Spegnere il motore nel traffico: perché tendiamo a ignorare l’indicazione? Uno dei segnali più ignorati è quello che invita a spegnere il motore a veicolo fermo. Ecco come farlo rispettare e aiutare l’ambiente

Spegnere il motore nel traffico: perché tendiamo a ignorare l’indicazione?

Uno dei segnali più ignorati è quello che invita a spegnere il motore a veicolo fermo. Ecco come farlo rispettare e aiutare l’ambiente

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24 Gennaio 2022 - 04:01

Le nostre strade sono ricche di segnali e indicazioni che cerchiamo di rispettare alla lettera. Alcuni, però, sono più ostici da seguire, come l’invito a spegnere il motore quando ci troviamo fermi ad un semaforo o nel traffico. Una ricerca dell’Università del Kent ha rivelato come attuare interventi psicologici a basso impatto può far sì che tali disposizioni vengano rispettate e ne giovi anche il benessere ambientale.

SPEGNERE IL MOTORE USANDO LE PAROLE GIUSTE

Dopo aver intervistato 6049 conducenti di veicoli che rimanevano fermi con il motore accesso ad un passaggio a livello, nonostante le indicazioni di divieto, i ricercatori hanno ipotizzato che il problema potesse risiedere nel modo in cui veniva posto il messaggio. La segnaletica non sembrava accuratamente formulata e il fatto che nessuno spegnesse il motore ne era la conferma. I ricercatori hanno, dunque, testato gli effetti di tre pannelli integrativi, volti ad amplificare i segnali esistenti per richiedere ai conducenti di spegnere i motori. Questi erano:

– Messaggio di norma sociale: “Unisciti agli altri conducenti responsabili a Canterbury. Spegni il motore quando le barriere sono abbassate”;

– Messaggio sull’efficacia dei risultati: “Spegni il motore quando le barriere sono abbassate. Migliorerai la qualità dell’aria nell’area”;

– Messaggio di autoregolazione: “Pensa alle tue azioni. Quando le barriere sono chiuse, spegni il motore”;

SPENGO IL MOTORE, SE LO FANNO GLI ALTRI

La norma sociale (+42%) e i messaggi sull’efficacia dei risultati (+25%) hanno aumentato con successo la percentuale di conducenti che hanno spento i motori quando erano fermi ad un passaggio a livello. Il minor numero di conducenti che restava fermo con il motore acceso ha ridotto significativamente le concentrazioni di particolato atmosferico (PM2,5) a due metri dal livello del suolo. La grande differenza, però, è stata data da un solo fattore. La presenza significativa di altri conducenti che mettevano in atto il comportamento corretto ha aumentato l’impatto della segnaletica stradale a norma sociale. Questi risultati dimostrano che i conducenti possono sentire un forte bisogno di conformarsi alla norma, spegnere i motori quando si arrestano ad un passaggio a livello, quando lo fanno anche quelli che li circondano nel traffico. Ciò riduce le emissioni nocive quando è più urgente farlo.

PERCHE’ TENDIAMO AD IGNORARE ALCUNE INDICAZIONI?

Ci sono regole e indicazioni che vengono rispettate più facilmente di altre. Nel caso della sosta con obbligo di spegnere il motore ci pensa l’articolo 157 del CdS. Il rispetto della norma può dipendere dall’impatto che ha sulla nostra quotidianità, sia in termini di costo (materiale, risorse umane ed emotive), sia per la probabilità di incorrere in sanzioni tangibili. Se, infatti, la punizione attesa è così grande da essere impossibile da attuare o non perfettamente normata, è più facile disattendere alla norma. Nel caso in questione, spegnere il motore non è normato come un vero e proprio divieto, ma posto come un invito. Nemmeno puntare tutto sull’inquinamento atmosferico può essere efficace. Si è visto che il benessere ambientale, per molti, non è una motivazione così forte da indurre una modifica del proprio comportamento.

COME FAR SPEGNERE IL MOTORE: UNA STRATEGIA EFFICACE

Quale può essere, dunque, una strategia efficace per evitare il dilagare della deresponsabilizzazione? Unire alla segnaletica una norma sociale. Vedere le persone attorno a sé rispettare una norma, quando non scritta o non adeguatamente regolata con sanzioni, porta l’individuo a rispettarla a sua volta. Se non altro per evitare il senso di colpa o il giudizio sociale. Ecco allora come l’introduzione di messaggi persuasivi unitamente alla segnaletica tradizionale possa elevarsi a strategie vincente nelle campagne di sensibilizzazione e di prevenzione.

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