 10 anni, possono adottare misure preventive per evitare un rischio.
– Elaborare una grande quantità informazioni in un breve lasso di tempo. Fino ai 13 anni la maggior parte dei bambini non ha consapevolezza delle informazioni utili per attraversare la strada in sicurezza.
– Capacità di mettersi nei panni degli altri utenti della strada. I bambini presuppongono di essere visti dal momento che loro vedono il veicolo in arrivo.
La sicurezza non dipende solo dalla loro età, ma la libertà e il piacere di viaggiare giocano un ruolo fondamentale.
CAMPAGNE DI PREVENZIONE: IL RUOLO DEI GENITORI
Genitori e adulti svolgono un ruolo importante nella sicurezza stradale dei bambini. Danno, infatti, un importante contributo all’educazione alla sicurezza stradale, insegnando ai bambini conoscenze e abilità fondamentali nel traffico. I bambini, infatti, imparano imitando e osservando gli adulti. Il comportamento in cui gli adulti si impegnano inconsciamente influenza gli atteggiamenti dei bambini nella sicurezza stradale. Negli ultimi decenni, però, i genitori sembrano preferire gli spostamenti in macchina. Non permettendo ai bambini di camminare o andare in bicicletta, limitano le opportunità di apprendimento per diventare utenti della strada autonomi. Inoltre, questo comportamento porta a un circolo vizioso. L’aumento del traffico aumenta il rischio di incidenti, con vittime gli utenti più fragili, Il che incoraggia i genitori a trasportare i propri figli in auto. Riportare i bambini al centro della cultura della sicurezza stradale sembra quindi essere, ad oggi, la strategia più efficace per diminuire gli incidenti stradali.