Più qualcosa è grande più il nostro cervello la percepisce come pericolosa. Se fosse questo meccanismo base per una segnaletica più sicura?
Individuare un’unica causa negli incidenti stradali può risultare complesso. Gli incidenti sono multifattoriali: possono dipendere dalle condizioni della strada, dal traffico, dall’ambiente e dal comportamento umano. Un fattore sembra essere però predominante per il verificarsi degli incidenti e la loro gravità: la velocità. Secondo la Commissione Europea (2020), un aumento della velocità di 10 km/h raddoppia il rischio di incidenti mortali, mentre una riduzione della velocità media di 1 km/h su tutte le strade dell’Unione Europea salverebbe oltre 2000 vite l’anno. La segnaletica orizzontale sembrerebbe influenzare il comportamento del conducente, la velocità e quindi la sicurezza stradale. Vediamo come.
PREVENIRE GLI INCIDENTI ATTRAVERSO LA SEGNALETICA: LO STUDIO
Secondo un team spagnolo aumentare la larghezza della segnaletica orizzontale indurrebbe i conducenti a percepire le corsie più strette, creando l’illusione di viaggiare più velocemente. A tal fine sono state selezionate tre curve a visibilità ridotta per un esperimento sul campo, dipingendo la segnaletica orizzontale sia standard che più larga. Il tragitto poi è stato ripreso da una telecamera installata in un veicolo. Un totale di 14 video sono stati mostrati a ciascuno dei 185 partecipanti. È stato effettuato un sondaggio per analizzare in quale video i partecipanti percepivano una velocità maggiore. I risultati hanno mostrato che se i partecipanti percepivano differenze di velocità, questa veniva percepita con le marcature larghe. Questa percezione di velocità maggiore aumentava se il partecipante era una donna o se aveva avuto un incidente in passato. Non tutti, però, percepivano una differenza di velocità. Questi risultati sembrano dunque interessanti, ma sono necessari ulteriori approfondimenti.
VELOCITÀ, BIAS COGNITIVI ED ECONOMIA DI RISORSE POSSONO COESISTERE?
Quando siamo alla guida veniamo letteralmente bombardati da una moltitudine di stimoli. Che provengano dall’ambiente esterno, dall’interno dell’auto (passeggero o nuove tecnologie), o ancora che siano frutto dei nostri pensieri: il cervello raccoglie tutte queste informazioni. Ma come fa a sapere su cosa deve concentrarsi? Il nostro cervello sceglie le informazioni “da tenere” grazie a bias cognitivi, scorciatoie che ci permettono di mantenere l’attenzione su cos’è per noi funzionale in quel momento. Alcuni bias sono:
– influenza: la percezione della realtà è influenzata da ciò che desideriamo in quel momento;
– ancoraggio: facciamo affidamento sulle prime informazioni che ci vengono fornite;
– conferma: diamo maggiore rilevanza alle informazioni in grado di confermare la nostra tesi iniziale;
– disponibilità: sovrastimiamo le informazioni a nostra disposizione;
– grandezza: difficoltà nello stimare correttamente la grandezza di un oggetto.
Questi bias entrano in gioco anche alla guida. Come scegliamo tra tutto ciò che vediamo?
DIMINUIRE GLI INCIDENTI AUMENTANDO LA VISIBILITÀ PERIFERICA: UNA NUOVA FRONTIERA DELLA PREVENZIONE
Per quanto riguarda la vista, infatti, noi vediamo molto di più di quanto crediamo quando ci troviamo al volante. Il nostro cervello, però, seleziona ed elabora gli elementi che ritiene necessari, facendoci “dimenticare” gli altri. Secondo la nostra storia evolutiva il fine più importante della nostra giornata è tornare a casa sani e salvi. Per proteggerci da un potenziale nemico siamo costantemente in allerta. La nostra attenzione è attratta da:
– ciò che potrebbe ferirci (più una cosa è grande più è pericolosa);
– ciò che potrebbe aiutarci (come un’insegna luminosa in un locale che non conosciamo).
Grandezza e vistosità sono due caratteristiche fondamentali per percepire un pericolo. Il più grande vantaggio derivante da una segnaletica orizzontale più ampia, quindi, sarebbe dato da una migliore visibilità periferica. Oltre ai risultati precedenti, una segnaletica più larga attirerebbe maggiormente l’attenzione, contribuendo a ridurre gli incidenti.