Idoneità alla guida: perché sono importanti i tempi di reazione?

Idoneità alla guida: perché sono importanti i tempi di reazione?

Facciamo chiarezza sull'importanza dei tempi di reazione per il conseguimento della patente di guida

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7 Luglio 2023 - 08:52

La patente di guida è un documento che attesta l’abilitazione alla guida. Per cui è necessario sostenere esami di teoria e pratica, ma questo non basta: serve anche essere in possesso di determinati requisiti fisici e psichici, che ne determinano l’idoneità. Per forza di logica, consegue che chiunque non sia in possesso dei requisiti d’idoneità, non possa essere abilitato alla guida. Troppo spesso, invece, aleggia un diritto/dovere nell’ottenere la patente, dimenticando l’importanza dei requisiti psicofisici, tra cui i tempi di reazione.

IDONEITÀ ALLA GUIDA: ANCHE QUESTIONE DI PSICHE

Attualmente sembrerebbe ai più che la sola idoneità fisica sia quella necessaria all’ottenimento della patente. La mente viene così, ancora una volta, messa da parte. Il problema dell’idoneità psichica sorge quando particolari condizioni di salute che non possono essere definite strettamente “fisiche”, compromettono le capacità richieste, comportando di conseguenza dei gravissimi rischi per la comunità. La salute psichica di un individuo può essere compromessa da diversi motivi, alcuni di questi non dipendono da una sua scelta, come per esempio difficoltà alla nascita, l’aver subito traumi o essere vittima di gravi incidenti. Altri dipendono invece da una scelta, come per esempio l’assunzione di una certa quantità di alcol o di sostanze psicotrope, tale da compromettere le capacità psichiche dell’individuo e quindi la sua idoneità alla guida.

QUALI SONO I REQUISITI PSICHICI D’IDONEITÀ?

Il D.L.vo 285/92, art. 119 “Requisiti fisici e psichici per il conseguimento della patente di guida” è la base su cui si erge l’intera struttura delle questioni d’idoneità alla guida. Esso sancisce due principi fondamentali:

Entra poi in campo il D.P.R. 495/92 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada”. L’art. 324 “Valutazione psicodiagnostica e test psicoattitudinali” con i suoi due commi, è l’unico articolo che stabilisce precisi requisiti. In realtà l’unico requisito è richiesto solamente per le patenti di categoria superiore e riguarda i tempi di reazione:

“Per il conseguimento, la conferma di validità o per la revisione della patente di guida per autoveicoli delle categorie C, D ed E e per le patenti speciali delle categorie C e D, sono richiesti tempi di reazione a stimoli semplici e complessi, luminosi ed acustici, sufficientemente rapidi e regolari per poter essere classificati almeno nel quarto decile della scala decilica di classificazione” (D.P.R. 495/92, art. 324, comma 1).

IDONEITÀ ALLA GUIDA: COSA SONO I TEMPI DI REAZIONE?

Il tempo di reazione è l’intervallo di tempo che passa tra il momento in cui si percepisce un pericolo e il momento in cui si inizia ad agire per evitarlo. In condizioni normali il tempo di reazione è circa 1 s. Quindi lo spazio percorso in questo tempo è quello percorso dal momento della percezione di una situazione di pericolo a quello di inizio della frenata. Esso dipende ovviamente dalla velocità alla quale si marcia. E’ possibile calcolare lo spazio percorso nel tempo di reazione (es di un secondo):

  • Moltiplicando la velocità per 1000 (i metri in un chilometro) e dividere per 3600 (i secondi in un’ora), che equivale a moltiplicare per 10 e dividere per 36.
  • In maniera approssimata si può dividere la velocità per 10 e moltiplicare per 3

I TEMPI DI REAZIONE VARIANO: PERCHÉ?

Innanzitutto sono tre gli steps fondamentali da tenere in considerazione:

  • Percezione: vedere, sentire o udire lo stimolo è sicuro essenziale per avere un buon tempo di reazione;
  • Lavorazione: è necessario mettere a fuoco e comprendere appieno le informazioni;
  • Risposta: la prontezza di riflessi è necessaria per agire una volta avuto lo stimolo.

Se uno qualsiasi di questi processi viene modificato, il tempo di risposta ne sarà influenzato. I tempi di risposta poi possono variare a seconda di diversi fattori:

  • Complessità dello stimolo: più è complesso, più informazioni dovranno essere elaborate, passando più tempo su di esso;
  • Familiarità: se si deve rispondere a stimoli noti, il tempo speso per elaborare le informazioni sarà più basso;
  • Benessere psicofisico: alcuni fattori che possono influenzare negativamente il tempo di risposta sono la stanchezza, l’attenzione, l’età o anche mangiare pasti abbondanti, fare uso di sostanze come alcool o altre droghe;
  • Modalità sensoriale stimolata: ogni modalità sensoriale comporta un tempo di risposta diversa. Gli stimoli uditivi richiedono il minor tempo di elaborazione.

Infine, oltre ai fattori illustrati, anche la complessità del tipo di stimolo da elaborare influenza il nostro tempo di risposta.

TEMPI DI REAZIONE E IDONEITÀ ALLA GUIDA: UNA VALUTAZIONE PER TUTTI

Perché è così importante valutare i tempi di reazione? Un buon tempo di risposta ci permette di essere agili ed efficaci nel rispondere a stimoli e situazioni. Un tempo di risposta adeguato ci porta benefici, ma da solo non basta. Abbiamo bisogno di elaborare correttamente le informazioni, affinché vi sia un’azione conseguente adeguata. Non è quindi pensabile che i tempi di reazione vengano valutati soltanto nel caso del conseguimento di patenti superiori. Essendo un nodo cruciale dell’idoneità alla guida dovrebbero poi essere testati ad ogni rinnovo, perché chiunque, come abbiamo visto, può incorrere in un deterioramento impercettibile ma decisivo dei propri tempi di reazione.

Contributo a cura di Marianna Martini – Psicologa del Traffico

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